lunedì 16 maggio 2016

CUS GENOVA AVANTI ALLE SEMIFINALI! Finalmente una giornata in cui il meteo si è dimostrato coerente con la stagione: sole e temperatura mite alla vecchia “Nafta” che ospita la partita di ritorno dei quarti di finale del trofeo Franco Clavarezza. Sul sintetico del Carlini s’incontrano i cussini e i “diavoli” bergamaschi, quest’ultimi chiamati ad una velleitaria rimonta dopo il 24/0 subìto all’andata sul proprio terreno.

(Jack Baldelli in azione)


 I biancorossi partono a spron battuto e già al 2’ fanno breccia sui cinque bergamaschi: è il prodromo al primo try di “rocketMigliorini” al 3’ (5/0 n.t.). La precoce segnatura anima vieppiu’ i genovesi che effettuano veloci ripartenze e si mostrano assai reattivi nei punti d’incontro; la pressione a senso unico dura fino al 12’, quando il Bergamo tenta una veloce sortita arrivando nei dintorni dei 5 metri del CUS, ma prontamente arginata. Meta mancata uguale meta subita: i i ragazzi di Sancho Bottino danzano letteralmente da metà campo in avanti, con una serie di passaggi al fulmicotone che disorientano gli avversari e portano “gheparDavitti” in meta al 15’ (10/0 nt). Centoventi secondi e l’implaccabile “rastaBaldelli” punisce un pasticcio bergamasco e deposita facile in mezzo alle acca al 17’. Gli orobici accusano l’affondo, ma al 20’ hanno un sussulto e proditoriamente si avvicinano alla linea di meta biancorossa: perfetta organizzazione della difesa e pericolo scampato, anche se i “diavoli” in questo frangente avrebbero meritato la segnatura. Rischiano nuovamente al 27’ i biancorossi che, recuperate le fila del gioco, si producono al 28’ in un’azione travolgente per precisione e velocità nei passaggi fino ad arrivare ad un centimetro dalla meta e mancarla per eccesso di sicurezza e solidarietà tra giocatori. 


Al 31’ vi è il riscatto e “furetto Manti” d’astuzia finalizza un sottomano di Di Vietro (20/0 nt). Il Bergamo, nonostante lo strapotere biancorosso, reagisce con caparbietà al 35’ ed è solo grazie ad un placcaggio di Migliorini su un “diavolo” scatenato che i lombardi non riescono a smuovere il tabellino. La ripresa del gioco registra un bislacco calcio d’inizio biancorosso che fortunatamente non produce danni. Nei primi cinque minuti del secondo tempo il CUS va in meta altre due volte, con “levrieroLafronza” al 37’ e “rocketMigliorini” al 40’ (30/0 nt). La trama della seconda frazione ricalca il primo tempo: CUS padrone del campo ed episodiche folate orobiche che puntualmente s’infrangono sulla diga cussina. L’acquisizione del risultato pero’ inebria eccessivamente i genovesi che intorno al 45’ vanno un po’ in confusione. Poco male in quanto al 50’ ci pensa di nuovo “furettoManti” a ribadire la potenza della compagine ligure: mischia vinta sui 5 e  astutamente ennesima meta (35/0 nt): C’è ancora spazio per il Bergamo, che mai domo sfrutta i momenti di appagamento degli avversari e tenta in tutti i modi di marcare il try della bandiera. 

Fortuna vuole che ad ogni azione orobica corrisponda una cinica e spietata reazione biancorossa, che si concretizza in ulteriori due mete: al 64’ “rushRebora” sfrutta un inaspettato regalo bergamasco, si invola, segna e trasforma di drop e al 70’ “rocketMigliorini” suona la sua partitura preferita macinando metà campo e confezionando la triplice (49/0 tr. Nicosìa). Vittoria e passaggio del turno mai messo in discussione, grazie anche alla maiuscola prestazione interpretata fuori casa; difesa molto ben schierata che ha evitato tracolli e resto del XV a svolgere abbastanza diligentemente il compito richiesto. Resta allo scriba l’imbarazzo di registrare ben sette errori dalla piazzola su nove tentativi, taluni dei quali inspiegabili dal punto di vista balistico,( perchè calciare dai 22 a seguito di meta in mezzo ai pali?) e altri sul fronte dell’energia trasmessa alla palla (non è bello vedere l’ovale che atterra prima di arrivare alle acca). Rimedio necessita.


CUS GENOVA RUGBY UNDER 18: Migliorini, Lafronza, Rebora, Montanaro, Davitti, Cambiaso, Manti, Di Vietro, Baldelli, Pendola, Ansaldo, Liguori, Barbieri, Felici, Saccà. Dalla panchina Gherardi, Casella, Giuliano, Ferradini, Parodi, Campolucci, Nicosìa.


CON LA COLLABORAZIONE DI PIETRO TREU

(Tutte le foto sono di PAOLO PENDOLA, nel riquadro)










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