lunedì 28 marzo 2016

“ORMAI CI DAVANO PER MORTI, MA MORTI NON SIAMO ANCORA!”:
(Nella foto GILLES BERTHOMIER,  coach parigino dello Spezia)

tassative le dichiarazioni del coach parigino dello Spezia, Gilles Berthomier al termine della contesa con il Cuneo Pedona. “Abbiamo giocato una buona partita – prosegue il coach transalpino – ma anche con gli Amatori nel test precedente avevamo giocato in questo modo, tanto da ottenere un certo vantaggio nel primo tempo, per poi – scoppiare – nella seconda parte dell’incontro. Non siamo ancora retrocessi, giocheremo tutte le nostre carte disponibili fino all’ultima gara di campionato – prosegue Berthomier – i ragazzi in campo, quelli disponibili in quanto ad oggi abbiamo contato addirittura un totale di ventitre infortunati dall’inizio del torneo di C1 (in pratica una squadra intera con panchina n.d.r.) giocheranno allo spasimo ma tenteremo questa impresa.”
Dopo la prossima pausa del 3 aprile lo Spezia ha in programma nell’ordine l’insidiosa trasferta d’Ivrea, poi due test casalinghi con San Mauro e i Cadetti del CUS Torino, al primo maggio trasferta in quel di Cuneo ed infine derby finale a Spezia con gli Amatori. Nello Spezia vicecapitano contro i piemontesi era il pilone Andrea Actis, che ben conoscevamo in quanto anni fa partecipo’ ad uno stage organizzato dal Comitato Ligure al Passo del Brallo.
(Da sin. Maldini, infortunato, Berthomier, il coch, Actis, vicecapitano e pilone dello Spezia)


“ Fu un periodo molto costruttivo per me – afferma il giovane pilone levantino - giocavo da poco a rugby, ed il potermi confrontare con ragazzi della mia età ma impegnati nei campionati di elite sicuramente m’insegno’ tanto. Ricordo volentieri quei momenti, e personalmente devo molto a questa iniziativa. In seguito logicamente mi sono potuto inserire con maggior profitto nella prima squadra dello Spezia, dove ho trovato una vera famiglia. Certo in prima squadra è un’altra cosa, e quest’anno il campionato è molto impegnativo, non abbiamo tanti ricambi in mischia, e forse difettiamo in un po’ in cinismo, ma noi tutti siamo pronti a lottare sino alla fine.”
Spezia formazione mediamente giovane e, tra i piu’ stimolati è parso anche l’ala carrarese Francesco Hall, classe 1995, un’altro atleta proveniente da quell’attività preparatoria curata principalmente da tecnici regionali.
Mancano i Campus estivi federali, che in ogni modo hanno modellato molti ragazzi i quali poi hanno comunque fatto il salto di qualità, anche senza frequentare le piu’ costose accademie. Ma intanto lo Spezia di Giuseppe Sturlese naviga nelle zone basse della classifica e rischia la retrocessione:
(Adil Tabì, capitano Spezia in azione durante il test con il Cuneo)

“ Ovviamente il rischio è concreto – conferma ADIL TABI’, capitano del club spezzino, alla sua centounesima partita con il club – ma sono convinto che possiamo ancora dire la nostra. Come diceva prima il nostro trainer i numerosi infortuni ci hanno limitato il cammino nel campionato, ma con questo risultato ottenuto con le unghie forse poitremo trovare nuovi importanti stimoli per il futuro. Anche oggi avevamo grossi problemi di formazione, con alcuni atleti che proprio all’ultimo momento sono riusciti a liberarsi da impegni di lavoro, per rendersi disponibili alla squadra. E questo è degno d’elogio a nostri ragazzi e anche a quelli del Cuneo che si sono sobbarcati al sabato ed alla vigilia di Pasqua un viaggio piuttosto impegnativo per la nostra categoria.”

E questo a dimostrazione che anche nella C1 la “legge” del dilettantismo regge ancora le basi del movimento nazionale!

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