L’ex
internazionale italiano di origine irlandese guiderà i trequarti della
prima squadra.
La Rangers
Vicenza è lieta di annunciare l’arrivo di Ian McKinley quale allenatore
della linea veloce e specialista per i calci del FirstXV biancorosso.
McKinley sarà già dalla settima prossima alla Rugby Arena per iniziare il
lavoro assieme ai Coach Andrea Cavinato e Francesco Minto in vista della
stagione 2024-2025.
Nato a
Dublino il 4 dicembre 1989, Ian ha avuto una carriera sportiva sicuramente
non convenzionale, di sicuro esemplare in quanto a coraggio e
determinazione.
Il grave
infortunio subito all’occhio a 21 anni, quando era pronto a farsi largo da
talentuoso mediano d’apertura emergente nel Leinster e nell’Irlanda di
Sexton, sembrava avergli chiuso le porte non solo del rugby giocato.
Arriva in
Italia per cambiare aria e cominciare a costruire una carriera da
allenatore: parte dalla Serie C alla Leonorso Udine. Il fratello Philip
vede però la sua sofferenza, tornato in Irlanda collabora nella
progettazione un occhiale per il rugby. La FIR è tra le poche federazioni
Tier1 a partecipare alla sperimentazione World Rugby degli occhiali in
campionati ufficiali.
Ian può
tornare in campo in Italia, è la sua seconda chance, o meglio seconda
vista come titola il suo libro “Ian McKinley –
Second Sight”. Leonorso vince il girone di serie C, grazie alle
prestazioni da fuoriclasse di McKinley che con gli occhiali sta trovando
quella confidenza e sicurezza di cui aveva bisogno. Le sue capacità non si
possono nascondere anche se Ian ha dovuto cambiare abitudini e dinamiche di
gioco. L’anno seguente Viadana lo chiama in Super10, il massimo campionato
italiano. Nelle due stagioni in riva al Po, Ian guida i gialloneri anche da
capitano, mette insieme 35 presenze e 268 punti, oltre a 3 presenze come
permit player alle Zebre.
C’è però
un problema, Ian non può giocare in Irlanda. La Federazione Irlandese di
rugby non ha ancora autorizzato alla sperimentazione sule protezioni
oculari World Rugby: indossare gli occhiali da rugby nella sua Irlanda è
illegale. Ian e la sua famiglia lanciano una petizione per sensibilizzare
la comunità rugbystica ed a dicembre 2015 la IRFU apre alla
sperimentazione, Ian può tornare a giocare in Irlanda.
La libertà
di gioco permette a Ian di ottenere un contratto professionistico con la
Benetton Rugby ed il ritorno al rugby continentale. A Treviso McKinley
raccoglie 67 presenze tra campionato e coppe e 223 punti, ma non si ferma
qui.
Grazie ai
tre anni in Italia, Ian diventa atleta equiparato e può entrare in campo
come italiano. Nel 2017 il Coach della Nazionale Maggiore Conor O’Shea
convoca McKinley in maglia azzurra: 9 le sue presenze internazionali
nell’arco di tre stagioni di cui tre sfide proprio con la nativa Irlanda.
Nel 2019
la sperimentazione degli occhiali si conclude positivamente, World Rugby
modifica il regolamento rendendo le protezioni visive, sviluppati da
Mckinley ed altri 2000 giocatori, ufficialmente adatte a tutti i livelli di
gioco in tutte le Nazioni. Uno strumento che è diventato utilità,
inclusività, gioia. Nel 2021 il secondo ritiro dal rugby giocato e l’inizio
della carriera da allenatore ai Rainey Old Boys di Magherafelt in Irlanda
del Nord.
Per chi
volesse approfondire la storia di Ian McKinley ecco il docufilm “Lo Sguardo
Oltre – Look Beyond”, disponibile anche su Amazon Prime e
Netflix.
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