lunedì 22 luglio 2024

RUGBY COLORNO/ Numeri da record al Summer Camp del Rugby Colorno.


SUMMER CAMP RUGBY COLORNO: UN’ALTRA ESTATE DA RECORD.

Nuova estate e nuovi record per il Summer Camp Rugby Colorno, che per il secondo anno consecutivo fa il tutto esaurito nella quarta settimana di luglio, accogliendo quasi 200 bambini nel centro sportivo di via Pertini. Un traguardo non da poco, raggiunto grazie a un’attenta pianificazione e all’impegno di uno staff preparatissimo, coadiuvato dall’aiuto di tanti giovani volontari, i cosiddetti “Minchioli”.

Da quel 2001 in cui tutto ebbe inizio, il Centro Estivo colornese non ha mai smesso di crescere, diventando un punto di riferimento per tutto il territorio della Bassa Parmense. Grazie all’utilizzo di 8 pulmini per il trasporto dei partecipanti, ragazzi di Sissa, Trecasali, San Secondo, Roccabianca, Sorbolo Mezzani e addirittura Casalmaggiore hanno potuto e possono frequentare un ambiente sano e in continuo miglioramento, dove divertimento e senso civico formano ormai un tutt’uno. In tale direzione il Rugby Colorno ha contattato alcuni partner come Immergas ed EmiliAmbiente, organizzando le settimanali “Giornate Ecologiche“, durante le quali laboratori sul risparmio energetico e sul corretto utilizzo dell’acqua si sono alternati a pomeriggi di pulizia dei parchi pubblici colornesi, per la gioia dell’amministrazione comunale e di tanti genitori.








 


(Foto di gruppo al Summer Camp)

Ovviamente non potevano mancare i momenti di svago: tra pomeriggi in piscina, gite ai parchi acquatici e percorsi d’avventura, il successo maggiore lo hanno riscosso ancora una volta le leggendarie “Tendopoli“, quest’anno a tema “Notte Rossa” e  “Supereroi”. Tantissimi bambini e ragazzini hanno “colonizzato” il giardino esterno della Club House, appostandosi sotto le stelle per una notte di “bagordi”.

Molto soddisfatto il Responsabile del Summer Camp Michele Mordacci: “Credo che il nostro punto di forza sia proprio quello di riuscire a trasmettere un senso di spensieratezza ai bambini che accogliamo. Loro arrivano qui dopo nove mesi di scuola, durante i quali hanno maestre e maestri che li controllano. Se fanno sport, hanno allenatori e allenatrici a seguirli, mentre a casa ci sono i genitori. Noi, soprattutto al pomeriggio, cerchiamo di lasciarli liberi di fare quello che si sentono di fare, allentando un pochino la presa. Sono convinto che sia importante alternare ore di educazione civica a momenti di libero svago, noi istruttori siamo i primi a metterci in gioco quando c’è da scherzare”.

 

“Con le famiglie siamo in costante contatto, tramite i social soprattutto, con foto che riassumono le nostre giornate”, conclude Mordacci. “Si sentono anche loro parte del Summer Camp e quando i loro figli arrivano a casa stanchi e sorridenti, abbiamo vinto tutti”.

 

Manuel Piazza

 

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