mercoledì 31 luglio 2019


In vista dell’imminente inizio della stagione bianconera, con l’inizio della preparazione fissato per lunedì 5 luglio, Sitav Rugby Lyons si regala tre nuovi innesti pronti a dare il loro contributo alla causa: si tratta degli avanti Alessio Cocchiaro e Alberto Bottacci e del trequarti argentino Joaquin Paz.
Paz è un giocatore duttile, che può occupare le posizioni di estremo e centro e ha già militato nel massimo campionato vincendo lo Scudetto da protagonista con Calvisano nella stagione 2016/17. Nato a Cordoba nel 1993, si è formato tra i club di Pucarà e Crodoba Atletich, vestendo in svariate occasioni le maglie delle selezioni nazionali argentine a livello Under19, Under20 (anche due Coppe del Mondo disputate in questa categoria) e con la Nazionale Sevens, con cui vanta 43 caps. Può contare anche 3 caps con la nazionale maggiore argentina, ottenuti tra il 2013 e il 2016, impreziositi da una meta.
 Nel 2016 ha anche vestito la maglia degli Jaguares in Super Rugby, prima del suo trasferimento in Italia, a cui è seguito il ritorno in patria nelle ultime due stagioni, ancora tra le fila del Cordoba Athletic. Joaquin Paz si aggiunge dunque alla lista di giocatori argentini nella storia dei Lyons, che non veniva aggiornata dal ritiro dello storico capitano bianconero Diego Barroni nel 2016: in questa stagione la formazione bianconera parlerà decisamente castigliano, con gli innesti del pilone Romulo Acosta, del nuovo allenatore Gonzalo Garcia e dello stesso Joaquin Paz. Giocatore solido e dalle grandi doti atletiche (181cm x 91kg), di fianco al fantasista bianconero Guillomot potrà replicare le prestazioni messe in mostra a Calvisano, quando affiancò un altro mediano d’apertura con grande estro come Juan Novillo.
È invece un gradito ritorno quello di Alessio Cocchiaro, tallonatore già visto in bianconero nella prima stagione disputata in Eccellenza 2015/2016: il tallonatore di Santa Maria Capua Vetere, classe 1991, torna ai Lyons dopo le esperienze a Viadana, l’ingresso in polizia frequentando la scuola di Cesena e l’ultima stagione disputata in maglia Piacenza Rugby.
 Giocatore di grande impatto fisico (180cm x 100kg), è un vero e proprio mastino in difesa, uno che di certo non si risparmia in campo, e ha un ricordo assolutamente positivo dei Lyons: “Andare via dai Lyons tre anni fa è stata una scelta sofferta e che probabilmente non rifarei: qui c’è una società seria, solida e preparata che ti mette in condizione di far bene, e appena c’è stata l’opportunità di tornare non me la sono fatta sfuggire. Ritrovo molti amici qua ai Lyons, molti giocatori presenti nella mia esperienza sono ancora in squadra e ho ricordi bellissimi di quell’annata.” E per quanto riguarda la prossima stagione, Alessio aggiunge: “Dal punto di vista personale c’è tanta voglia di rimettermi in gioco, dopo un anno di stop dal professionismo per frequentare la Scuola di Polizia, e tornare a giocare nel massimo livello italiano che frequento da quando nel 2010 mi trasferii a L’Aquila. Ritengo che la società abbia fatto un’ottima campagna acquisti, rinforzando ruoli fondamentali, e conoscendo i giocatori che si sono uniti alla squadra penso che possiamo fare davvero un buonissimo campionato.”
Altro innesto per la mischia è quello di Alberto Bottacci, terza linea proveniente dai Medicei classe 1995. Predilige il ruolo di Numero 8, dove può mettere in mostra le sue grandi doti fisiche (191cm x 115kg) e di ball carrier. Come ci ha raccontato, quella dei Lyons e di Piacenza oltre che professionale è stata una scelta di vita: si è infatti iscritto alla facoltà di Economia all’Università Cattolica: “Dopo aver conseguito la laurea triennale ho deciso di rimettermi in gioco, cercando una squadra dove potessi conciliare il rugby con lo studio: la scelta è ricaduta sui Lyons perché fin da subito mi hanno dato l’impressione di una società seria, sia perché è una squadra neopromossa, e questo la rende il punto di partenza ideale per la mia crescita tecnica e umana, oltre che di squadra.
Bottacci va dunque a rinforzare ulteriormente un ruolo in cui i Lyons hanno puntato molto in questa campagna acquisti, con gli arrivi di Petillo, Tedeschi e Cemicetti che dovranno compensare la partenza di Lorenzo Masselli in direzione Zebre: “La mia prima aspettativa è quella di poter costruire tutti insieme una squadra affiatata e unita e che si giochi le sue chance per confermarsi in Peroni Top12. Dal punto di vista personale, penso solo ad essere propositivo e utile per il gruppo.”
Arrivati a questo punto dell’estate, con la squadra ormai definita e prossima all’inizio ufficiale degli allenamenti sotto il nuovo coach, il direttore sportivo di Sitav Rugby Lyons Stefano Nucci fa un primo bilancio della campagna acquisti, partendo dal ruolo che avranno i giocatori di formazione staniera nella prossima stagione: “Siamo molto soddisfatti del lavoro di rafforzamento della rosa che abbiamo portato avanti e siamo convinti che gli undici innesti fatti possano dare un grande contributo alla nostra stagione e compensare il grande balzo tra Serie A e Top12: stiamo inoltre ancora lavorando per l’ultimo straniero da aggiungere alla rosa, visto che abbiamo ancora uno slot disponibile, ma già i due stranieri aggiunti ci fanno ben sperare. Romulo Acosta è un giocatore ancora giovane ma già esperto, ha fatto bene nel nostro campionato e contiamo su di lui per dare solidità ed esperienza al nostro pack: ci aspettiamo ottime cose da lui, è molto motivato in vista della prossima stagione. Per quanto riguarda Joaquin Paz cercavamo un trequarti con esperienza da affiancare a Guillomot, e una volta che lui ha manifestato il desiderio di tornare in Italia non ci siamo lasciati sfuggire questa occasione: è un ragazzo ancora giovane, molto determinato e crediamo che possa fare la differenza nel nostro campionato.”
Il punto della situazione prosegue con gli altri innesti, che si sono prevalentemente concentrati in mischia: “Come si dice nel mondo del rugby, la partita si vince con gli avanti mentre i trequarti decidono di quanto, e la mischia rimane un fattore decisivo nel rugby e ancor di più nel nostro campionato: abbiamo cercato profili di giocatori motivati, con diversi livelli di esperienza e anche di età, ma uniti dalla tanta voglia di lavorare, mettersi in gioco e sacrificarsi per la squadra. Abbiamo allungato la rosa in tutti i ruoli del pack, con scommesse e giocatori affermati come Luca Petillo ed Enrico Cafaro: tuttavia, penso che ci serva un altro seconda linea e concentreremo le nostre forze lì per regalarci un ultimo rinforzo. Il reparto dei trequarti è stato sicuramente quello che si è maggiormente messo in luce nello scorso campionato e abbiamo diversi giocatori con esperienze in Top12 con la nostra maglia, a cui possiamo affiancare due fuoriclasse assoluti come Paz e Guillomot, oltre ai tre profili giovani che abbiamo aggiunto alla rosa, Capone, Borzone e Fontana. Nella linea arretrata riteniamo di essere già al completo e con un reparto di assoluto valore, e la squadra può dirsi già pronta ad affrontare un campionato esigente come il Top12.”
Si può dire che ora sia davvero tutto pronto in casa Lyons per affrontare la stagione in Top12, con gli ultimi innesti di qualità che si uniranno agli ordini di coach Garcia a partire da lunedì prossimo per la prima fase di preparazione.















L’Amatori Rugby è lieta di annunciare la nomina di Pablo Berardo come nuovo coordinatore del Minirugby.

Come coordinatore del settore, Berardo sarà il primo collaboratore del Direttore Tecnico Antonio Zanichelli ed inoltre si occuperà come responsabile della categoria Under 12, potendo contare anche sull’esperienza maturata in passato come allenatore nel minirugby argentino.

Allenatore dell’under 18 dell’Italgomma Amatori nelle ultime due stagioni al fianco di Riccardo Piovan con cui ha collaborato in passato nella stessa categoria nella Rugby Parma e dove ha allenato anche l’under 16 con Luca Sisti e la prima squadra, Pablo è cresciuto nel club argentino “ La Salle Rugby” di Santa Fe e, trasferitosi in Italia, ha indossato la maglia di Roccia Rubano, Rugby Parma in serie B e quella bluceleste degli Amatori in serie C.

“ Sono molto contento per questo incarico e sono onorato di lavorare accanto a una persona con tanta traiettoria come Antonio Zanichelli – le prime parole del nuovo coordinatore – Sono convinto che per ottenere dei risultati e delle soddisfazioni a livello sportivo e soprattutto a livello umano bisogna lavorare tanto e seriamente, con un obiettivo comune ed essere strutturati molto bene. Credo che l’Amatori sia sulla strada giusta nel dare molta importanza al settore del mini rugby e giovanile”.

“Con Pablo siamo felici di completare l’organico del minirugby, consapevoli che la sua esperienza porterà un grande apporto di impegno e competenza al club”, il commento del Direttore Tecnico Antonio Zanichelli.





TOMMASO CASTELLO COSTRETTO AL FORFAIT PER LA RUGBY WORLD CUP

Genova – Il centro e capitano delle Zebre Rugby Club Tommaso Castello, 18 caps con la Nazionale Italiana Rugby, non proseguirà la preparazione alla Rugby World Cup 2019 del prossimo settembre.
Il trequarti genovese non riuscirà a completare il processo di recupero per la rassegna iridata nei tempi utili a garantirne la disponibilità per i test del prossimo agosto e per la Coppa del Mondo e, nei mesi a venire, proseguirà con la franchigia federale il percorso di riabilitazione dalla frattura del perone destro subita il 9  marzo a Twickenham contro l’Inghilterra nella quarta giornata del Torneo.
Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale, che ha lanciato Castello sulla scena internazionale nel suo primo test-match alla guida dell’Italia nel giugno 2016 contro l’Argentina a Santa Fè, ha dichiarato: “Tutti noi nel gruppo azzurro siamo profondamente dispiaciuti per Tommy. Gli auguriamo il meglio per il prosieguo del suo recupero. La sua assenza, sia come giocatore e come persona, sarà dolorosamente avvertita nei mesi a venire”.
Tommaso Castello ha commentato: “Il rugby ha formato il mio carattere e non sono abituato ad arrendermi, ma con meno di due mesi al debutto della Nazionale alla Coppa del Mondo devo prendere atto che non sarà possibile dare alla Squadra il contributo che vorrei. La Rugby World Cup rappresenta il sogno di ogni rugbista e non è facile dovervi dire addio ma, in questo momento, proseguire il recupero e tornare a disposizione delle Zebre in vista della stagione di Guinness PRO14 è il mio principale obiettivo”. 


 Daniele Romanello è il nuovo presidente della Rugby Udine Fvg. Ex mediano di mischia, leader della formazione bianconera negli anni Ottanta, guiderà un consiglio direttivo sempre più preparato e motivato. 


Senso di appartenenza, profili umani e professionali di spessore, competenze tecniche, etica sportiva. Sono questi, in ogni disciplina, i requisiti richiesti al managment di un club che punta ad eccellere.

La Rugby Udine Fvg vuole progredire sotto tutti i punti di vista: la crescita agonistica dei propri atleti non può prescindere, ma anzi è guidata dalla crescita dei tecnici e dei dirigenti. In questa direzione va l'allargamento del team dirigenziale della società bianconera. Il ruolo di presidente è stato proposto a Daniele Romanello, classe 1955, ex bandiera e capitano del club negli anni Ottanta, nella vita professionale direttore di Amga, l'azienda multiservizi di Udine, e amministratore delegato di altre società dello stesso gruppo. L'ex mediano di mischia ha accettato subito con entusiasmo e la sua nomina è stata formalizzata nell'assemblea dei soci dello scorso 24 luglio, durante la quale è stato anche eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019/2022. Riconfermato alla vice presidenza Francesco Silvestri (anch'egli ex giocatore, sebbene del Pordenone Rugby), che sarà affiancato dal past president, Massimo Ferrarin.

Ci saranno poi, in qualità di consiglieri, i riconfermati Paolo Burin, Massimiliano Cuttini, Pier Alessandro Asti (ex giocatore Rugby Udine), Marco Romanelli, Alberto Turrin (ex giocatore di Udine e Pordenone), e i nuovi Bernardino Fancello (ex giocatore Rugby Udine), Fabrizio Rovis (ex giocatore in diversi club romani) e Andrea Muraro (ex giocatore del Petrarca Padova e della Nazionale italiana, nonché ex tecnico bianconero).
Romanello, attualmente all'estero per lavoro, prenderà funzioni a fine agosto. Nel frattempo è il presidente uscente, Massimo Ferrarin, a commentare il nuovo assetto societario: “Siamo molto soddisfatti. Il nuovo presidente e i nuovi consiglieri sono persone di spessore, che porteranno forze fresche, energia, idee. Si alza anche il numero di ex giocatori o di persone che abbiano comunque avuto dei trascorsi significativi e duraturi nel club. Anche questo è un aspetto per noi fondamentale”.

(PG GRIZZO)

martedì 30 luglio 2019












RUGBY D’ESTATE
Ed anche il secondo appuntamento domenicale col Ragusa Rugby sulle spiagge di Marina di Ragusa è andato in archivio.
Tanti nuovi bambini hanno animato il tratto fra le ‘varcuzze’ ed il 4/4, nonostante il vento: tanto colore e tanto divertimento.
Poi, ci hanno pensato i vecchi bambini a chiudere i battenti alla loro maniera!....
Erman Dinatale, Enoc Valenti, Giorgio Carbonaro, Claudio Sgarzi, Alberto Nicita, Turi Bellina, Andrea Gulino, Ibra Diallo e capitan Ciccio Failla; a bordo campo, Alessandro Cappa, Adriano Nicita, e la prof Gianna Giummarra, insieme a Andrea Iacono, Giovanni Scrofani e Simone Cusumano.
Domenica prossima, ore 16, tutti al Margarita! Vi aspettiamo sempre più numerosi e curiosi!








Giada Franco, terza linea classe 96 di origini napoletane e Furia Rossa colornese ormai da 3 anni, ha scelto l’Inghilterra … Nel suo futuro la cittadina di Guilford, capoluogo della contea del Surrey e sede di uno dei Top Club della Premier 15s, le HARLEQUINS LADIES.
 Per lei un anno di contratto e la chance, dopo aver fatto parte del XV ideale del 6 Nazioni, di calcare un altro palcoscenico di grandissimo prestigio, con l’obiettivo di stupire ancora e crescere sia come giocatrice che come persona.
“Sono felicissima di cominciare questa nuova esperienza con gli Harlequins”, commenta entusiasta Franco, “sarà un un privilegio per me potermi battere nel massimo campionato inglese con indosso la maglia di un club così prestigioso. Vado in Inghilterra con tanta voglia di mettermi alla prova, dentro e fuori dal campo, senza troppe pretese e pronta a lavorare sodo per i miei obiettivi. 
Vorrei ringraziare personalmente il Rugby Colorno per avermi cresciuta e sostenuta nel corso degli ultimi anni … E’ stato come avere sempre alle spalle una seconda famiglia su cui contare. Tornerò presto a farvi visita, anche solo per un buon pranzo in Club House e quattro chiacchiere tra fratelli … Per ora posso solo ringraziarvi per questa splendida opportunità e augurarvi un’altra grande stagione”.
Parte del merito di questo trasferimento va senza dubbio al Director of Rugby biancorosso Nick Scott, filo conduttore tra Italia e Inghilterra e contatto diretto di Gary Street, coach delle Harlequins Ladies ed ex allenatore della Nazionale femminile inglese. “Siamo contentissimi di poter offrire a Giada questa occasione”, afferma Scott, “ho parlato a lungo con Gary che, avendola vista giocare in Nazionale, si è subito dimostrato molto interessato. 
Per la nostra campionessa comincia ora una grande esperienza, nonché una bella sfida a livello personale … Giocherà infatti da professionista in un club e in un campionato di primissimo livello, cercando di dare il massimo per conquistarsi una maglia da titolare. Per quanto riguarda il Rugby Colorno, si tratta di un altro bel passo a livello internazionale, che rende ovviamente tanto orgogliosi ed entusiasti di continuare su questa strada”.
IN BOCCA AL LUPO LEONESSA !


LEONARDO SARTO E’ UFFICIALMENTE UN LEONE BIANCOVERDE

Treviso – Benetton Rugby comunica di aver trovato l’accordo con il giocatore Leonardo Sarto siglando un contratto con scadenza 30 giugno 2020.
Nato a Zevio il 15 gennaio 1992, alto 192 cm pesa 93 kg, Leonardo è un prodotto delle giovanili del Petrarca Rugby nelle quali è cresciuto insieme al Leone Tommaso Allan.
Ala esplosiva, dotata di un buon cambio di passo che gli permette di irrompere nelle linee difensive avversarie, Sarto ha dalla sua anche una buona esperienza a livello internazionale.













Dopo quattro stagioni alle Zebre Rugby, club con cui ha collezionato 55 presenze e messo a segno 35 punti, nel 2016 viene ingaggiato dai Glasgow Warriors (allora campioni in carica del Guinness PRO12, ndr). In Scozia Leonardo si ferma due anni durante i quali mette in mostra le sue qualità nelle 18 gare disputate tra campionato e coppa.
Costretto a fermarsi a causa di un lungo infortunio alla spalla, dopo un mese di prova con la squadra A di Bristol, Sarto lo scorso dicembre firma un contratto di sei mesi con i Leicester Tigers.
Leonardo vanta inoltre una lunga trafila anche con la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Selezionato dalle diverse nazionali giovanili, il neo acquisto biancoverde ha fatto parte anche dell’Italia 7s. Ad oggi sono 34 i caps con la Nazionale Maggiore con partecipazioni a 3 Sei Nazioni ed un Mondiale.

“Siamo felici di inserire in rosa Leonardo che dopo una stagione travagliata causa infortunio avrà la possibilità di poter ritornare ai livelli che tutti noi conosciamo. Queste settimane di allenamento in gruppo con noi hanno permesso ad entrambe le parti di valutare bene la situazione; affrontiamo questo ingaggio come una sfida: sia noi come club che lui come atleta con l’obiettivo di beneficiarne insieme dei risultati raggiunti” queste le parole del ds biancoverde Pavanello.

“Venire ad allenarmi qui è nato tutto in maniera casuale e credo sia stato proprio questo il bello. Volevo rimanere in forma ed il Benetton era contento di darmi una mano per farlo. Staff e compagni mi hanno subito accolto e trattato come un giocatore biancoverde a tutti gli effetti, cosa che del resto fanno anche con tutti i permit. Da quel momento ho cominciato a parlare con la società per un proseguo a Treviso e ci siamo subito trovati d’accordo”. Il neo acquisto biancoverde ha poi aggiunto: “Tre anni all’estero mi hanno permesso di maturare come persona, spero di portare la mia esperienza e di contribuire positivamente in campo durante tutta la stagione. Il calore della tifoseria lo percepisci già durante la settimana perché ci sono sempre diverse persone a seguire gli allenamenti in Ghirada e poi ricordo l’atmosfera a Monigo da avversario e non vedo l’ora di viverla da Leone”



FEDERICO ARIGANO


L’ALA DELLE ZEBRE PIERRE BRUNO SOGNA UNA STAGIONE DA PROTAGONISTA: “CERCO DI ESSERE PIÙ CONCENTRATO POSSIBILE, DI FARE DEL MIO MEGLIO PER RITAGLIARMI UN POSTO IN SQUADRA”
Parma, 30 luglio 2019 – Sette settimane separano le Zebre dalla duplice amichevole estiva contro il Benetton Rugby, in programma il 13 settembre allo Stadio Monigo di Treviso e il 20 settembre al Lanfranchi. Per il XV di Michael Bradley, la gara di ritorno a Parma sarà l’ultima occasione per testare il proprio stato di forma prima di volare in Scozia la settimana seguente ed aprire la propria stagione in Guinness PRO14 il 28 settembre, in casa dell’Edinburgh Rugby.
La seconda fase di avvicinamento al doppio confronto agonistico con i leoni biancoverdi ed ai successivi impegni in campionato celtico ed in Challenge Cup è cominciata lo scorso 15 luglio. In occasione della terza settimana di lavoro collettivo sui campi e nelle strutture della Cittadella del Rugby di Parma, è tempo oramai di andare a conoscere meglio alcuni giovani protagonisti ingaggiati dalla franchigia federale al termine della stagione passata.


[L'ala delle Zebre Pierre Bruno sul prato del Lanfranchi]

Il primo a presentarsi ai microfoni è Pierre Bruno, classe 1996, già permit player delle Zebre nel corso della stagione 2017/2018 e da quest’anno tesserato ufficiale dei multicolor. Cresciuto nel Cus Genova – club della sua città nativa –, l’ala ligure è quindi entrata a far parte dell’accademia zonale Under 18, per poi approdare successivamente in Top 12 , vestendo la maglia del Rugby Mogliano prima e del Rugby Calvisano poi. Il metaman dei calvini – 32 marcature segnate in 47 gare disputate nel massimo campionato italiano – ha quindi coronato lo scorso 18 maggio la propria esperienza con i gialloneri, vincendo la finalissima del torneo contro il Rugby Rovigo Delta e firmando persino i suoi 80’ con tanto di meta.

Ciao Pierre, facciamoci un po’ conoscere. Quando è nata la passione per il rugby? “La passione per il rugby è iniziata verso i dodici anni, prima giocavo a calcio. Ho avuto l’opportunità di conoscere il rugby tramite amici e tramite il mio primo allenatore che è venuto nelle scuole a promuovere il minirugby”.
Ma non ci sarà solo il rugby nella tua testa.

(Pierre Bruno, questa primavera, durante un'evento sportivo/scolastico a Genova - ph RUGBYTOTALE)

Quando non ci dai sotto con le Zebre cosa ti piace fare e cosa ti aiuta a trovare l’equilibrio mentale? “Quando ho tempo libero mi piace andare al mare e in montagna, mi piacciono gli sport estremi, ma anche rimanere a casa a rilassarmi davanti alla tv”.
Ci racconti in cosa consiste il tuo ruolo all’ala e cosa si devono aspettare i tifosi delle Zebre da te? “Sicuramente l’ala è un ruolo in cui si deve finalizzare il più possibile. E’ un bel ruolo se lo interpreti bene, si corre molto, cerchi di stare sempre dove c’è la palla. Spero di fare del mio meglio facendo più mete possibili quest’anno”.
Hai anche tu un giocatore modello a cui ti sei ispirato in passato e a cui t’ispiri oggi? “Il mio modello è Vincent Clerc, un giocatore francese piccolino ma comunque molto tozzo. Correva forte e faceva un sacco mete”.
Ritorni a Parma dopo una breve esperienza da permit player nel corso della stagione 2017/2018, durante la quale hai disputato una gara ufficiale con le Zebre, entrando persino in campo da titolare. Ti ricordi le emozioni provate prima e durante quegli 80’? “Sì me le ricordo tuttora ed è stato bellissimo, lo stadio era pieno di gente e c’era un’atmosfera molto bella. Giocare col Munster è stato uno dei miei momenti migliori, un ricordo indelebile”.
E adesso invece che sei entrato in tutto e per tutto nella squadra della franchigia multicolor, com’è cambiata la tua mentalità e il tuo approccio al rugby? “Adesso cerco di essere più concentrato possibile, di fare del mio meglio sia fuori dal campo che in campo per ritagliarmi un posto in squadra”.
In cosa vi state preparando in queste prime settimane di allenamento a Parma? “Facciamo molto lavoro atletico, tanto fitness e tante sessioni di fitness game, così almeno ci divertiamo nonostante il lavoro duro e intenso”.
Col mondiale a settembre ed il rimescolamento dei gironi di Pro14, che stagione ti aspetti Pierre? “Sicuramente sarà una stagione lunga. Spero di avere possibilità di dimostrare di poter giocare anche a questo livello”.


Scheda di Pierre Bruno
Nome: Pierre
Cognome: Bruno
Nato a: Genova
Il: 28/06/1996
Altezza: 178 cm
Peso: 89 kg
Ruolo: ala
Honours: Italia Emergenti,Italia U20, Italia U18, Italia U17
Caps: 0
Presenze in Guinness PRO14: 1
Presenze in EPCR Champions Cup: 0
Presenze in EPCR Challenge Cup: 0
Club precedenti: Rugby Calvisano, Rugby Mogliano, Cus Genova, Province dell’Ovest

Conciliare sport agonistico e studio:
la storia di successo della Primavera Rugby

Il 75% degli atleti Seniores è laureato o in linea con il proprio percorso di studi



"Alla prossima insufficienza non vai più a rugby!" 

(Una immagine dal ben noto Torneo Peppe Brucato di propaganda - foto C. Barchesi)

Si continua a sentir dire che lo sport sottrae tempo allo studio portando a un cattivo rendimento scolastico. Soprattutto intorno ai 14 anni in cui il carico di lavoro scolastico diventa più pesante e praticare sport a livello agonistico non è visto di buon occhio da molti professori della scuola superiore. Ma il rendimento di un ragazzo o di una ragazza deve essere visto in maniera globale. Quello scolastico è certamente di primaria importanza, ma deve essere sempre integrato anche con quello extrascolastico.

Il rugby praticato a livello agonistico pretende, per ottenere risultati, allenamenti faticosi, costanza e stagioni sportive impegnative. Per fare questo viene stimolata la capacità di coordinare lo studio e lo sport, fare programmi e rispettarli, apprendere sempre più la necessità del rispetto delle regole, dell'avversario e dell'arbitro, imparare a gestire le frustrazioni che porta una mancata convocazione o una sconfitta inaspettata. Oltre al piacere di giocare con la palla ovale, l’atleta apprende che solo attraverso una programmazione efficace e un paziente lavoro quotidiano si possono ottenere risultati eccellenti. In campo come tra i banchi di scuola.

Nata con l’obiettivo di avvicinare sempre più bambini e bambine al gioco del rugby educandoli ai valori di questo sport e affiancando famiglia e scuola nella formazione dei cittadini di domani, la Primavera Rugby, società nata oltre 40 anni fa a Roma, fa del binomio sport-studio un suo caposaldo.

“La categoria Seniores è considerata il punto di arrivo di un percorso sportivo e formativo che inizia molti anni prima, per alcuni di loro addirittura a 6 anni. Avere una percentuale così elevata di laureati in questa categoria è la prova che è possibile conciliare lo studio con lo sport praticato a livello agonistico. Tra loro c’è un ragazzo, giocatore in attività, che ha iniziato a giocare da bambino e che ora, oltre a lavorare e giocare, fa il medico di campo nelle occasioni in cui non è impegnato. Credo sia qualcosa di speciale e prezioso” afferma Fabrizio Roscioli, Presidente U.S. Primavera Rugby. 
(Adriano Conti,  foto sotto inserita da RUGBYTOTALE)













RUGBYTOTALE & SOCIALE/ Questa sera è mancato PIETRO IMPERIALE, atleta e allenatore CUS Genova Rugby.

  In questa tarda e triste serata è mancato ai suoi cari PIETRO IMPERIALE, classe 1995, e ovviamente  ha  lasciato tutti sgomenti chi   lo c...