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Per la LundaX Lions
Amaranto, circa l’80% dei punti conquistati (27 su 34) nell’arco dell’ultima
stagione agonistica, disputata nel girone 4 – il raggruppamento del centro
Italia – di serie B, è giunto tra le mura amiche dell’‘Emo Priami’ di Stagno.
Un dato che testimonia l’importanza di poter contare su un vero fattore campo:
gli atleti della prima squadra livornese – e anche quelli delle altre
rappresentative dei ‘Leoni’, cioè le formazioni giovanili e amatoriali – vivono
il plesso di via Marx come una seconda casa, nella quale riescono ad esprimersi
al massimo. E dire che per un lungo periodo di tempo non sono mancati, per il
club rugbistico labronico, problemi legati agli impianti a disposizione. Dal
2000 – anno in cui, ufficialmente, il sodalizio è stato fondato e si è
affiliato alla FIR – fino all’estate del 2018, alla vigilia della vittoria nel
bando per la gestione del ‘Priami’, insufficienti gli spazi sui quali poter
effettuare l’attività. Lungo è stato il peregrinare su vari terreni di gioco.
Ecco le tappe del tortuoso cammino dei Lions nei propri primi anni di vita.
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I PRIMI PASSI. Nella stagione
1999/2000 i primi passi sono mossi dai leoncini under 12 e under 10 sul terreno
(all’epoca in erba naturale) del ‘Giovanni Maneo’ di via delle Margherite,
angolo via Luigi Settembrini – impianto comunale in gestione al Rugby Livorno –
ed a San Piero a Grado, la frazione nel comune di Pisa, dove si trovava il
campo del locale CUS. Sull’impianto ardenzino e su quello universitario
l’attività prosegue nelle stagioni 2000/01, 2001/02 e 2002/03, quando si
registra una chiara crescita (in termini qualitativi e numerici) ed i Lions
riescono ad allestire formazioni anche in altre categorie giovanili. Sul
‘Maneo’ gli amaranto, nelle loro prime quattro annate di vita, utilizzano come
spogliatoio un container.
IN VIA DI POPOGNA. Nell’autunno del
2003 i Lions cominciano ad allenarsi sul campo di calcio dell’Ardenza, in via
di Popogna. Le sedute dei rugbisti si svolgono, spesso e volentieri, in
contemporanea con quelle dei calciatori del locale sodalizio: evidenti le
difficoltà per effettuare una buona preparazione.
IL CAMPO DI SALVIANO. Una
significativa svolta si registra nel 2005, quando i Lions (pagando il relativo
affitto, così come accadeva in precedenza per il terreno dell’Ardenza)
trasferiscono il proprio quartier generale per gli allenamenti delle
rappresentative giovanili e amatoriali sul terreno della via della Chiesa di
Salviano. Tale impianto – di proprietà della Diocesi cittadina -, pur
presentando chiari limiti (il campo, per le partite ufficiali, è omologabile
solo per partite degli Old e per gli impegni agonistici degli under 14, 12, 10,
8 e 6), diventa, per i Leoni, un vero e proprio punto di riferimento fino alla
stagione 2018/19.
A SAN PIERO E A MONTENERO. Nel 2007/08
inizia l’attività della prima squadra. In quella annata gli amaranto, ‘in
simbiosi con il CUS Pisa’, effettuano gli allenamenti e giocano le partite
interne sul rettangolo di gioco di San Piero a Grado. Terminata la
collaborazione con il CUS Pisa, la società amaranto intensifica la caccia per
un campo livornese sul quale appoggiarsi. Nel 2008, vincendo il relativo bando
promosso dal comune labronico, i Lions si assicurano la gestione del ‘Giovanni
Vincenzi’ di via Carlo Bernheimer, a Montenero Basso. Su tale terreno – dalle
dimensioni ridotte, non certo ideale per il lavoro settimanale di formazioni di
buon livello e comunque non omologabile per gli incontri di campionato delle
varie categorie – la prima squadra si allena con continuità fino a tutto il
2018.
LE GARE CASALINGHE. La formazione
senior, nei suoi primi tre campionati di B (2008/09, 2009/10 e 2010/11), gioca
le proprie gare casalinghe sul campo ‘Carlo Montano’ di via dei Pensieri,
impianto comunale in gestione al Livorno Rugby. In C1, per sette stagioni
intere (dal torneo 2011/12 al torneo 2017/18) e per la prima parte dell’annata
2018/19, la prima squadra amaranto disputa i propri incontri casalinghi sul
‘Maneo’.
LA DEFINITIVA SVOLTA. Nella stagione
2018/19 la lunga peregrinazione alla ricerca di campi da gioco degni di tal
nome termina nel migliore dei modi. Il quadro, infatti, cambia di colpo
nell’estate del 2018, con la vittoria ottenuta dalla società amaranto nel bando
promosso dal comune di Collesalvetti, per la gestione dell’impianto ‘Emo
Priami’ di via Heinrich Karl Marx (angolo via don Giovanni Verità) a Stagno.
Una struttura dalle notevoli dimensioni. Dopo i primi lavori, effettuati – a
livello di puro volontariato – dai dirigenti e dai simpatizzanti del sodalizio,
il campo centrale del ‘Priami’ diventa a tutti gli effetti fruibile. Nel
gennaio 2019 la prima squadra comincia a giocare le sue gare casalinghe di
campionato sul manto erboso del terreno di Stagno. Il ‘fattore Priami’, al di
là di rendere più agevole il lavoro settimanale dei Lions (oltre 500 i
tesserati della società), si dimostra importante anche sul piano extra-tecnico.
Troppo spesso, quando si era trovata ospite di altri campi, l’ambiente amaranto
aveva faticato a incarnare una sua precisa identità: gli atleti, i tecnici e
anche i tanti appassionati non sentivano propri i rettangoli amici sui quali si
sono disputate, fino al 2018, le partite interne. Il poter contare su un
impianto così spazioso sta consentendo inoltre di allestire tornei giovanili
nei quali si radunano migliaia di sportivi.
(Fabio
Giorgi)