SUMMER CAMP RUGBY COLORNO: UN’ALTRA ESTATE DA
RECORD.
Nuova estate e nuovi record per il Summer Camp Rugby Colorno, che per il secondo anno consecutivo fa il tutto esaurito nella quarta settimana di luglio, accogliendo quasi 200 bambini nel centro sportivo di via Pertini. Un traguardo non da poco, raggiunto grazie a un’attenta pianificazione e all’impegno di uno staff preparatissimo, coadiuvato dall’aiuto di tanti giovani volontari, i cosiddetti “Minchioli”.
Da quel
2001 in cui tutto ebbe inizio, il Centro Estivo colornese non ha mai smesso di
crescere, diventando un punto di riferimento per tutto il territorio della
Bassa Parmense. Grazie all’utilizzo di 8 pulmini per il trasporto dei partecipanti, ragazzi di
Sissa, Trecasali, San Secondo, Roccabianca, Sorbolo Mezzani e addirittura
Casalmaggiore hanno potuto e possono frequentare un ambiente sano e in continuo
miglioramento, dove divertimento e senso civico formano ormai un
tutt’uno. In tale direzione il Rugby Colorno ha contattato alcuni partner come Immergas ed EmiliAmbiente, organizzando le
settimanali “Giornate Ecologiche“,
durante le quali laboratori sul risparmio energetico e sul corretto utilizzo
dell’acqua si sono alternati a pomeriggi di pulizia dei parchi pubblici
colornesi, per la gioia dell’amministrazione comunale e di tanti genitori.
(Foto di gruppo al Summer Camp)
Ovviamente non potevano mancare i momenti di svago: tra pomeriggi in piscina, gite ai parchi acquatici e percorsi d’avventura, il successo maggiore lo hanno riscosso ancora una volta le leggendarie “Tendopoli“, quest’anno a tema “Notte Rossa” e “Supereroi”. Tantissimi bambini e ragazzini hanno “colonizzato” il giardino esterno della Club House, appostandosi sotto le stelle per una notte di “bagordi”.
Molto
soddisfatto il Responsabile del Summer Camp Michele Mordacci: “Credo che il nostro punto di forza sia proprio
quello di riuscire a trasmettere un senso di spensieratezza ai bambini che
accogliamo. Loro arrivano qui dopo nove mesi di scuola, durante i quali hanno
maestre e maestri che li controllano. Se fanno sport, hanno allenatori e
allenatrici a seguirli, mentre a casa ci sono i genitori. Noi, soprattutto al
pomeriggio, cerchiamo di lasciarli liberi di fare quello che si sentono di
fare, allentando un pochino la presa. Sono convinto che sia importante alternare
ore di educazione civica a momenti di libero svago, noi istruttori siamo i
primi a metterci in gioco quando c’è da scherzare”.
“Con le
famiglie siamo in costante contatto, tramite i social soprattutto, con foto che
riassumono le nostre giornate”, conclude Mordacci. “Si sentono anche loro parte del Summer Camp e quando i
loro figli arrivano a casa stanchi e sorridenti, abbiamo vinto tutti”.
Manuel Piazza
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