sabato 27 febbraio 2016

BASTIEN AGNIEL, un vero campione della palla ovale, giunto alla quinta stagione agonistica con la Pro Recco di Serie A. Un atleta di caratura tecnica indiscussa e, ricoprendo il delicato ruolo di mediano di apertura, in questi anni ha dimostrato ampiamente di possedere scatto, coordinazione, agilità, intelligenza tattica e tecnica, intraprendenza, nonchè perfezione nel controllo dell’ovale, sia con le mani che con i piedi. Tutte queste doti Agniel le possiede, e buon per lui che l’ABC del rugby lo ha comunque appreso nella sua terra, la non così lontana Francia.

“A solo diciotto anni di età giocavo già in prima squadra – afferma Bastien Agniel, nativo di Grane nel dipartimento del Drome, nella Regione Rodano/Alpi ero a Bourg en Bresse (U.S.Bressane n.d.r.) e la domenica eravamo costantemente seguiti da circa diecimila spettatori, era una grande festa, un vero spettacolo indimenticabile. Con la squadra dei viola ottenni una importante promozione dalla FED1 alla ProD2 e poi passai all’Oyonnax.”
Un buon salto di categoria, ma in Francia la scuola di rugby è avviata da molti anni, e il serbatoio per i club transalpini rispetto al nostro è senza dubbio superiore!
“Tutte le Società professionistiche in Francia – riprende Agniel – possiedono un Centro di Formazione, e sono sovvenzionate direttamente dalla Federazione, poi ci sono le Accademie. I centri sono dedicati ad atleti meno giovani rispetto a quelli italiani, ed appunto ad Oyonnax personalmente, oltre a giocare sempre con la maglia numero dieci con gli Under 21 ed U/23, sono riuscito ad ottenere il diploma di educatore sportivo, ed in piu’ allenavo l’Under 15 dello stesso club, dedicandomi pure alle attività tecniche dedicate ai disabili.”

(Bastien Agniel, uno specialista dalla piazzola, in una foto di LUGI GALLI)

Tanta grande scuola di rugby, tanta attività, buoni risultati, ma in ogni modo da Oyonnax la partenza non hai potuto evitarla?
“Purtroppo in quel periodo – dice sinceramente l’atleta francese – contrariamente al mio trainer, il presidente del club rossonero voleva affidare il mio ruolo, nel seguente campionato, ad un quotato giocatore sudafricano, ed io ovviamente conclusa la stagione agonistica cercai amaramente un’altra Società, ritrovandomi così a Recco. Devo ammetterlo per me è stata una profonda delusione, e così c’era bisogno di una svolta, di una decisione radicale, el’avventura italiana mi sembrava una buona idea.“
Prima di lui a Recco giocarono due bravi atleti francesi: Christian Vesissiere e Florian Puè, che ancora adesso sono ricordati per la loro preparazione e correttezza, come poteva sbagliare Bastien che in ogni modo nel campionato del 2013 con 196 punti risulto’ miglior marcatore della Serie A, e la rivista specializzata -La Meta- lo giudicò miglior atleta dell’intero Campionato? Al di la delle prestazioni da calciatore, che in piu’ di una occasione hanno risolto la partita a favore del Recco, Agniel è diventato il vero playmaker, il cervello del team.”
Agniel si dice orgoglioso per questi riconoscimenti, ricevuti nel nostro Paese:
(Bastien Agniel, elemento trainante del Recco, nella foto di NANDO MURGIA)

“ E’ ovvio che ho apprezzato questi momenti, e così anche i miei familiari che sono in Francia, ma onestamente posso solo ringraziare i miei compagni di squadra i quali mi hanno permesso di raggiungere questo titolo. Nel rugby da solo non si vince nulla, lo sport del rugby è un classico gioco di squadra dove vince comunque il collettivo. Senza il loro aiuto non sarei arrivato a nulla.”
Il Recco è ancora in corsa per lo scudetto di Serie A, anche se il cammino per arrivare prima ai play off, poi addirittura alla finale, è ancora molto lungo e tortuoso!
“Nonostante alcuni cambi molto importanti – dice Agniel – siamo ancora in corsa. Certo non so dove potremo arrivare quest’anno, la concorrenza è grande, anche se personalmente per me sarebbe bello chiudere in bellezza con questo trofeo. Conservo ancora tanta amarezza per le due finali perse prima a Calvisano, poi a Viadana con Capitolina e Lyons Piacenza, ma mi auguro che presto il Recco possa fregiarsi anche di questo titolo. Intanto quest’anno i nuovi arrivati – prosegue l’uomo d’Oltralpe - hanno dimostrato di essere buone persone a livello mentale, e per questo motivo era prevedibile ottenere altrettanti buoni risultati, come del resto stiamo facendo. Oltre tutto da almeno sei mesi sono in prima squadra alcuni  atleti provenienti dalle nostre categorie giovanili, e gradualmente hanno espresso buoni miglioramenti, e l’anno prossimo sono certo saranno ancora piu’ attrezzati tecnicamente.”
Italia e Francia, poche le nostre affermazioni in campo internazionale, cosa ci manca a noi per arrivare a competere con i “galletti” transalpini, tuoi connazionali?
(da sin. Florian Cazenave del Reggio Emilia con il connazionale Bastien Agniel del Recco)

“Non saprei proprio – chiude Agniel – quello che penso comunque è che voi italiani mirate troppo ad ottenere il risultato positivo, immediatamente. Alla prima incertezza si condanna l’atleta, e questo è un vero controsenso. Nelle ultime partite della nazionale azzurra per esempio gli atleti che hanno vestito la divisa della nazionale provenienti dal Campionato di Eccellenza mi sono sembrati molto preparati, come Canna per esempio, che è stato criticato solo per aver sbagliato due piazzati!”



Con Bastien si discorre agevolmente, ma non vorremo risultare troppo prolissi, pertanto salutiamo l’atleta francese, e lo rivedremo in campo a Recco domenica 13 marzo, toh.... guarda caso proprio con gli amici dell’Unione Capitolina di Roma !




                  Per NON SOLO RUGBY una foto di Gian Fruccio















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