PER L’UNDER 16 DEL GENOVALEVANTE/C, targato Recco, continua l’avventura nel Campionato Territoriale e, ormai è certo che il team allenato Gian Luca Cartoni accederà alla seconda fase, con obiettivo finale l’accesso al futuro Campionato di elite 2016/17. Al Carlo Androne anche il Savona è stato sottomesso (33/5) grazie a due mete di Noto, ed una ciascuna di Giuffrè, Armijos Bladi, e Romano con quattro trasformazioni di Prampi. 

(nella foto di PAOLO BERNAT un'azione in attacco del Savona U/16)

“Abbiamo giocato a sprazzi, un poco come era successo a Strevi con il Monferrato/B – conferma CARTONI – come spesso ci accade, forse in ragione della partita che non preoccupava molto i ragazzi, comunque la squadra è in buona forma atletica e pronta ad affrontare le fasi decisive di questo torneo. Dopo la prossima trasferta di Cuneo avremo a disposizione due domeniche di pausa, per riprendere domenica primo di maggio.”

Il Genova Levante/C ha presentato in campo: Romano, Pittaluga,Noto, Armijos Jhon, Armijos Bladi, Marchisio, Prampi, Barisone, Romano II, Giuffrè, Moggia, Dameri, Perini, Collu, Chiapolino. Sono subentrati  anche Girone, Cogorno, Palomba e Anselmi.

(un girone di ritorno da incorniciare laurea il Genova Levante di Gian Luca Cartoni - FOTO DI PAOLO BERNAT DI SAVONA)

FABIO ROSSI, coach del Savona, ha confermato la superiorità del team levantino: “ E’ scaturita una bella partita – dice appunto il tecnico biancorosso – certo i padroni di casa hanno motivato la loro posizione in classifica con una ottima prestazione, contrastati con vigore dai nostri ragazzi. Alla fine il risultato, come da pronoistico, ha premiato i recchelini, ma ha lasciato anche ottime sensazioni nel nostro staff tecnico, composto anche da Andrea Costantino e Stefania Barisone.”

Il SAVONA U/16 ha giocato con: Merengone, Battaglia, Alessio Fiumara, Briano, Ottomano (Vasconcellos), Mattìa Fiumara, Marco Bernat (autore dell’unica mèta dei ponentini), Battaglia, Cascio, Bruzzone, Debernardi, Devasini,  Minuto (Bolla), Enzi, Frassino.

TUTTE LE FOTO DELL'ARTICOLO SONO DI PAOLO BERNAT DI SAVONA.