martedì 31 gennaio 2017


Non si è giocata la prima partita della pool promozione in programma per questa domenica tra Rugby Varese e Lyons Piacenza a causa dell'impraticabilità del terreno di gioco del 'Levi' di Giubiano. Il match è stato ufficialmente posticipato e lo scontro diretto per la promozione in B tra le due squadre si giocherà il 12 Febbraio sempre a Varese. Poco cambia in fin dei conti, anche perché dopo questo primo round Varese non avrebbe giocato fino al 19/2 quindi di buono c'è che i biancorossi avranno due settimane in più per preparare al meglio questa sfida decisiva per vincere la pool. Le principali candidate a vincere il girone sono appunto Varese, Piacenza e Union Milano,  quest'ultima squadra già battuta due volte quest'anno dai biancorossi (10-23 e 16-10) ma sempre temibile e pronta a dare sorprese sgradevoli alle big più quotate. Dopo una prima fase di campionato tra alti e bassi, pur non avendo ancora perso, l'obbiettivo del Varese rimane chiaro e il neo-presidente Francesco Pierantozzi non ha perso tempo nel sottolineare l'importanza che avrebbe un immediato ritorno nella categoria superiore: "Posso considerarmi soddisfatto, i ragazzi sono ancora imbattuti e hanno fatto bene in questa pool 1. Il desiderio di tornare in B è alto. Ora ci aspettano partite più dure e intense, per meritarci la serie B dobbiamo sicuramente ingranare una marcia in più e migliorare su tutti i fronti ed è un lavoro che possiamo e dobbiamo fare e deve servire ai giocatori come stimolo per migliorarsi ad ogni allenamento". I biancorossi sfrutteranno  quindi le due settimane in più  per perfezionare il proprio gioco, sperando anche nei ritorni fondamentali del capitano Maccarelli e del talentuosissimo mediano di mischia Bianchi, due innesti che farebbero molto comodo agli allenatori Galante e Donoghue per la sfida contro Piacenza.

Un calendario della II fase quanto meno strano pone alla prima giornata il nuovo scontro con il Novara, dominatore della prima fase che conferma a pieno la propria forza vincendo nettamente l’incontro con gli eporediesi che pur fornendo una prova coraggiosa, raramente riescono a trovare le giuste contromisure alla potenza del pack novarese.
E’ in salita l’inizio che vede per circa 15 min l’Ivrea schiacciata nei propri 22 e costretta spesso a difendere sulla linea dei 5 e alla fine a capitolare 2 volte; qui però la partita cambia, sia con la mischia che regge meglio e la touche che funziona, sia con qualche buona apertura al largo che mettono un po’ di apprensione nella difesa dei padroni di casa; l’Ivrea non riesce però a concretizzare complice anche prima un giallo subito da entrambe le formazioni e successivamente un altro giallo comminato a Santillo, dall’arbitro (in maniera sorprendente assegnato per la seconda domenica di fila) che “abbocca” un po’ in fretta alla sceneggiata, per un presunto sgambetto, con tanto di urlo del 10 novarese, non nuovo a questi episodi che non dovrebbero far parte del bagaglio di un rugbysta.

Subito a inizio ripresa un’incursione eporediese viene premiata con una punizione che Cardella trasforma e sembra rilanciare gli eporediesi, ma dura poco l’inferiorità numerica e il pack novarese segnano ben presto la partita con 2 mete, una al largo dopo aver strecciato la difesa e una in percussione con bonus raggiunto a metà ripresa. Coach Schiavi prova con forse fresche a dare energia sugli avanti e così l’Ivrea prova generosamente a rispondere, ma i palloni disponibili sono pochi e anche le offensive degli avanti sono dispendiose e alla fine fermate dai padroni di casa, che di contro prendono ulteriore sopravvento in mischia e realizzano altre due mete, approfittando anche di una nuova superiorità causa il giallo colpevolmente rimediato da Cavi.
Gli ultimi 5’ vedono l’Ivrea con carattere provare ad attaccare in multifase: il premio arriva proprio in chiusura con la percussione finale di Romano che schiaccia e Cardella trasforma.
Molte cose da rivedere, in primis la mediana tutta nuova, e soprattutto la necessità di continuare con attenzione gli allenamenti nelle prossime settimane, stante la pausa prevista di 2 settimane in concomitanza con l’avvio del 6 Nazioni. Poi il calendario (strano) vedrà l’Ivrea nuovamente opposta allo Stade Valdotain in trasferta.

Ivrea Rugby Club: Rosso (Trogolo), Tricarico, Tola, Cardella, Sanfilippo, Santillo (Varricchio), De Lise S. (Gaida); Gallo Balma (Romano), Redolfi (Valenzuela), Amadio, Neviani (Bertoldo), Campanale (Cavi), Zilioli, De Lise E., Macrì.


Weekend rugbistico intenso per il Rugby Rende come di consueto impegnato su più fronti, questa volta con la formazione maggiore e con i giovani della categoria Under 18. Due match ostici che hanno registrato la vittoria della squadra seniores per 24-14 contro gli Amatori Torre del Greco e il tonfo della compagine U18 per 38-0 sul campo del CUS Foggia.
Le mura amiche del Tonino Mazzuca si confermano un talismano per i ragazzi di coach Bacci, tornati in campo dopo una pausa di campionato per dimostrare di meritare la serie C1. La giornata uggiosa non ha reso le condizioni di gioco particolarmente favorevoli, il terreno pesante e la pioggia sottile erano un tutt’uno con la tensione agonistica e il desiderio di far bene; le prime battute del match suonano un ritmo equilibrato in cui attacco e difesa si alternano con precisione, ma senza concretezza. La prima meta biancorossa giunge dopo quasi un quarto d’ora dal via per merito del pacchetto di mischia, possente ed in ottima forma rispetto alle partite precedenti grazie alla rocciosa prima linea costituita dai fratelli Brunetti; sono cinque punti importanti, quasi liberatori per il Rende che si riorganizza e torna subito in area avversaria con Dario Rossi, il quale recupera palla e corre indisturbato a schiacciarla sulla riga di meta.

(una mischia tra i cosentini del Rende e i campani di Torre del Greco)

 Il secondo tempo si apre con il positivo rientro di Giovanni Ferraro dopo un lungo periodo di riposo forzato e una marcatura di Salvatore Celsa, cercata con impegno e alfine giunta quasi quale premio per la sua buona prestazione; ad essa ne fa seguito un’altra in rapida successione, realizzata da Vito De Napoli, ennesima riprova della sua vitalità prorompente. Sul parziale di 24-0 il Rugby Rende, però, si spegne lasciando il campo agli avversari del Torre del Greco, i quali non si lasciano sfuggire l’occasione, riempiono gli spazi lasciati vacanti dalla distrazione dei rendesi e li puniscono con due mete, sino al triplice fischio arbitrale che decreta la conclusione dell’incontro sul 24-14. Nonostante la vittoria ed i molti elementi positivi emersi domenica, il Presidente-Allenatore Gianluca Bacci non si mostra soddisfatto e chiede ai suoi ragazzi maggiore impegno e attenzione: «Non riusciamo ancora ad esprimere il nostro gioco per tutta la durata della partita. Siamo andati sul 24-0 e lì avremmo dovuto fare decisamente meglio; invece gli abbiamo concesso campo e due mete. Dobbiamo lavorare molto sull'approccio mentale, oltre che sulla tecnica, perché questa poule sarà più equilibrata di quanto molti immaginino.»

(la formazione al completo dell'Under 18 del Rende)


Diversa la sorte toccata all’Under 18 rendese in questo turno di campionato: dopo la netta vittoria della scorsa settimana, infatti, la squadra biancorossa ha frenato bruscamente, lasciando al CUS Foggia la partita, quasi senza colpo ferire. Fra le attenuanti vi sono i molti fattori che hanno influenzato l’esito della gara, anzitutto le assenze, troppe e di spessore, sfociate in fasi di gioco pressappoco improvvisate in mischia e in touche, cui si associa il condizionamento fisico derivato dai chilometri percorsi, giacché si trattava della trasferta più lontana prevista dal torneo di categoria. La prestazione del XV in campo non è, dunque, da qualificare come completamente negativa: agli svarioni difensivi fa da contraltare l’impegno profuso da tutti e un po’ di sfortuna nelle poche occasioni di possesso che non ha permesso il realizzarsi della meta.
L’agenda biancorossa prevede ora una sosta in occasione del 6 Nazioni, per i prossimi appuntamenti bisognerà pazientare sino al 19 febbraio quando l’Under 18 andrà in Puglia per sfidare il R.U. Santeramo, mentre la Prima Squadra sarà ospite dei Dragoni Sanniti.


xon la collaborazione di Valentina Corrado

IN UNA DOMENICA SENZA SERIE B,
SPICCA LA NONA VITTORIA DELLA U18

U18. 29.01.17 - Brc vs San Mauro 62-0. Mete di: Addaris, Baghiry, Barbieri, Caruso, Galfione, Givonetti, Nevolo e Zacchero. Trasformazioni di Marcuccetti e Martinetto. La squadra gialloverde di categoria si riconferma imbattuta: 9 vittorie conseguite su 9 incontri giocati.

Serie C. 29.01.17 - Settimo Torinese vs Brc 33-33. Mete di: Salino (2) e Spelli. Di Poli 4 calci e 3 trasformazioni.

U16. 28.01.17 - Brc1 vs Aosta 78-0. Mete di: Caruso, Rodina (2), Serri, Mouchtaki, Turetta e Agnolio. Top score del match, Giacomo Foglio Bonda con 5 mete segnate e 9 trasformazioni.
Ad Alessandria: Monferrato vs Brc2 67-12. Mete di: Giachino (2), Cerchiaro (2), Longo, Salussolia (2), Spigarolo (3) e Coppa. Trasformazioni di Cerchiaro (3) e Ramella (3).




U16 Femminile. 29.01.17 – I risultati del concentramento di Ivrea al quale hanno partecipato oltre a Brc: San Mauro, Valle Crosia, Tortona, Monti, Rivoli e Valledora. Biella nella fase a gironi ha battuto: San Mauro 8-0 e Valle Crosia 7-1. Nella finale con Rivoli, le biellesi sono state sconfitte da Rivoli 11-3.

U14. 28.01.17 - Brc2 vs Cus Torino1 38-19. Brc1 vs Cus Torino2 7-53.


Paola Giacchetti
Addetta Stampa

Biella Rugby Club
SERIE C1 - PROMOZIONE : NOVARA 40 - IVREA 10
TERZO ATTO.
Coach Vacaru schiera in prima linea Quadraro , Cotroneo e Fabio Loretti che torna pilone dagli anni delle giovanili, Luca Loretti e Condrut in seconda, flanker Nani Loretti e Guglielmi, con Fadda nr.8 ; ritorna Loddo in mediana con Vacaru jr. , coppia di centri Tonelli e Cerutti , coadiuvati dietro da Mazza , Buoso e Stofella estremo.
Come detto il Novara gioca il suo miglior rugby nei primi 15’ del match annichelendo gli avversari che non passano la metà campo , anche se la mischia ordinata non riesce ad esprimere tutta la sua forza con un Fabio Loretti un po’ arrugginito nel ruolo , ma , in compenso , la rimessa laterale funziona bene. Fioccano le occasioni da meta alcune per la verità sprecate malamente : Buoso nella classica incursione a fil di bandierina non si butta in meta e viene respinto ; poi è la rolling maul a mancare il bersaglio di un soffio, così come Cotroneo sbaglia poco dopo il passaggio per i compagno proiettato in meta. Loddo sembra in palla ed è abile ad alternare buone aperture a iniziative personali che seminano il panico tra la difesa eporediese. Al 10’ la sospirata meta che arriva da una touche vinta e dalla classica maul avanzante finalizzata da Nani Loretti e che Vacaru jr. non ha difficoltà a trasformare.

 Il Novara continua a macinare gioco e imposta subito un bel multifase che arriva nei pressi della zona rossa ; la difesa recupera ma il calcio di liberazione è contrato e vale una mischia lì nei pressi dei 5 metri avversari che reggono la spinta ; la palla viene spostata verso un primo punto di incontro impostato da Tonelli e nel successivo cambio di fronte viaggia rapida fino alle mani di Mazza che non ha difficoltà a schiacciare. Siamo al 15’ e sul 12 – 0 . Qui il meccanismo si inceppa e la partita cambia improvvisamente marcia . Il ritmo cala e gli ospiti si fanno pericolosi perché sfruttano in guadagno territoriale i calci di punizione concessi dal Novara . Questo sarà un po’ il leit motiv della partita : la disciplina , su entrambi i fronti, lascia un po’ a desiderare e consente ora all’una e all’altra squadra di approfittarne anche se entrambe rinunciano a cercare i pali. Diciamo che sarà Ivrea a uscirne più malconcia collezionando tre cartellini gialli contro uno , mentre i calci di punizione saranno complessivamente 12 pari fischiati da un buon arbitraggio che poco ha sbagliato e anzi ha cercato di agevolare l’attitudine al gioco continuo concedendo lunghi vantaggi quasi mai sfruttati dalle due squadre. In ogni caso in questa fase è il Novara a rintuzzare e a salvarsi solo grazie all’abilità nel difendere alto e ottenere i turn over, specialità dei Loretti brothers. Sventata la minaccia a costo zero , le polveri rimangono bagnate perché la mischia orinata non è ancora dominante , mentre fuori Tonelli è alquanto impacciato sia in attacco che in difesa e obbliga Cerutti a fare gli straordinari.

(Andrea Guglielmi dell'Amatori Novara)

 Il solo Loddo appare ispirato , calci di liberazione a parte, e verso il 30’ trova un varco da 20 metri e il sostegno di Nani Loretti già proiettato verso la meta, senonchè l’arbitro si accorge di un parapiglia tra le prime linee e blocca tutto , sventolando il giallo sotto il naso di Fabio Loretti e del suo dirimpettaio e un calcio di punizione contro il Novara. La gara si fa nervosa . Poco dopo altro giallo contro Ivrea per fallo stupido di ostruzione nei confronti di Vacaru jr. , ma il punteggio rimane invariato e ci si riposa sul 12 – 0 .  
Il Novara riparte con Quirino al posto di Loddo ma incassa subito 3 punti su calcio piazzato , malamente concesso in posizione favorevole. Fabio Loretti finisce la penalità , ma anche la partita per lasciare il posto a Fioretto e la prima linea comincia a crescere per poi assestarsi e divenire più tardi dominante con l’ingresso di Vientsov al posto di Cotroneo . Al 10’ il Novara assesta il primo colpo del secondo tempo: rimessa laterale vinta , Quirino sposta per Guglielmi bravo a sua volta a impostare una rolling maul che impegna avversari ; palla allora fuori che viaggia rapida fino a Buoso in meta alla bandierina. Vacaru trasforma comunque. Il Novara si scioglie un po’ , mentre Ivrea non può che difendersi anche fallosamente e questo al 20’ le costerà la meta del bonus che chiude virtualmente il match . Calcio di punizione e rimessa laterale dove la cassaforte novarese si infrange a pochi metri dalla meta , Quirino chiama il pick and go ripetuto fino a che è Cotroneo a trovare lo spiraglio buono. Ancora Vacaru jr. centra i pali. Spazio allora a Familiari per Fadda , Bottero per Condrut e Formaggio per Stofella . Ne consegue che Tonelli occupa la terza centro e che la mischia diventa il solito grimaldello. Infatti , dopo un’incursione di Quirino lanciato in contropiede da una controcassaforte novarese impostata da Luca Loretti e fermato giusto in zona Cesarini, arriva al 27’ la meta di Tonelli ultima ruota del carrettino della mischia ordinata azzurra. Ancora Vacaru jr. centra i pali.

(Luca Loretti tra i protagonisti della vittoria del Novara)

 Si arriva al finale : detto dell’ingresso in campo di Colombo, gli ospiti rimediano un altro giallo e una meta tecnica , ancora sul devastante avanzamento della mischia ordinata con Vacaru jr. che non ha difficoltà a centrare i pali. Poi una inopinata serie di calci di punizione regalati agli ospiti consentono agli eporediesi di trovare la meta della bandiera complice un placcaggio colpevolmente mancato da Quadraro che macchia così la sua ennesima ottima partita. Ci sono i due punti e il fischio finale.
Il Novara raggiunge il suo obiettivo , vittoria e bonus . il gioco si è visto a tratti , ma bisogna togliere la ruggine delle varie pause del campionato . Sarà proprio questa una delle chiavi di lettura della prima fase perché bisognerà gestire con sapienza le pause imposte dal 6 Nazioni , oltre che migliorare la disciplina. Man of the match a Luca Loretti oggi impeccabile e nota di merito al suo compare Guglielmi . Per i tre quarti bene sia Loddo che Quirino .

Prossimo giro in casa con il Pavia il 19 febbraio.  
 
Serie C poule promozione
CLC Messina-Cus Catania 13-12
La nostra squadra vince un match tiratissimo contro un Cus Catania mai domo. Gli etnei hanno all'ultimo minuto il calcio per ribaltare il risultato ma falliscono il sorpasso. Bella partita con continui capovolgimenti di fronte ma con la CLC sempre avanti nel punteggio. Per i nostri colori in meta 
Gianluca Mancini e Mattia Raffa e un piazzato di Carrat. per il Cus Catania Marco Valenti e Claudio Serra e una trasformazione di Valerio Leonardi.

Ci ha lasciati Arturo Sciavicco! Arturo era il nostro presidente onorario e lo sarà per sempre. 


(derby siciliano al Messina - foto di Carmen Siano)


Arturo era e sarà per sempre il rugby messinese. Del rugby incarnava tutto. Era il suo modo essere nello sport e nella vita. Grinta, passione e classe. Perché al di là del tratto burbero ma infinitamente gentile, Arturo era un uomo di classe e di profonda cultura. Quando si parla di rugby a Messina il richiamo a Sciavicco è un dovere della storia. Padre sportivo e padre spirituale di tutti i più forti giocatori messinesi e scrigno di ricordi e "passate". Mai come con Arturo il vuoto sarà incolmabile. Ci mancherai Arturo. Ci mancheranno i tuoi ricordi, i tuoi aneddoti, i tuoi rimbrotti, la tua gentilezza, il tuo sapere sempre rilanciare il gioco dopo le tante le troppe ruck del rugby cittadino. Ciao Arturo continua a guardarci con affetto. Ora siamo sicuri che lassù qualcuno ci ama.












La partita di domenica all’Oval Stadium potrebbe benissimo ricalcare la trama del famoso romanzo di Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” e si perché pare proprio che il team azulgrana abbia due facce, una nel primo tempo fatta di una mischia chiusa devastante ed un bel gioco al largo mentre l’altra è quella balbettante e piena di errori vista nel secondo tempo.
Coach Marshallsay schiera nel pacchetto di mischia Giacobbe, Panetta e Massone in prima linea, Viancini e Gargiullo in seconda, Benveduti, Palomba e Pidalà nella terza linea. Prima linea inedita ma che parte forte e che in mischia chiusa si impone in maniera devastante. Ottima la prestazione del pilone Edo Giacobbe all’esordio da titolare, perlomeno fino all’uscita per infortunio. Tallonate tutte le nostre e vinte quasi tutte quelle su introduzione torinese. Purtroppo non riusciamo a concretizzare troppo tutta questa superiorità. Giovenco al nove come al solito dà concretezza e solidità, distribuendo i palloni ai trequarti che pasticciano un po’ troppo. Arriva comunque la segnatura di “FraRatta”, su un calcio di liberazione del Cus Torino, presa al secondo rimbalzo, slalom e via in meta. “Dave” Marshallsay non trasforma.


La linea dei trequarti azulgrana, orfana di Tazio Marcellino (a cui auguriamo  una pronta guarigione dopo l’ennesima operazione al crociato) schiera “Leo” Giallorenzo all’apertura mentre nei centri rientra dopo un lungo stop Ricky “Foulard” Filippone. Secondo centro Tommy Colloca mentre alle ali Dave Marshallsay e Francesco Rattazzi, estremo “AndreBarbone” Falchi.
Il primo tempo come detto nettamente dominato dall’Amatori si chiude sul 12 a 0 con meta di Palomba trasformata. Troppo pochi i punti nel carniere per il gioco espresso, fatto di alcune giocate ottime ma vanificate da banali errori di handling. Buono comunque il rientro di Filippone che dà solidità a tutto il reparto arretrato.
Lo spartiacque dell’intervallo ci è fatale. Con il passare del tempo nella seconda frazione perdiamo confidenza e aumentano gli errori, gli avanti non si contano, facciamo insomma resuscitare il Cus Torino che poco alla volta ci mette in difficoltà. Proviamo a reagire ma ogni volta vanifichiamo lo sforzo con un fallo o una scelta sbagliata. Questo da vigore al Cus Torino che risale il campo e segna. Ora siamo in mentalmente in trincea, le idee annebbiate e gli errori sempre più numerosi non ci permettono di gestire alcune situazioni favorevoli. Inizia la girandola di sostituzioni, ma a nulla serve, è sofferenza fino alla fine quando subiamo la meta definitiva che trasformata porta il risultato sul pareggio. Il Cus Torino non ruba nulla ed esce imbattuto dal campo azulgrana. L’Amatori dovrà sicuramente capire cosa non ha funzionato nel secondo tempo e soprattutto imparare ad essere più cinica e pragmatica, riuscendo a trasformare i momenti di superiorità in punti reali da segnare sul tabellino.



foto e articolo Nuccio F.

LA SORPRESA della giornata, e per il rugby ligure è senza dubbio una piacevole sorpresa, è stata l’affermazone di Pavia (20/25) da parte del Savona di Antonello Pischedda. Alla prima gara, e giocata al campo “Cravino” del club universitario, i biancorossi hanno esordito in modo convincente e fruttuoso mettendo in “cascina” cinque punti preziosi che li lanciano subito nell’elite del Girone promozione. “ A Pavia si è messo in evidenza un grande carattere del gruppo – precisa ANDREA COSTANTINO, capitano del club della Torre – e dopo essere passati immediatamente in svantaggio nei primi quindici minuti, addirittura si era sul 15/3 per loro, nonostante il gioco era pilotato da noi, alcune nostre distrazioni hanno concesso buone opportunità ad una squadra che comunque gioca un buon rugby. Poi la reazione e soprattutto le quattro mete, tutte dei trequartisti.”

Savona è partito in quarta, dunque, ed un’affermazione a Pavia non poteva certo ritenersi così scontata anzi, nel girone di qualificazione che si è sviluppato tra ottobre  e la seconda domenica di gennaio, i pavesi sul loro campo avevano avuto la meglio sull’Union Riviera, sullo stesso Savona, sull’Amatori Genova e sul Rivoli. Campo imbattuto, quindi risultato eccellente per Pischedda & C.
“ Due mete le ha messe a segno Vallarino – prosegue COSTANTINO – una su palla persa dagli avversari l’altra sua e di Luca Ermellino e la mia su azioni classiche da trequartisti. La partita siamo riusciti a vincerla comunque perchè il reparto di mischia ha cominciato a meglio organizzarsi.

 Non abbiamo particolari ambizioni di promozione, questo è implicito, anche se questa affermazione ci concede nuovo morale. “
Il Savona ha giocato con, partendo dasgli “avanti”: Sheu, Santini, Ultra (Baccino), Urbani, Maruca, Guida, Amato, Giacobbe, il ventenne Luca Bernat che ha esordito egregiamente nel ruolo di mediano di mischia, tipicamente non suo, Costantino, Luca Ermellino, Vallarino, Rossi, D’Agostino (Riccardo Ermellino), all’estremo Bledar Ademi autore dei piazzati. Ora il Savona sarà nuovamente in sosta come tuttp il campionato e riprenderà ufficialmente il 19 febbraio con la seconda gara affrontando ancora l’Union per il terzo derby tra ponentini.




Grande prestazione dell’Under 16 del Savona che è stata in grado di mettere sotto ( 31/17) i pari età della Franchigia ReccoSpezia. Continua così la serie positiva dei  ragazzi della Torre guidati in panchina da Andrea  Costantino e Fabio Rossi. A farne le spese è stato un ottimo Recco che sotto la guida dell’esperto Gian Cartoni  rende difficilissima la vita  ai ragazzi del presidente ERMELLINO. Al Fontanassa  la partita era cominciata nel segno dei levantini  che già al primo minuto andavano in meta all’ala con una bella azione alla mano; i savonesi accusavano il colpo ma non cedevano rimettendosi subito in corsa con una meta di Nicolo’ Tassinari, il Recco si portava avanti  ma veniva nuovamente raggiunto  da una meta del capitano Marco Bernat.
 Il primo  tempo finiva con una meta recchelina. Su riprendeva il gioco e una segnatura di Gioele Battaglia riportava  il risultato in parità, ed a questo punto il Savona prendeva il largo e grazie alle mete dei gemelli Alessio e Mattia Fiumara portavano il risultato finale sul 31/17, L’U16 del Savona ha utilizzato:Mattia Fiumara, Elias Battaglia, Ravera (Casarino), Alessio Fiumara, Mazza (Lanfranchi), Ottomano, Bernat, Gioele Battaglia, Tassinari, Merengone, Dacastelli, Peluso, Bolla (Mollea), Enzi, Frassino. 

(con la collaborazione di Fabio Rossi e Paolo Bernat)

Union Riviera Rugby schianta lo Stade Valdotain: buona la prima
              
Primo ostacolo superato, ma cammino ancora lungo. Domenica pomeriggio la Union Riviera Rugby ha giocato una partita vibrante di fronte ad uno Stade Valdotain sceso in Liguria con molta determinazione. C’era timore per questo primo confronto interregionale di spessore nel girone di promozione di C1. La scorsa stagione era stato un calvario: impegni ravvicinati, necessità di rosa ampia, avversari, ovviamente, molto rilevanti. Aosta è fra questi, terzi nel duro girone di qualificazione piemontese.
Il terreno è pesante per la pioggia caduta più di un giorno prima e non permetterebbe un bel gioco. Limite soprattutto per la Union, che deve fare la partita. E la fa, dall’inizio. C’è una bella pressione e lo Stade non riesce ad uscire dalla propria metà campo. In ogni caso mette in mostra una mischia di alto livello, di solito vincente nei raggruppamenti ordinati e forte nelle fasi statiche. La pressione corsara genera un calcio di punizione sfruttato a dovere da Calzia. Oggi gran percentuale della piazzola per lui.

(Sylvain Masson e Federico Piana al termine del test)

Ancora, la Union arremba e tiene una mischia da buona base. Zat fa il break, la palla viaggia verso destra e si inserisce Gabaglio, che va in meta per una nuova trasformazione di Calzia. Va detto: il gioco delle ali pesanti al centro del gioco e lo svariare di un Vallarino volitivo anche in difesa, nonostante un terreno non ottimale per lui, hanno creato problemi ad una difesa avversaria in generale attenta. Ampia prestazione di placcaggio per gli ospiti rossoneri: l’apertura corsara Roggero ha avuto il suo daffare per filtrare tra le maglie avversarie con i suoi inserimenti palla in mano.
Il tecnico aostano, Eric Gleyze, ringhia dalla panchina. Aosta si rimette in carreggiata e raccoglie due punizioni, sfruttando il buon gioco di mischia. L’estremo Baccilieri li sfrutta in entrambe le occasioni. 10-6. La partita si dipana esaltando i placcatori, tra cui spicca il corsaro Piana. Gran lavoro per tutte le seconde linee. Si prova anche il gioco manovrato, con i fraseggi che spesso vedono errori di handling. Palla fangosa e poco grip. Peraltro le variazioni di gioco e la mobilità dei giocatori Union permettono una seconda segnatura con Delbecchi, che viola una difesa slabbrata. E Calzia trasforma.

La reazione di Aosta è veemente e basata sulla potenza della mischia. E proprio da una di queste esce il mobilissimo mediano di mischia Vincenzo Rossi che si invola in meta. Partita riaperta, però Baccilieri non trasforma.
Nel secondo tempo lo Stade cerca di prendere il pallino del gioco ed avanza a forza di punizioni. La battaglia un ruck è notevole. Ne fa le spese il corsaro Bellifiori, che esce per ferita sanguinante. Entra Vazio e giocherà molto bene. Va detto. La panchina della Union, pur priva di figure come Dalpiaz o De Castro, è lunga, assortita, esperta e di qualità. In ogni caso proprio quelle punizioni portano lo Stade nei 5 metri avversari. Touche, ottima maul avanzante e va in meta l’esperto tallonatore e capitano Massimo Gontier. La posizione è angolata e Baccilieri non trasforma.
Una punizione di Calzia tiene lontani i leoni aostani e la mischia Union inizia a tenere maggiormente, per cui lo Stade è costretto nuovamente nei suoi 22. Esce il volitivo Zat per Castaldo, che è ormai un allenatore in campo. C’è ordine. E volontà. I ripetuti attacchi alla linea di meta da parte corsara portano all’espulsione temporanea dell’estremo di rimpiazzo avversario. Lo sbandamento degli ospiti viene sfruttato proprio con la mischia. È Barbotto ad aprire la scatola dei regali. Sono 27 i punti dei locali, con la bella trasformazione di Calzia, che più avanti si concederà anche una giocata al piede per sé stesso sulla fascia destra. Giocata di finezza in una partita molto boscaiola. Entra Di Franco per Ferrua e va in terza linea, poi il coriaceo Franzi per Correddu. Respiro alle prime linee. Poi anche Trucco per un positivo Gabaglio, vera spina nel fianco e non solo della difesa avversaria. Standing ovation per lui da parte del numeroso pubblico. Trucco è un rinforzo prezioso, dopo la lunga squalifica. E ancora c’è Neyra per Vallarino e Moschetta per Piana. Il linguaggio del corpo dice male agli aostani, che rischiano ancora: la Union sarebbe in meta, ma l’in avanti è maligno. Ne sortisce però la punizione sul punto precedente. Si accende infine una mischia dove l’onesto Franzi, puntello di prima linea, si incunea in meta e suggella il match con il suo vinavil personale. Come detto, buona la prima e ora inizia il bello. Finale generalmente fangoso e canti di vittoria per Masson che lascia la congrega. Il compito è finito ? Lo vedremo al Pino Valle finora inespugnabile.
Formazione Union iniziale: Piana, Barbotto, Correddu; Masetto, Ferrua; Bellifiori, Masson, Novaro; Zat, Roggero, Gabaglio, Vallarino, Battistotti, Delbecchi, Calzia.
SERIE C1 POULE PROMOZIONE  (I GG.)
Union Rugby Riviera – Stade Valdotaine  32/16
CUS Pavia – Savona  20/25
Ivrea – Amatori Novara 10/40

CLASSIFICA: Novara, Union Riviera e Savona punti 5, CUS Pavia, Ivrea e Stade Valdotaine 0.

Domenica 5 febbraio, per festeggiare l'inizio del 6 Nazioni, l'US Roma Rugby 1947 organizzerà la prima edizione del Mundialito U6.
In un giorno di festa per il mondo della palla ovale, sarà occasione per i rugbisti più giovani di ritrovarsi in una bella mattinata di gioco e divertimento. Il torneo, completamente gratuito, si disputerà dalle ore 10 in Via di Tor di Quinto 57/b, nei pressi dello stadio Olimpico e proseguirà fino all'ora di pranzo.

L'US Roma Rugby 1947 invita tutte le società a partecipare, anche con un solo tesserato, perché il Mundialito U6 è per tutti!

(da CR FIR LAZIO)
Sul sito della FIR è stato pubblicato il calendario della seconda fase del campionato di serie A anche per la Poule 1 Promozione, dove giocheranno gli Squali. Il ritardo, lo ricordiamo, è dovuto ai recuperi, a loro volta rinviati, dell’ultima giornata della prima fase, che coinvolgevano squadre abruzzesi, colpite dal grave maltempo ed anche da nuove scosse di terremoto.

Il campionato per la Tossini Pro Recco Rugby riprenderà dunque domenica 12 febbraio, con la 1^ giornata della seconda fase. Gli Squali sono attesi subito dalla più lunga delle trasferte: Benevento, l’ultima squadra a strappare il biglietto per la fase promozione. Il 19 febbraio finalmente i biancocelesti torneranno al Carlo Androne, dove ospiteranno la Primavera Roma. Il 26 febbraio salterà la seconda di quelle che sarebbero dovute essere soste per il 6 Nazioni (insieme al 12/2) e che invece saranno giornate di campionato per recuperare il ritardo, e per gli Squali inizia un’accoppiata di trasferte da brividi: si va a Parma per incontrare l’Accademia e poi, il 5 marzo, a L’Aquila. Per l’ultima giornata di andata, il 19 marzo, torneranno a Recco i Medicei. Le rispettive partite di ritorno si giocheranno 26 marzo (Recco), 2, 9 (Recco), 23 (Recco) e 30 aprile.
(da Emy Forlani)

(Tossini riparte dalla Fase Promozione domenica 12 febbraio rendendo visita all'OTTOPAGINE BENEVENTO)












10 partite in 12 settimane per i nostri ragazzi !!!
Il calendario della seconda fase del campionato di #seriea !
Forza cusgenovarugby rugby
🏉 Genova






Paspa Pesaro Rugby, ecco il calendario della Poule. Si comincia in casa con Noceto, si chiude a Prato

Finalmente la Paspa Pesaro Rugby conosce il percorso in cui scrivere il proprio destino. I turni di recupero di domenica scorsa hanno detto che l’Unione Rugby Capitolina sarà la sesta avversaria della Poule Retrocessione (i romani hanno perso domenica 25-20 col Gran Sasso) e sono stati scavalcati al fotofinish dall’Ottopagine Benevento che, a sua volta, ha battuto L’Aquila 39-25 guadagnandosi la salvezza e un posto nella Poule Promozione.
Oggi pomeriggio la Federazione ha diramato i calendari che dicono come la Paspa Pesaro Rugby debutterà nella Poule Retrocessione con il Rugby Noceto il 12 febbraio. Gli emiliani sono una vecchia conoscenza dei tempi andati della serie B e nel proprio raggruppamento sono arrivati quarti con 16 punti, frutto di tre vittorie. La prima trasferta sarà il 19 febbraio in Abruzzo contro il Gran Sasso che rappresenta la prima e fin qui unica vittoria in serie A dei pesaresi dello scorso dicembre. Si giocherà per quattro domeniche consecutive: il 26 febbraio in casa con la Capitolina, il 5 marzo trasferta in Liguria contro il Cus Genova. Poi ci si ferma per una domenica – il 12 marzo – e il campionato riprenderà il 19 marzo con Pesaro che ospita i Cavalieri Prato Sesto.

Il ritorno: Noceto-Pesaro (26 marzo), Pesaro-GranSasso (2 aprile), Capitolina-Pesaro (9 aprile), Pesaro-Genova (23 aprile) e chiusura il 30 aprile a Prato con CavalieriPratoSesto-Pesaro.
Dieci giornate in cui le prime quattro classificate resteranno in serie A e le ultime due retrocederanno in serie B. “Per noi devono essere tutte finali – non ci gira intorno il direttore sportivo Matteo Diotalevi – Molte delle nostre avversarie si sono rinforzate, ma anche noi abbiamo trovato una maggiore identità di squadra. Vogliamo vincere subito con Noceto. Sarà importante poter sfruttare un’andata in cui avremo tre partite in casa e due in trasferta”.

Questa invece la classifica finale della prima fase di serie A: L’Aquila 33 punti, Primavera Rugby 30, Ottopagine Benevento 28, Unione R. Capitolina 27, Gran Sasso 21, Pesaro Rugby 9
  

Daniele Sacchi

VILLORBA-CUS PADOVA 26-21
Arriva purtroppo una sconfitta amara per il CUS PADOVA nel big match della tredicesima giornata.
L'inizio del match è caratterizzato da un predominio territoriale dei padroni di casa, a causa soprattutto della mancanza di disciplina dei padovani. L'arbitro mostra il giallo a capitan Pietrantoni e i trevigiani vanno in meta con il mediano Balzi e con Colonna. Sul 12-0 il CUS ha una reazione d'orgoglio e sfiora la marcatura in più occasioni. Infatti, l'ala Giudicianni viene fermata irregolarmente a pochi passi dalla meta con un placcaggio al collo che l'arbitro sanziona, senza mostrare quantomeno un cartellino giallo all'avversario, se non una meta di penalità. I cussini scelgono la rimessa laterale e su una giocata in chiusa è ancora Giudicianni ad andare quasi a segno, ma l'avversario è bravo a respingere l'incursione. La meta però è nell'aria ed è bravo Decina prima a segnare con un intercetto e poi a trasformare da posizione angolatissima. La seconda frazione vede subito il CUS nei 22 avversari con l'opportunità di ribaltare il punteggio, ma l'occasione sfuma per qualche errore decisionale.
Il Villorba ne approfitta subito per sferrare nel giro di 7 minuti due colpi da ko, andando a segno prima con Marchesin e poi con Gatto, e guadagnando cosi anche il punto di bonus. L'orgoglio dei padovani lì guida alla reazione che porta in meta Bortolami. Ad un minuto dalla fine sul risultato di 26-14 la partita sembra conclusa, ma il CUS riesce ad orchestrare finalmente una grande azione fatta di molte fasi, con decise percussioni alternate a movimenti per portare la palla al largo. Risalendo l'intero campo in questo modo arriva infine la meta di Kossoy, che permette di chiudere sul 26-21 guadagnando perlomeno un meritato punto di bonus difensivo.

Grande rammarico per gli universitari che sanno di aver gettato al vento una grande occasione quest oggi, prendendo delle scelte sbagliate nei momenti cruciali dell'incontro. Onore comunque ad una buona squadra come il Villorba, che ha meritato la vittoria riuscendo a concretizzare le proprie occasioni.
Ora due turni di pausa per l'inizio del torneo delle 6 nazioni.
Il CUS tornerà a giocare il 19 febbraio in casa, contro l'AMATORI MOGLIANO.
MARCATORI: p.t.: 7'm. Balzi tr. Banzato, 30'm. Colonna, 36'm. Decina tr. Decina; s.t.: 14' m. Marchesin tr. Banzato, 21' m. Gatto tr. Banzato, 38' m. Bortolami tr. Simioni, 40' m. Kossoy tr. Simioni;
VILLORBA: Banzato, Terzariol(5'st Tiberio), Zanon, Barzan(34' st Ansoldi), Gatto, Fiacchi, Balzi(30'st Schiavon), Simionato(24'st Criveller), Manzan, Scalco, Marchesin, Gasparini, Resenterra, Colonna(30'st Cavallo), Rossetto(5'st Visentin). A disp.: Dolfato
All. Foglia/Mazzariol

CUS PADOVA: Pietrantoni(8'st Torresan), Giudicianni, Scagnolari, Frezza, Bortolami,Decina(16'st Simioni), Gasparello, Zanin(18'st Cescon), Bandini(18'st Moliterni), Pugin(18'st Vertuani), Scanferla(8'st Barbiero), Gesuato, Kossoy, Di Lorenzo, Griggio(8'st Paccagnella).

RUGBY SERIE A GIRONE 2/ La capolista Verona passa anche a Villorba (foto di Maurizio Pivetta)

  𝗟 ' 𝗢𝗺𝗮𝗿 𝗰𝗲𝗱𝗲 𝗮𝗹 𝗩𝗲𝗿𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗰𝗵 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 . 𝗟𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗲 𝗔𝗿𝗿𝗲𝗱𝗶𝘀...