giovedì 31 dicembre 2015

Questa mattina, 31 dicembre 2015, RUGBYTOTALE + RUGBYRETRO, partito ufficialmente il 31 maggio 2015, ha raggiunto le visualizzazioni di pagine di 49.120, un piccolo record che non credevo si potesse raggiungere. Con la presente ringrazio tutti per la buona accoglienza delle mie news, e spero di poter continuare su questo passo. Ero partito in sordina, ma i contatti gradualmente sono cresciuti sensibilmente raggiungendo un top giornaliero di 904 (23.12.2015). Ovviamente sono arrivato a questo grazie alle varie collaborazioni, numerose e competenti, e all’aiuto da parte di tutte le Società Liguri e Piemontesi. Un plauso particolare ai numerosi fotografi che di volta in volta mi hanno permesso di completare gli articoli in modo adeguato: spesso una bella fotografia fa piu’ notizia del pezzo! Oltre ai contatti nazionali ho avuto riscontri quasi giornalieri dai seguenti Paesi: Portogallo, Spagna, Belgio, Olanda, Rep. Federale Tedesca, Polonia, Ukraina, Russia, Romania, Turchia,Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Danimarca, Francia, Nigeria, Brasile, Argentina, Colombia, Messico, U.S.A., Australia, India, Marocco, Canada, Emirati Arabi, Cile, Sud Africa.

Nell’occasione auguro Buon Anno a tutti !




























mercoledì 30 dicembre 2015

                 R U G B Y  R E T R O            8
                 (tratto da Settimana Sport  03/11/95)

GENOVA RUGBY SESTRI  15
RUGBY PEGLI I DELFINI     17
Marc: 5’ cp Serra, 19’ m Lupi tr Flamigni, 41’ m e tr Serra, 50’ m Serra, 60’ m Bonani tr Flamigni, 80’ co Flamigni.
Arbitro. Giorgio Traverso di Genova/Prà
GENOVA RUGBY SESTRI: Di Caro, Ovi (50’ Guccini), L. Catto, Pugnaghi, Maggi, Serra, Barabino, Rossi, Carugati, Gilardi, Gallo, Di Fresco, Vallone, Saletti, Mazzoli (41’ Grazzi). All. Luigi Gambaro.
RUGBY PEGLI I DELFINI: Raule, Lovisolo, Petrosino, Previdi, Sesto (70’ Fiandra), Flamigni, Bonani, Vassallo (50’ Corinni), Lupi, De Lorenzi, Schena, Noto, Barile, Barbagelata, Ajduk. All. Carlo Rivaro.
GRS e Delfini Pegli, entrambe hanno vinto il loro derby! Gli azul/grana di Gallian erano reduci da una disastrosa retrocessione dalla C1 oltre che da una posizione societaria fallimentare, tanto da far credere ai piu’ uno scioglimento del club, mentre i Delfini di Foscato hanno trovato le consuete, e forse anche quelle piu’ insolite difficoltà che s’incontrano ogni qualvolta nascono nuovi sodalizi sportivi. Tutte e due i team hanno superato queste tremende difficoltà, ed il derby disputatosi domenica scorsa a Recco ne forma eloquente prova. Certo non si è potuto saggiare un derby tecnicamente di rilievo, ma bisogna tenere presente che le due compagini erano composte da ruggers provenienti da piu’ società, bisognosi di un certo periodo di affiatamento tra loro. Per essere la prima giornata di campionato il “passo” atletico è apparso già buono, mentre in alcuni atleti si è potuto constatare una chiara difficoltà a portare a termine in maniera adeguata gli 80’ di gioco. 

(Acqua a catinelle nel derby di Recco al vecchio Carlo Androne tra il GRS Sestri e i Delfini Pegli)













Il GRS ha puntato molto sulle aperture al piede di Andrea Serra, in pessima giornata dalla piazzola, ma sempre il piu’ ispirato del gruppo sestrese tanto da planare in meta in due occasioni. Barabino ha trovato il dirimpettaio Bonani attento e gagliardo, ma lo scontro fisico maggiormente clamoroso si è riscontrato fra le terzelinee, i giganti dei team. Tra i pegliesi è emerso l’ex cussino Lupi, mentre tra i sestresi si è segnalato, a sorpresa, un debuttante di Rapallo, Guido Gilardi. Belle prestazioni dei “peperini” Pugnaghi e Di Caro (GRS), e Petrosino (Delfini), due mete per parte, tutte di forza e calcio risolutore all’ultimo minuto di gioco, e Flamigni ha fatto esultarei fans dei neroverdi, in questo periodo sponsorizzati dalla Microart’s di Recco. Giorgio Traverso, arbitro della contesa, ha diretto senza infamia e senza lode. Rimane solo qualche dubbio su certe interpretazioni in area di meta pegliese, ma crediamo sull’onestà del fischietto praese.  CLASSIFICA I GIORNATA C2: Sesto Fiorentino, Etruria Piombino, Prato, Delfini Pegli e Quattro Mori Livorno punti 2, Etruschi Piombino, Elba Portoferraio, CFFS Cogoleto, GRS e CUS Siena punti 0.





P.S. Per almeno un paio di anni collaborai con SETTIMANA SPORT, ai suoi esordi, fu un'esperienza unica, indimenticabile, e nell’occasione saluto cordialmente soprattutto Sergio Brunetti e Fabio Dolìa. Personalmente chiudevo i miei spazi, inviando via fax gli articoli, entro le ore ventiquattro (si a mezzanotte). Grandi e tanti ricordi di quel periodo ovviamente sia rugbistici che familiari.
                     R U G B Y  R E T R O            7
                      (tratto da IL LAVORO del 1 giugno 1989)
GIUSTAMENTE definito come una scuola di vita, il rugby in effetti educa, responsabilizza e completa l’indole iniziale  di ciascun giocatore aiutandolo ad affrontare in maniera appropriata gli inevitabili problemi che incontrerà nella futura esistenza sociale. Anche i dirigenti ed i tecnici  del Sestri Rugby seguono alla lettera codesti basilari princìpi. “La nostra Società – asserisce il presidente del ARS Sestri, Gianfranco Gallian – è nata nel 1977 dalla fusione del Borgoratti e del Five Pegli. Oltre ai pochi giocatori di questi due team arrivarono dall’esterno i soli fratelli Crocco da Busalla. Con la grande volontà del nostro ds Massimo Lematri, che ha saputo creare un ambiente sereno basato sull’amicizia che ha resistito nel tempo, siamo arrivati a presentare in campo, e contemporaneamente, sei formazioni: prima squadra, riserve, Under 19, U 17, U 15, ed U 13. Ora come ora nessun’altra società del rugby ligure puo’ fare di meglio!”

(il pack sestrese con la classica divisa blucerchiata)

Il team sestrese non ha mai raggiunto la serie A, ma cio’ che sembra maggiormente interessare il Sestri ed i suoi dirigenti, sembra la volontà di conservare la schiettezza del tipico club rugbystico.
“Certo – ammette il dirigente sestrese, di professione bancario – in una società sportiva come la nostra non bisogna creare individualismi. L’importante è che i giocatori si sentano trattati tutti allo stesso livello. Non sono dei professionisti, giocano per passione e ritengo giusto trattarli da dilettanti senza introdurre i premi partita i quali potrebbero creare solo dei problemi.”
Quali sono i vostri principali problemi?
“Attualmente giochiamo al comunale di Borzoli – continua Gallian – un campo pericoloso, con pietrisco, non certo ottimale per il gioco del rugby. I ragazzi, soprattutto i piu’ giovani, arrivano a casa con la tipica SBUCCIATURA alle ginocchia, tanto da costringere i propri genitori ad allontanarli dal nostro sport. Il nostro sogno è dunque il campo in erba. Esiste già un progetto che si spera vada al piu’ presto a buon fine. L’ideale sarebbe affiancare al nuovo impianto sportivo una nuova sede sociale che dovrebbe comunque sorgere non lontano dal comunale.”
Il neo CRL della FIR punta molto sui giochi della Gioventu’ e sui campionati studenteschi. Questi impulsi potrebbero aiutare la vostra società?
“E’ giusto organizzare dei tornei – conclude il dirigente sestrese, ex ruggers ed ora anche consigliere del Crl – soprattutto a livello studentesco poichè è uno dei pochi mezzi veramente validi dove tutte le società rugbistiche possono attingere. Anni fa uscirono dei veri campioni dal Vivaldi e dal Liceo Cassini arrivarono al grande Cus i vari Rivaro, Rolla e Quaranta.”
QUESTO E’ L’ORGANIGRAMMA DELLA SOCIETA’
ASSOCIAZIONE RUGBY SESTRI, fondata l’8 luglio 1977.Campo di gioco: comunale di Borzoli
Colori sociali: biancoblu’
Sede sociale: via Redoano, 4 Setri Ponente. Sponsor Societario: Tonno Insuperabile. Altri sponsor: Sky Air Freight e Sacar per la C2, Conad per la U19, Assicurazioni Gilardi per la Under 17.
Presidente: Gian Franco Gallian, Dir.Sportivo: Massimo Lematri, Vice presidenti: Maurizio Confalonieri e Cesare Ottolino. Consiglieri: Attilio Boccardo, Rocco Cassano, Massimo Dagnino, Renato Latini, Giovanni Patrone, Claudio Raciti.

Allenatori: Prima squadra (C1) Loris Salsi, Riserve (C2) Renato Latini, UNDER 19 Vittorio Gatti, U17, U15, U13: Giorgio De Bernardis, Manlio Orengo, Alberto Tassara. Massaggiatore: Nevio Laurora. Tesserati 180.

martedì 29 dicembre 2015

                     R U G B Y  R E T R O            6
                      (tratto da IL LAVORO del 27 luglio 1989)

                                 Come vivono le Società della Liguria
                              Recco, ecco la storia di vent’anni di rugby
VENT’ANNI DI RUGBY nel levante ligure conservano una certa peculiarità per la società rivierasca. Vent’anni di confronti con l’iniziale e giudizioso avvio dei Begali, Corona, Farina, Gallian, Giomi, Mingo ovvero i dirigenti fondatori che con i ragazzi (molti provenienti dall’Istituto Vivaldi) e con i tecnici di quel tempo (Begali, Massa, Conforto, ecc.) hanno costruito attorno a loro un alone di fiducia e di certezza nel mondo della palla ovale ligure. Il Recco, ora proietta le proprie energie nel futuro ponendosi quale concreta alternativa del levante al piu’ blasonato e glorioso club del Cus Genova. A Recco confluiscono ragazzi provenienti da Sori, da Camogli, da Riva Trigoso, da Chiavari, dalla periferia del capoluogo regionale e persino da Busalla. “Anche il  Recco – commenta il d.s. degli Squali, Roberto Besio – ha i suoi problemi. Nel rugby, come nelle altre discipline sportive, molti ragazzi tra i 19 e 21 anni abbandonano l’attività atletica lasciando vuoti difficilmente colmabili nei vari club.”
















“Il      nostro problema principale – prosegue Besio – rimane quello finanziario. Nutriamo fondate speranze di ottenere da parte dell’Amministrazione comunale un valido aiuto, del resto la nostra Giovanile (Campione regionale) rappresenterà la cittadina ligure in zone rugbisticamente evolute quali Padova, Treviso, Parma, Milano, Roma e naturalmente aspiriamo a rimanere in questo raggruppamento, il girone che assegnerà lo scudetto della Giovanile.”
Fondamentalmente la vostra Società è giovane, e le principali attenzioni sembrano rivolgersi proprio alle formazioni giovanili, ed in particolare agli “squaletti” dell’Under 19. Insomma, il Recco è per la linea verde...... “La prima squadra – replice Besio – sarà al piu’ presto rinforzata con l’arrivo di nuovi elementi per poter affrontare degnamente la C/1. Inizialmente, purtroppo, non potremo inserire alcuni ruggers della Giovanile già maturi per la prima squadra, ma già impegnati nel campionato di categoria.”
Il Recco, escludendo alcuni test datati 1968, ha disputato tutti gli incontri al Carlo Androne, ricavato con tanto sudore e fatica dalla roccia, ma ora si parla di un nuovo impianto sportivo....
“L’offerta è partita di riflesso – conclude Roberto Besio – dal Comune di Recco. La nuova struttura, da noi positivamente accolta, sorgerà a pochi chilometri dall’attuale struttura e disporrà di un bel campo in erba con relativi impianti d’irrigazione e d’illuminazione per le partite in notturna, nonchè disporrà di una capienza di circa 1.000 spettatori, sede sociale con segreteria, quattro spogliatoi per atleti e spettatori. Attualmente il Recco attende l’inizio della prossima stagione agonistica al quale parteciperà con la prima squadra al campionato di serie C/1, e non potrà disporre per le nuove disposizioni della Fir di giocatori stranieri, e ai tornei nazionali per l’Under 19, regionale per l’Under 17 e 15.”



P.S. Ferma l’attività agonistica proseguiamo con la pubblicazione di alcuni miei articoli piuttosto datati. Agli stessi sono abbinate fotografie tratte dagli articoli originali, invecchiate dal trascorrere del tempo e digitalizzate in modo del tutto artigianale. Di piu’ non posso fare. In ogni modo anche questo è un modo di rimanere in contatto con RUGBYTOTALE che ricomincerà probabilmente entro il giovedi 7 gennaio 2016.
                  R U G B Y  R E T R O            5
               (tratto da IL LAVORO del 7 agosto 1989)

                             Rugby 1 / I movimenti del mercato
                                          Carlo Corona allena
                                        Le giovanili del Recco
RECCO – Carlo Corona è il nuovo allenatore delle giovanili dell’Albini & Fontanot Recco. Il tecnico genovese, cinquantacinquenne e con grande esperienza da giocatore nel Cus e nel Recco, guidò sia in campo come rugger, sia in panchina come trainer proprio il primo Recco, quello del prof. Giomi, del Comm. Antonio Ferro allora Sindaco della cittadina rivierasca. “Ho accettato con grande piacere l’incarico propostomi dai dirigenti degli squali – ammette Corona – che attualmente con la propria Under 19 risultano essere ampiamente la miglior giovanile regionale.”
Un gradito ritorno dunque, e sotto un certo punto di vista anche inatteso, comunque carico di significato storico!
“Conservo dei bellissimi ricordi – prosegue a ruota libera Carletto Corona – di questi tempi da pionieri del rugby. Desidererei ricordare anche la qualificazione al quarto posto assoluto nella Coppa Italia del 1973. Riuscimmo ad eliminare a Recco (6/0) il forte club del Frascati di De Simone e Tanfani nonostante i laziali ci pressarono per tutti gli 80 minuti di gioco. Due miei penalty risolsero la situazione. Purtroppo fummo sconfitti nelle semifinali dal quotato Rovigo (6/3) ma ancora oggi molti si ricordano della nostra impresa.”

Momenti carichi di significato, frammenti di vita sportiva, pura e genuina, dialogando con Carlo Corona, “gentleman” del rugby nostrano, si puo’ riassaporare questi istanti limpidi e schietti. Il tecnico genovese dovrà lavorare sodo con l’Under 19 che è stata inserita nel Girone A e che assegnerà lo scudetto delle giovanili, ed anche  con la Under 17. Intanto il Recco è tornato alla carica per ottenere dal San Fruttuoso il terzalinea Francesco Gropplero.

















P.S.

Quanti si ricordano dell’impresa della Pro Recco di quel periodo? La Coppa Italia aveva grande importanza in quei momenti, ed il Recco, anche senza conquistare l’ambìto trofeo, scrisse una piccola importante pagina societaria.  

lunedì 28 dicembre 2015

                  R U G B Y  R E T R O            4
               (tratto dal Corriere Mercantile del 2 giugno 1999)

   Rugby. Si è ripetuto il successo della versione “sevens”, di scena a                               Imperia nel Memorial Garibbo, vinto dal Colorno.

SILURI CONTESTATI E RECCHESI SFORTUNATI.

Amatori Dolcedo più applauditi dei cugini del Delta Imperia, organizzatori del torneo, rimasti al palo.
Prima di chiudere defintivamente il discorso sul dodicesimo memorial “Mimmo Garibbo” di rugby sevens disputato nell’ultimo fine settimana ad Imperia, vorremmo solo trarre qualche breve riflessione e statistica.
IL COLORNO, intanto, ha strappato il trofeo ai Siluri, hanno riportato il trofeo in Emilia (nel 1997 fu il Modena a trionfare) ed indubbio merito va soprattutto a due grandi del rugby, Pace e Bettati.
I SILURI, nonostante abbiano fatto di tutto per attirare qualche simpatia da parte del pubblico (questi goliardi non finiscono mai di stupire tanto che come mascotte del torneo, o meglio portafortuna, hanno preferito indossare un coloratissimo salvagente) hanno chiuso il torneo con quasi tutto lo stadio Ciccione contro! Forse sarà dipeso dal rissone nato improvvisamente sabato pomeriggio nella fase di qualificazione con il CUS Ferrara, o forse che i favoriti alla vittoria finale trovano sempre le porte chiuse, fatto sta che i Siluri hanno dovuto abdicare di fronte ai parmensi, o forse penalizzati dal malaugurato infortunio patito da Marco Rivaro, uomo simbolo del Superclub.
PRO RECCO, certo poco fortunato ai sevens e, dopo aver giganteggiato con il proprio argentino Fulladoza Paz, e messo seria ipoteca per le finali, ecco il crollo con il Colorno. Con un poco più di attenzione in fase difensiva forse poteva ottenere di più, ma l’assenza di Fabretto a nostro avviso è risultata determinante.
RUGBY FEMMINILE, alle stelle con il “Città d’Imperia” conquistata dalla mista Rho/Bologna davanti alle ragazze del Delta Imperia e delle Lupe Piacenza. Qualche “curva” in piu’ anche nel rugby non guasta mai!
SEPPI DE BRUGA, cogoletesi premiati come la squadra piu’ simpatica del torneo. Forse sarà stato il gioco incredibile “spumeggiante” di un team composto ineditamente da quasi tutti mischiaoli sui 100 kg, a dire il vero poco adatti al sevens che predilige scatto e velocità di base, o forse sarà stato l’abbigliamento del team stesso. Sulle maglie comparivano numeri romani formati da bottiglie di birra stilizzate!

(nella foto sotto una formazione dell'Amatori Dolcedo, che poi sarebbe diventata Imperia Rugby, il primo in alto a sin. è l'indimenticato Pino Valle) Rammento che le foto sono state ricavate da stampe in b/n.













AMATORI DOLCEDO, in festa per le tre brillanti affermazioni nelle eliminatorie, mentre i “cugini” ed organizzatori del Delta sono rimasti al palo. Festa rovinata per i gialloneri di Giuseppe Valle per il brutto infortunio ad una spalla del bravo mediano di mischia Corrado Bonato.
I BIMBI UNDER 14 DEL DELTA, erano i piu’ tristi. Speravano propriol di scendere in campo, magari per pochi minuti, ma il numero non era sufficiente per poter svolgere un  test.
IL DELTA stesso, dopo un brillante campionato di C2, è giunto al sevens privo di alcuni titolari, ed in un girone eliminatorio tra i piu’ difficili.
FRASCATI ED AVEZZANO, le rivelazioni per inventiva, grinta e correttezza. Premio speciale al giovane rugger abruzzese Davide Privitera. Per lui è un futuro roseo, sicuramenre!
GLI ARBITRI, il torinese Tombolato, il novese Signorello ed il milanese Maggioni hanno svolto i loro compiti in maniera professionale e soprattutto lasciando spesso giocare l’ovale optando per la sempre valida regola del vantaggio. Ovviamente indimenticabile il tipico terzo tempo che si è nuovamente tenuto presso la sede del Delta, vicino al nuovo impianto sportivo di Baitè, ospiti le autorità locali ed il tecnico regionale Felice Bisio. Per concludere ecco le formazioni delle liguri:
I SILURI: Denny Devoto, Carletto Gatti, Ramirez Rivaro, Moro Marubbi (al suo dodicesimo Memorial), Stepa Dapino, Gigio Zanga, Jeffrey Costa, Lucky Luciano Pezzoli, Spirpich Sintich, Paoletto Lercari.
PRO RECCO: Bruzzi, Peri, Gilardi, Della Scala, Fulladoza Paz, Mencattini, Molinetti, Besio, Pagano, Palomba, Lovisolo, Sangiuseppe, Biscotti.
SEPPI DE BRUGA: Zunino, “Caterpillar” Damonte, Rovere, Confalonieri, Municchi, De Bernardi, Pardini, Bolla, Rufaldi, Capalbo, Maddalo, Recagno.
DELTA IMPERIA: Valrivi, Fruttero, Fiocco, Rovaris, Creanza, Daperi, Franzi, Roveda, Ardoino, Bonavera, Novaro.
OLD IMPERIA: Oddone, Ramella,   La Macchia, Benvenuti, Sonzin, Biazzo, Maiolino, Reitano, Natali, Tassone, Gerbone, Moreno.
AMATORI DOLCEDO: Di Benedetto, Alain Oliviero, Patrick Oliviero, Tiglio, Gubitoso, Varano, Perrone, Bonato, Dumas, Russo, Corradi, Andreis.
Ecco tutti i risultati del Memorial Mimmo Garibbo’99:
Qualificazioni: GIRONE A – Seppi de Bruga – CUS Ferrara 7/47, I Siluri – Sesto Fior. 38/0, Seppi de Bruga – I Siluri 0/45, Sesto Fior. – Am. Dolcedo 15/17, Seppi – Sesto 17/27, CUS Ferrara – Am. Dolcedo 12/5, Seppi – Am. Dolcedo 7/43, CUS Ferrara – I Siluri 14/12, CUS Ferrara – Sesto F. 31/0, I Siluri – Am. Dolcedo 29/9. CLASSIFICA: CUS Ferrara 8, I Siluri 6, Dolcedo 4, Sesto Fiorentino 2, Seppi de Bruga 0.
GIRONE B – Pro Recco – Lyons Piacenza 33/7, Avezzano – Monselice 19/12, Lyons – Avezzano 24/16, Monselice – Old Imperia 27/0, Lyons – Monselice 7/24, Pro Recco – Old Imperia 43/0, Lyons – Old Imperia 31/0, Pro Recco – Avezzano 19/5, Pro Recco – Monselice 28/19, Avezzano – Old Imperia  28/0. CLASSIFICA: Pro Recco 8, Avezzano, Lyons e Monselice 4, Old Imperia 0.
GIRONE C – Reno Bologna – Frascati 17/26, Colorno – Delta Imperia 45/5, Bologna – Colorno 12/17, Frascati – Delta  29/0, Bologna – Delta  17/5, Frascati – Colorno 7/21, . CLASSIFICA: Colorno 6, Frascati 4, Reno Bologna 2, Delta 0.
RIPESCAGGI – Lyons – Delta 19/14 (dts), Seppi de Bruga – Reno Bologna 7/33, Old Imperia – Dolcedo 0/19, Sesto F. – Avezzano  0/29, Reno – Lyons 5/12, Avezzano – Dolcedo 29/0.
FASI FINALI – Avezzano CUS Ferrara 5/0, I Siluri – Frascati 17/10, Colorno – Monselice 26/7, Pro Recco – Lyons 31/0, Avezzano – I Siluri  5/19, Colorno – Pro Recco 12/7, Avezzano – Pro Recco  10/31, I Siluri – Colorno 14/15-
1° COLORNO, 2° I Siluri, 3° Pro Recco, 4° Avezzano.


P.S. Questo torneo, l’unico di buon livello e richiamo che si giocava in Liguria, non si fa piu’. E proprio nel momento che tutte le federugby mondiali puntano al rugby a sette atleti per ottenere i pass alle future Olimpiadi (e l’Italia a Rio è ormai eliminata) dalle nostre parti il sevens stenta a decollare, o meglio stenta a riprendersi.
                        R U G B Y  R E T R O    3.
                   (tratto dalla Gazzetta del lunedì DEL 13 giugno 2005)

                                       Cogoleto, storica
                                        promozione in  B
Cinquecento spettatori festeggiano l’impresa della squadra guidata da De Bernardi.
Un Cffs Cogoleto esuberante ed autoritario ha messo sotto (53/7) con una certa facilità gli abruzzesi del Gran Sasso, raggiungendo l’attesa promozione in serie B.















Il primo storico obiettivo del club gialloblù di Luigi Briasco in 30 anni di attività nei campionati minori, è stato ufficializzato sul campo casalingo del “Marco Calcagno” davanti a ben 500 spettatori, un altro piccolo record per il team rivierasco. Passata la paura dopo lo sbaglio dalla piazzola (5’) dell’abruzzese Feneziani, ecco uscire la solita grinta del Cogoleto che, grazie al lavoro del pacchetti di mischia, nettamente superiore a quello aquilano, concretizza con la secondalinea Roberto Maddalo. I padroni di casa gioiscono e prendono le dovute misure agli avversari. Intanto in touche i liguri riescono a gestire a modo l’ovale, e con i trequarti “pungono” la difesa meridionale. L’argentino      Dutto continua a fare il bello ed il cattivo tempo nei raggruppamenti, ed al 28’ segna una bella meta. Abruzzesi in difficoltà, ed il Cogoleto va di nuovo in meta (40’) con Poggi, trasforma Gàmbula. Sugli spalti sale il tifo gialloblù, in odore di promozione, ed in campo è ancora Maddalo, in buona forma, a siglare la sua seconda meta personale, trasforma Balzo. Gli abruzzesi riescono a replicare con una meta del pilone Pompili, trasforma Feneziani, ma in campo sembra esistere solo il Cogoleto che quando ha l’ovale da gestire colpisce senza pietà. Prima Poggi (13’), poi Durelli (20’), Balzo (26’), Perri (31’) che “ruba” letteralmente il prezioso ovale all’accorrente Herenù, ed infine lo scaltro Rebora (40’) affondano implacabilmente il Gran Sasso. Indubbiamente è stata una gara fruttifera per la squadra delle “Vespe” gialloblù di Pompeo De Bernardi, questa sera l’allenatore piu’ felice e, sugli scudi ancora una volta è salito Claudio Fernando Dutto, ma una segnalazione doverosa va assegnata ai “senatori” del gruppo, Luca Tabor, Tony Capalbo, Luca Bolla e Luciano Pezzoli; in campo contro il Gran Sasso, nel 1982 con la squadra giovanile U/15 del Cogoleto a Rovigo, nel torneo internazionale “Aldo Milani”, riuscirono ad arrivare tra le prime della classe in un torneo di grande livello tecnico. Play off amari per gli abruzzesi, in “paradiso” la squadra ligure che ora raggiunge in Serie B il glorioso CUS Genova. CFFS COGOLETO: Capalbo (40’ Balzo), Poggi (58’ Olcese), Perri, Pezzoli (31’ Rebora), Massa, Tabor, Gàmbula, Porcile (46’ M urolo), Dutto, Schena (53’ Giubertoni), Durelli, Maddalo (70’ Campagna), Herenù, Bolla, Zunino (50’ Sciacchitano).  Ha diretto il bresciano Perri. In un altro test dei play off di Serie C il Dlf Alessandria è stato sconfitto (23/5) in Calabria dal CUS Cosenza. In case del Med Italia Recco di Serie A è giunta la riconferma ad allenatore della prima squadra del maori neozelandese Regan Sue, mentre Manuel Ferrari lascia il club biancoceleste.


P.S. Fu episodio storico per il Cogoleto, che in ogni modo si assicurò la vittoria già nel test dell’andata, in Abruzzo, davanti ad un pubblico caldissimo ma di una sportività significativa. 
                         R U G B Y  R E T R O        2
                     (tratto da IL LAVORO 19 ottobre 1990)

                                Per il ritorno nella serie B di rugby
                                  Il Cus Genova ospita il Piacenza

GENOVA – Domenica prossima il Vagabond Cus Genova tornerà a gareggiare nella serie dei cadetti. Dopo cinque lunghi anni di C1, sospirati e sofferti, i goliardi genovesi, quest’anno nuovamente guidati in panchina da Vincenzo Ieracitano, scenderanno in campo (stadio Carlini, ore 14,30) contro il Piacenza. Avversario tradizionale, ricco di tradizioni rugbistiche. Ma diamo ora una rapida visione di questo ultimo lustro “cussino”.
(una foto in b/n del 1990 con in prima fila da sin Sancho Bottino, ora Tecnico Regionale FIR, e poi Repetto, Cirilli e Zaami ora allenatore CUS Riserve)













 L’impatto con la C1 (‘85/86) è debilitante! Il team allenato dal pilone Dario Oneto, pur pavesando una predisposizione tecnica da serie superiore soffre la grinta di club comunque non eccelsi e subisce ben cinque sconfitte (quella di Sestri quasi storica) e l’anno seguente (‘86/87) nel tremendo duello con i tre team lombardi (Cus Milano, Parabiago, Lainate), pur rinforzandosi nello staff tecnico con l’arrivo di Marco Bollesan, le cose non cambiano. Una sconfitta casalinga e nelle primissime giornate del torneo, compromettono il duro cammino per la promozione favorendo i “cussini” meneghini. Il terzo anno di “purgatorio” di C1, con il solo Bollesan al timone, e con la squadra inserita in un girone ritenuto facile facile rimedia alcuni incredibili battute d’arresto. Prato, Modena, Sestri e Cus Pisa vincono i test diretti solo per maggior concentrazione e proprio i toscani pisani conquistano il passaggio alla B grazie alla miglior differenza mete conseguita nel doppio confronto con i genovesi. Reply l’anno successivo (‘88/89) con quattro sconfitte (Torino, Iride Milano, Lainate, Parabiago) e l’inaugurazione del Carlini passa quasi in secondo ordine. 


(Un giovanissimo Vincenzo Ieracitano ritornava in quel periodo sulla panchina del Vagabond CUS Genova)

La sfida finale al “Venegoni” di Parabiago è quasi umuliante per i biancorossi. L’ultimo campionato (‘89/90) è ormai storia recente. Tutto gira a dovere, l’arrivo del sudafricano Paul Botes stimola l’ambiente societario ed il trittico di allenatori (Paul appunto con Zaami e Bollesan) è vincente, ma sarà il forte rugger straniero a risultare decisivo ai fini del risultato. Partito il bravo Botes per il veto Fir agli stranieri ritorna in panchina Vincenzo Ieracitano, ex rugbista “cussino” ed anche arbitro di C1. La squadra finalmente può dimenticare il “campo di tuberi” di Bavari, utilizzato in questi anni per gli allenamenti, il Carlini (campetto sintetico compreso) darà lo stimolo vincente?

domenica 27 dicembre 2015

  R U G B Y - R E T R O      1
        (da IL SECOLO XIX sett. 1985)

GENOVA – E’ ormai prossimo l’inizio del campionato nazionale di rugby di serie C1 (domenica 24 novembre) dove, fatto inconsueto, le quattro principali squadre regionali si troveranno l’una contro l’altra in ben 12 derby, che conservano sempre una imprevedibilità ed un fascino particolari. Sintetizzando le speranze, i dubbi, le prospettive dei XV va detto che il Cus Genova Vagabond, assente dalla C1 da ben 18 anni, rinforzato dal nuovo allenatore-giocatore Dario Oneto non dovrebbe fallire la promozione in serie B nonostante alcune partenze quali i prestiti dei fratelli Pescetto, che giocheranno in serie A, ed il trasferimento di Andrea Selvaggio. Il Sestri, che avrà presto un nuovo sponsor, potrebbe rappresentare la vera sorpresa del campionato. I biancoblu si ripresenteranno con l’innesto di Gramaglia (dal Berti Busalla) e dall’allenatore (forse anche giocatore) Andrea Selvaggio che, senza dubbio potrà fornire grande esperienza alla squadra dell’attivo manager Massimo Lematri. Non a caso infatti il Trofeo Filigrana si è recentemente concluso con la vittoria del Cus Genova Vagabond, ai danni del Sestri, soltanto per la miglior differenza mete dopo una vigorosa finale conclusasi con il punteggio di 3 – 3.
Il Volservice Recco di Franzone e Besio è riuscito a rinfoltire il parco giocatori grazie agli arrivi di Arnulfo III, Bertamino, Marchisio, Palazzetti e Pastorino. Gli “squali” rivieraschi potranno così amministrare un buon campionato cercando di valorizzare i giovani, fra i quali l’estremo Androne ed il trequarti ala Davide Negro.
Il Berti Busalla potrà contare sempre sull’esperienza di Giulio Iozzino, seui rientri di tre “ruggers” busallesi, Deodato, Snaidero, Indice e sulla sapiente sapiente guida di G.C. Lanzetta.
(Nella foto sotto in b/n ricavata dall'originale del 1985 è Nicola Pescetto del Vagabond CUS Genova ad andare in meta qui contro il Lumezzane)














In Serie C2 saranno sempre quattro le squadre regionali impegnate ma la piu’ competitiva dovrebbe essere l’Amatori Vallestura Campoligure di Francesco Rangone, organizzatore dell’annuale Torneo Filigrana.
Il Delta Imperia di Moro e Miotti ha buone possibilità di ben figurare, soprattutto se potrà avere la disponibilità del campo di gioco imperiese. Il Cffs Cogoleto è il XV piu’ tenace soprattutto in casa propria al “Marco Calcagno”.







firmato Roberto Roncallo (è il mio primo articolo pubblicato su di un quotidiano ligure). Da allora sono trascorsi trent’anni, una vita, e la mia personale passione per il gioco del rugby non è mai venuta meno, anzi!

Gli articoli sono stati copiati senza alcuna modifica, le foto quasi tutte in bianco e nero, sono state rifotografate artigianalmente con fotocamera digitale ed erano abbinate all’articolo inserito.

giovedì 24 dicembre 2015

RUGBY TOTALE VA IN FERIE DAL 25 AL 27 DICEMBRE. DAL 28 DICEMBRE AL 10 GENNAIO 2016 E’ MOMENTANEAMENTE SOSTITUITO DA RETRORUGBY TOTALE. 

In questo periodo inseriremo copie di articoli tratti dalle testate liguri, inerenti l'attività rugbystica regionale, dal 1985 in poi. Questo unicamente per tenere vivo il blog, e ovviamente per rinverdire i vecchi tempi!

Nell’occasione auguriamo Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

mercoledì 23 dicembre 2015

E’ stata una bella domenica per i ragazzi degli Amatori Genova che hanno colto contro lo Spezia la loro seconda vittoria stagionale (21/14). Intanto gli azul grana di Paolo Barabino hanno chiuso gli impegni casalinghi di questa fase con una brillante affermazione e, sotto la guida tecnica del Responsabile del settore Achille Borzone, che ora ha affidato l’incombenza di allenatore della prima squadra a Paul Marshallsay, ex atleta del CUS Genova Rugby. 

(Paul Marshallsay ai tempi quando giocava nel CUS Genova)

 “ Come allenatore ho avuto breve ma intensa esperienza seguendo l’Under 23 del CUS Genova insieme a Piero         Zaami – afferma Paul – ora seguendo le direttive del nuovo progetto che unisce le forze di Amatori Genova e CUS, sono impegnato con la prima squadra della Valpolcevera. Sono arrivato a dedicarmi a questa attività in quanto negli anni precedenti, facendo da interprete ai due tecnici neozelandesi del CUS, Ian Snook e Paul Martin, che non parlavano assolutamente la nostra lingua, ho potuto avvicinarmi ed interessarmi alla preparazione tecnica dei giocatori.”
L’Amatori Genova negli ultimi anni ha disputato il campionato di C2, mentre l’anno passato è stato promosso d’ufficio nel Campionato Nazionale di C1, in quanto conforme alle richieste federali per l’attività giovanile obbligatoria.

(Una mischia tra Amatori Genova e Spezia)

“ L’unione fra i vecchi atleti dell’Amatori Genova che stentavano a fare risultati nel torneo di C2 – prosegue Paul Marshallsay – quelli provenienti dal gruppo CUS Genova degli Under 23, ed altri giocatori fuori dal giro della prima squadra, hanno iniziato un poco in sordina poi, alla distanza sono arrivati anche i risultati. Abbiamo perso alcuni test per pochi punti, e in certe occasioni solo per sfortuna, ma alla lunga sembra proprio che la squadra abbia preso la strada giusta. A Savona, con la capolista siamo riusciti a contenere il passivo ai minimi termini, e dopo la vittoria di Cuneo nel girone di andata, per chiudere la fase di qualificazione di rimane la trasferta proprio in casa dei piemontesi. “

(Un'altra foto retro con il terzalinea Palomba, qui in azione con la divisa del CUS Genova)


AMATORI GENOVA: Filippone, F. Rattazzi, Falchi, Terzi, D. Marshallsay, Marcellino (3 trasformazioni), Giovenco, Palomba, Di Nardo, G. Rattazzi, Girardini, Viancini, Della Valle, Mastracci ( 3 mete), Panetta. Poi sono subentrati Caruso, Giacobbe, Mazzarello, Barioglio, Fezzardi, Colloca, Ferraris. 
NOVI VINCE FACILE SUL TRE ROSE DI CASALE IN C2. Partita a senso unico, Novi sempre padrone del gioco, ma estremamente confusionario, forse la chimera della segnatura personale ha fatto credere ai giovani rugbysti biancoverdi di poter vincere da soli. Primo tempo con i biancoverdi in attacco praticamente per tutti e quaranta i minuti di gioco, ma che riescono a siglare solo tre mete tutte da ripartenze da fasi statiche. 

(il giovane mediano di apertura Roberto Vernetti ha segnato una meta)

La prima del secondalinea Rava da una touche vinta con avanzamento in maul, e penetrazione finale di potenza. La seconda da mischia chiusa, avanzamento e propotente partenza di capitan Garino, trasformata poi da Enri Lipo. La terza meta su una giocata da calcio di punizione sempre di Rava. Nel secondo tempo, malgrado i cambi di coach Vernetti, che dava minuti a tutta la panchina, ancora dominio di Garino e compagni che concretizzavano con altre quattro mete di Rava, ancora su giocata di punizione, di Marchesotti al termine di una lunga azione dei trequarti, di Johnny Lipo che sfruttava rapido una splendida penetrazione del giovanissimo (classe 1998) Gaggero, e al termine dell’apertura Roberto Vernetti su azione personale. 37/0 un risultato tondo tondo per un Novi ancorato al quarto posto nella classifica della C2 del Nord Est piemontese. “Sono soddisfatto solo del risultato e di non aver subìto infortuni – ammette Alessandro Vernetti, trainer novese – sul piano del gioco sicuramente abbiamo da rivedere tante cose. Non è facile giocare contro una squadra fisicamente molto dotata, ma tecnicamente alle prime armi, che fa della grinta e della voglia di combattere su ogni pallone la filosofia di gioco, però dalla nostra parte avremmo potuto creare con piu’ calma e sviluppare maggiormente il gioco come programmato in allenamento.”
Tanta confusione in campo, dovuta soprattutto alla grande voglia dei ragazzi del Tre Rose che spesso, per semplice imperizia sfocia in comportamenti irregolari, che anche l’arbitro ha faticato non poco a correggere.
“ Sono molto soddisfatto, invece, delle prestazioni dei piu’ giovani che piano piano cerco d’inserire in squadra e, questa domenica ha esordito in una gara ufficiale il neo diciottenne Riccardo Fossati, e ha di nuovo dato buona prova di se il diciassettenne Stefano Gaggero, due ragazzi che saranno certamente colonne portanti del rugby Novi del futuro. Ora ho deciso di concedere due settimane di riposo a tutta la truppa, ricominceremo il 4 gennaio e avremo due settimane intense per preparare il derby del 17 gennaio a Torre Garofoli contro i Lions Tortona. Una partita che entrambe le squadre sentono in modo particolare e che sarà sicuramente tirata e molto difficile.”
Il Rugby Novi al Comunale di Pasturana ha utilizzato: Enri Lipo (45’ Gaggero), El Gourch (65’ Ricca), Ivaldi, Marchesotti, Fiorenza (60’ Fossati), Vernetti, Catalfo (55’ Johnny Lipo), Garino, Tambussi (55’ Rogoz), Fontana, Rava, Borta, Tomati (41’ Grosso), Iapicca, Roveda (60’ Tosonotti).

CLASSIFICA C2 PIEMONTE 1: Acqui punti 26, Volvera (*) 21, La Dròla (*) e Novi 19, Tortona 16, Collegno (*), M.A.C. (*) e Moncalieri 2, Tre Rose Casale 0 (****).  (*) = partite da recuperare.

È confermato è ufficiale! L'Auckland Rugby Academy viene per un giorno di full immersion, rugby & Birra Pasturana & grigliata memorabile con il Rugby Novi a fine aprile!!!

















UNDER 18 TERRITORIALE – CUS GENOVA/SAVONA 43/0.
Cus Genova come Giano bifronte: vince in chiaroscruro e consolida il primato solitario. E’ un Cus Genova dal doppio volto quello che si schiera in una tiepida domenica dicembrina sul sintetico del Carlini. Inizio spumeggiante dei biancorossi che, prima che la lancetta dei secondi abbia completato un giro, si trovano al 45’ (!!) in vantaggio di una meta. Parrebbe il preludio ad una supremazia territoriale e di gioco senza storia, ma l’inebriante ed istantaneo vantaggio determina un appannamento dei ragazzi di Sancho Bottino, parimenti a quello sofferto nell’incontro di domenica scorsa ad Imperia. 


Con pieno merito i savonesi controllano l’incontro fino al 15’, quando gettano al vento l’opportunità di un calcio dalla piazzola. Ancora qualche minuto di pressione rivierasca e, come un lampo nella nebbia, il CUS marca il try del raddoppio, con cinismo e chirurgica esecuzione. Per nulla tramortito dal doppio svantaggio il Savona ritorna a premere disorientando i genovesi, i quali comunque si producono in un carretto inarrestabile che li beneficia della terza meta. Savonesi mai domi che, in finale di tempo, sprecano per disattenzione una meta fatta. Interviene allo scadere il vecchio adagio “meta sbagliata, meta subita” e il CUS mette in carniere il bonus con la quarta segnatura nella prima frazione.
Totale cambio di registro nel secondo tempo: i biancorossi si dispongono finalmente in maniera ordinata e cominciano a macinare gioco con lucidità, tale da contenere le continue folate savonesi. Emerge ancora qualche individualismo, ma la coralità torna ad essere la melodia che i ragazzi della Superba mostrano  di saper intonare all’unisono. Comincia la girandola di sostituzioni che dà agio a tutta la panchina di scendere in campo e di partecipare alla composizione ad una tripletta di tries una piu’ entusiasmante dell’altra: applausi scroscianti dalle gradinate sottolineano la bontà di esecuzione delle tre marcature. Archiviata l’ennesima vittoria che consolida  il primato dei ragazzi di coach Bottino, si apre la lunga sosta natalizia che condurrà alla ripresa del campionato il 17 gennaio 2016 quando, sul sempreverde terreno genovese, atterrerà il Cuneo Pedona, per la terza giornata del girone di ritorno. Sia consentito infine allo scriba – che in questi essenziali resoconti cerca di sottolineare l’importanza del collettivo innanzitutto – di esprimere i piu’ sinceri complimenti ai due Cussini Accademici convocati per uno stage della Nazionale Under 17 il prossimo 3 gennaio 2016 a Roma. Ad maiora!!
CUS GENOVA: Migliorini, Davitti, Cambiaso, Montanaro, Ravaioli, Speranza, Sposaro, Di Vietro, Campolucci, Ferradini, Giuliano, Liguori, Yaremchuk, Felici, Gherardi. Dalla panchina Barbieri, Casella, Lercari, Calandri, Tessiore, Treu, Parodi. All: Alessandro Bottino.
SAVONA RUGBY: Francesi, Serra, Lanza, Trentin, Fanciulli, Rossi, Serra (Invernale, Dante), Di Murro, Pivari, Mori, Brignolo, Fossati, Santini. All. Michele Tobia.

Marcatori: 1’ m Sposaro, 17’ m Montanaro, 24’ m Yaremchuk tr. Montanaro, 34’ m Sposaro tr Montanaro, 50’ m Montanaro, 62’ m Di Vietro tr Speranza, 67’ m Migliorini tr Speranza.

TESTO DI PIETRO TREU, FOTO DI PAOLO PENDOLA

RUGBY SERIE A GIRONE 2/ La capolista Verona passa anche a Villorba (foto di Maurizio Pivetta)

  𝗟 ' 𝗢𝗺𝗮𝗿 𝗰𝗲𝗱𝗲 𝗮𝗹 𝗩𝗲𝗿𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗰𝗵 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 . 𝗟𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗲 𝗔𝗿𝗿𝗲𝗱𝗶𝘀...