martedì 29 dicembre 2015

                     R U G B Y  R E T R O            6
                      (tratto da IL LAVORO del 27 luglio 1989)

                                 Come vivono le Società della Liguria
                              Recco, ecco la storia di vent’anni di rugby
VENT’ANNI DI RUGBY nel levante ligure conservano una certa peculiarità per la società rivierasca. Vent’anni di confronti con l’iniziale e giudizioso avvio dei Begali, Corona, Farina, Gallian, Giomi, Mingo ovvero i dirigenti fondatori che con i ragazzi (molti provenienti dall’Istituto Vivaldi) e con i tecnici di quel tempo (Begali, Massa, Conforto, ecc.) hanno costruito attorno a loro un alone di fiducia e di certezza nel mondo della palla ovale ligure. Il Recco, ora proietta le proprie energie nel futuro ponendosi quale concreta alternativa del levante al piu’ blasonato e glorioso club del Cus Genova. A Recco confluiscono ragazzi provenienti da Sori, da Camogli, da Riva Trigoso, da Chiavari, dalla periferia del capoluogo regionale e persino da Busalla. “Anche il  Recco – commenta il d.s. degli Squali, Roberto Besio – ha i suoi problemi. Nel rugby, come nelle altre discipline sportive, molti ragazzi tra i 19 e 21 anni abbandonano l’attività atletica lasciando vuoti difficilmente colmabili nei vari club.”
















“Il      nostro problema principale – prosegue Besio – rimane quello finanziario. Nutriamo fondate speranze di ottenere da parte dell’Amministrazione comunale un valido aiuto, del resto la nostra Giovanile (Campione regionale) rappresenterà la cittadina ligure in zone rugbisticamente evolute quali Padova, Treviso, Parma, Milano, Roma e naturalmente aspiriamo a rimanere in questo raggruppamento, il girone che assegnerà lo scudetto della Giovanile.”
Fondamentalmente la vostra Società è giovane, e le principali attenzioni sembrano rivolgersi proprio alle formazioni giovanili, ed in particolare agli “squaletti” dell’Under 19. Insomma, il Recco è per la linea verde...... “La prima squadra – replice Besio – sarà al piu’ presto rinforzata con l’arrivo di nuovi elementi per poter affrontare degnamente la C/1. Inizialmente, purtroppo, non potremo inserire alcuni ruggers della Giovanile già maturi per la prima squadra, ma già impegnati nel campionato di categoria.”
Il Recco, escludendo alcuni test datati 1968, ha disputato tutti gli incontri al Carlo Androne, ricavato con tanto sudore e fatica dalla roccia, ma ora si parla di un nuovo impianto sportivo....
“L’offerta è partita di riflesso – conclude Roberto Besio – dal Comune di Recco. La nuova struttura, da noi positivamente accolta, sorgerà a pochi chilometri dall’attuale struttura e disporrà di un bel campo in erba con relativi impianti d’irrigazione e d’illuminazione per le partite in notturna, nonchè disporrà di una capienza di circa 1.000 spettatori, sede sociale con segreteria, quattro spogliatoi per atleti e spettatori. Attualmente il Recco attende l’inizio della prossima stagione agonistica al quale parteciperà con la prima squadra al campionato di serie C/1, e non potrà disporre per le nuove disposizioni della Fir di giocatori stranieri, e ai tornei nazionali per l’Under 19, regionale per l’Under 17 e 15.”



P.S. Ferma l’attività agonistica proseguiamo con la pubblicazione di alcuni miei articoli piuttosto datati. Agli stessi sono abbinate fotografie tratte dagli articoli originali, invecchiate dal trascorrere del tempo e digitalizzate in modo del tutto artigianale. Di piu’ non posso fare. In ogni modo anche questo è un modo di rimanere in contatto con RUGBYTOTALE che ricomincerà probabilmente entro il giovedi 7 gennaio 2016.

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