U18: la parola
a coach Andrea Tosolini.
Se si pensa ad
una colonna portante del gruppo allenatori del RC Pasian di Prato il pensiero
va sempre ad Andrea Tosolini che, da sempre, ha sposato la causa ovale delle
Linci. Preparato, determinato, concreto. Vive da oramai tante stagioni
l'avventura giovanile delle Linci e, nelle ultime annata, si è dedicato ad U19,
prima, e poi all'U18.
Come vivi
questa nuova stagione da allenatore U18?
Questa
stagione la vivo come tutte le stagioni che ho affrontato sempre dando il
massimo sia come allenatore ma anche come amico nei momenti di crescita dei
ragazzi. Questa stagione, in particolare, dovremo fare un grande lavoro di
coinvolgimento così da avere sempre numeri alti per poter allenare al meglio il
gruppo squadra.
Quali le
prospettive che ti dai e vorresti per la società?
Le prospettive
sono la crescita del gruppo squadra e anche la mia, cime allenatore e persona.
C'è tanta voglia di essere sempre al top. Dove la società diventa un punto
d'incontro, una seconda casa, un riferimento di gioco e sfogo.
Guardando al
futuro, quali le tue aspettative?
Diciamo che
preferisco lavorare sempre sul presente. Mi piacerebbe che i ragazzi, ad
allenamento ed in partita, vivessero il rugby con meno schemi. Leggendo quello
che realmente succede. Questo sì, mi piacerebbe molto.
Sogno nel
cassetto?
Visto che si parla di sogni, esagero, ritornare al Petrarca Padova e allo Sheffild come allenatore!
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