L'inizio.
Il ricordo di
oggi riguarda un avvenimento molto importante, per me secondo solo alla
costruzione del campo di rugby, come al solito abbiamo lavorato di gruppo per
riportare al meglio i fatti, purtroppo il tempo passa e la memoria a volte è un
pò confusa, se ci fossimo resi conto di quello che stava per succedere avremmo
preso degli appunti.
Nella foto una parte della compagnia, da cui tutto nasce, ai laghetti di San Giacomo. Da sx Cavina Stefano (Crucco), Ibba Giuliano, Iraldo Gianni (Von), dietro Merlo Furio, davanti Pischedda Antonello e Murgia Ferdinando per tutti Nando il fotografo.
Premessa
Nel 1972 la Giunta Comunale appena eletta crea il C.F.F.S. (Centro di Formazione Fisica e Sportiva) per ampliare l’offerta di sport ai giovani che in quel periodo era ridotta al solo calcio, per propagandare e promuovere nuovi sport il C.F.F.S., il collaborazione con la Consulta Giovanile anch’essa appena istituita, organizzò alcuni eventi tra cui una partita di rugby tra il CUS Genova, squadra che in quel periodo sfiorò lo scudetto diverse volte, e l’Amatori Genova.
La genesi.
La nostra compagnia, alquanto variegata, frequentava prevalentemente il Bar Colombo, per tutti il Bar Zuco, di Piazza Giusti, attualmente L’Angolo Bar, avevamo più o meno tutti la stessa età, forse per questo motivo si era aggiunto al gruppo un ragazzo romagnolo, soprannominato Crucco per via di una folta chioma bionda, veniva da Aosta, i genitori erano nel commercio ed avevano rilevato un albergo/ ristorante ai piani di San Giacomo, dove aveva iniziato a praticare il rugby e si era iscritto all’Amatori Genova per continuare l’attività.
Nella foto la prima squadra cogoletese a giocare una partita di rugby, da sx in piedi Amos Eugenio, Iraldo Gianni, Botta Flavio, Calcagno Marco, Merlo Furio, Cavina Stefano.Da sx in ginocchio Pizzo Francesco, Merani Maurizio, Baletto Mario, Pischedda Antonello, Buizza x, Paladini Massimo, mancano in 3 (Galliera Carlo, Pala Stelvio e Ibba Giuliano) che al momento dello scatto erano già negli spogliatoi, come detto in precedenza, ad aver saputo cosa sarebbe successo ci saremmo organizzati meglio
Naturalmente, per noi digiuni della pratica, era bersaglio di amichevoli prese in giro, ma un giorno, era nella primavera del 1974, si presentò al bar con un pallone ovale proponendoci di provare e così, in una decina, ci recammo sulle alture di Cogoleto sui campi di Balledoro, luogo dove molti ragazzi si divertivano con interminabili partite di calcio, la cosa piacque e si ripetè alcune volte e si decise di provare una partita vera, Crucco (Cavina Stefano) chiese all’Amatori Genova di prestarsi a questa prova e richiedendo il campo da calcio, inutilizzato nel periodo estivo, si svolse questa prima gara di rugby che vide impegnata una squadra cogoletese. Per alcuni fu solamente un diversivo estivo, per altri fu invece una scintilla destinata a diventare fuoco, Iraldo Gianni decise di iscriversi all’Amatori e partecipò al campionato giovanile, poi con Merlo Furio e Crucco si fecero portavoce del gruppo firmando la richiesta per formare una sezione nel C.F.F.S., accolta la richiesta bisognava trovare atleti e un campo dove allenarsi, per il campo fu fatta richiesta alla società di calcio che gestiva l’unico impianto cogoletese esistente, ci fu un incontro nella loro sede dei nostri 3 rappresentanti piuttosto burrascoso, poi, con l’intervento dell’allora assessore allo sport Zanetti Luciano, ci fu un accordo, l’utilizzo per gli allenamenti dalle 22 a mezzanotte.
La foto è di una amichevole del 1975, precedente all'inizio del campionato, da sx in piedi Zannini Enrico, Ciarlo Aldo, Valle Gerolamo, Lippo Angelo, Selis Massimo, Cavina Stefano, Iraldo Gianni, Botta Flavio, Ghigliazza Antonio, Merlo Furio, Calcagno Marco, Patrone Pino, Traverso Lino all. Amatori Genova.Da dx in ginocchio Paladini Massimo, Vallarino Gerolamo, Pischedda Antonello, Grazioli Fiorenzo, Troise Paolo, Ibba Giuliano, Ceresa Gianni, Frombola Adriano.
Per il reclutamento prevalentemente ci si rivolse alla cerchia di amici, oppure valutando fisicamente ragazzi di altre compagnie e, con opera di convincimento costante, inducendoli a provare, si usò anche una forma di volantinaggio con un messaggio che in poche parole racchiudeva, secondo noi, le caratteristiche del gioco, più o meno riportava “Chi vuole prenderle e darle si presenti sul campo da pallone nei giorni xx alle ore 22”. L’impegno profuso diede i suoi frutti e in poco tempo il numero dei partecipanti permetteva di passare alla fase successiva, iscriversi alla Federazione Italiana Rugby e partecipare al campionato, c’era però il problema che tale partecipazione comportasse di avere a disposizione un campo con le H, quindi, con la controparte calcistica notevolmente contrariata e restia, bisognava fare dei fori sul terreno in cui poter introdurre e rimuovere i pali, dato il difficile ottenimento del permesso pare che qualcuno nottetempo abbia pensato di segare i pali delle porte del calcio, comunque, sempre grazie all’intervento della Giunta Comunale, essendo il campo proprietà del Comune, si potè procedere e il giorno in cui iniziò il lavoro ci presentammo in molti ad eseguire gli scavi sotto gli occhi non proprio felici dei dirigenti calcistici.
Intanto la squadra aveva disputato diverse amichevoli e un torneo in notturna a Busalla, l’eccitazione saliva e il proselitismo dava frutti anche con ragazzi più giovani con i presupposti di avere presto anche una giovanile.
Finalmente, a settembre del 1975, il C.F.F.S. Cogoleto Rugby disputò la sua prima partita in un campionato denominato, probabilmente, serie D Under 23.
(Giuliano Ibba)
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