lunedì 23 maggio 2016

DUMA MUNFRA’ ! E’ finita come tutti sognavano tra Alessandria, Asti ed Acqui Terme, come tutti speravano, ma soprattutto come tutti hanno costruito in un anno di sacrifici, paure e tanta fatica. Per il Monferrato Rugby è subito Serie B.

 Un risultato storico per una squadra nata di corsa, ma con il chiaro intento di essere il simbolo di un movimento, quello del territorio di tutto il Monferrato, e portare in alto i colori delle singole Società che hanno creduto in questo. E’ stato un anno travagliato per la prima squadra, con molta fatica dei tecnici Achille Bertoncini, Dario Piccinin, Maurizio Perin e Chris De Meyer, si è cercato di gestire un gruppo iniziale di una cinquantina di elementi che man mano, tra infortuni e abbandoni per impegni personali, si è ridotta ad una trentina. Anno travagliato per tutte le voci, gli ostacoli e le perplessità che volevano che questo progetto fallisse ancora prima di nascere. Il vero obiettivo dei ventidue “leoni” scesi in campo domenica a Cuneo non è stato solo quello di conquistare la serie cadetta, ma quello di abbattere il campanilismo che da anni divide le Società da sempre “nemici” creando un gruppo coeso e con degli obiettivi importanti senza paura fino alla meta, come nel logo “Sine metu usque ad metam”. 

 Il match con gli Zena Wasps di Gian Luca Sandri per i monferrini non era iniziato nel migliore dei modi, tanto che dopo solo sei minuti di gioco i liguri erano in vantaggio (10/0), ma i “Leoni” piemontesi hanno suonato la carica e per oltre un’ora è solo stato Monferrato. 35/10 il risultato finale a favore dei monferrini. Grande cuore, tanto orgoglio e bel gioco espresso da una squadra giovane che si permette di schierare in finale una formazione con età media inferiore ai 24 anni senza sfigurare. Grande lavoro dei tecnici che hanno saputo durante l’anno creare da un gruppo di atleti inizialmente estranei e diffidenti, una squadra forte e tecnicamente preparata che ha saputo centrare l’obiettivo principe della stagione agonistica. E questo lo conferma il Presdiente del Monferrato Rugby, Mauro Ardissone:

 “Certo che la promozione era uno dei principali obiettivi del nuovo progetto e l’esserci riusciti già al primo anno di attività non puo’ che inorgoglirci. Ci eravamo imposti di salire in Serie B, ci siamo riusciti, ora dobbiamo pensare a crescere con le nostre forze, con i nostri ragazzi provenienti dalle categorie giovanili, che indubbiamente sono il nostro futuro. Poco da dire sulla partita, nonostante un Cogoleto coraggioso e combattivo, il Monferrato ha preso presto la situazione in pugno meritandosi vittoria e promozione.”


 Il MONFERRATO RUGBY ha utilizzato: Giorgis (Kiptiu), Novarese (Montersino), Diac, Domenighini, Sciacca, T. Carafa, Ravizza (Perissinotto), Ameglio, Chullaj, Cotaj (Palazzetti), E. Shplella (Chisba), P. Carafa, Santos, Michielini (Greco), Abluton (Caponiti). Mete piemontesi di Giorgis, Novarese, Santos, Diac e Perissinotto (una ciascuno), Domenighini (2 cp, 2 trasf.)

Anche Gian Luca Sandri, allenatore/giocatore del Cffs Cogoleto & Province dell’Ovest, amaramente, ha dovuto ammettere la superiorità dei piemontesi: 

“Con esclusione dei primi dieci minuti di gioco – dice appunto l’ex cussino – ed il nostro precoce vantaggio iniziale, abbiamo avuto un black out che ci ha costretti alla resa, senza discussioni. Purtroppo ora dobbiamo solo pensare  al prossimo anno e, purtroppo, non ritengo avremo consistenti rinforzi provenienti dalle giovanili. Ed il principale problema della prima squadra sono proprio i numeri, non siamo tanti e spesso ci si ritrova ad allenarci in dodici atleti!”

CON LA COLLABORAZIONE DI GIUSEPPE CAPONITI

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