sabato 10 ottobre 2015

SAVONA RUGBY ancora tra le favorite, almeno sulla carta, per un posto nella fase promozione nel Campionato Nazionale di Serie C/1.
“ Certo che dopo il brillante campionato giocato l’anno passato – conferma Andrea Costantino, capitano del Savona Rugby – e che ci permise di avventurarci nei play off, avvicinandoci addirittura alla promozione in Serie B, confermo che questa è una realtà, anche se gli obiettivi della Società non sono quelli di salire di categoria. “
Il Savona già negli ultimi due anni è riuscito a vincere il girone ligure piemontese, affrontando in seguito gli scontri diretti con le squadre lombardo/piemontesi, e sfiorando l’importante passaggio nella serie superiore.
(nella foto di SV RUGBY, Andrea Costantino)

Andrea Costantino, classe 1988, è convinto nei mezzi del proprio team ma, o per scaramanzia, o per umiltà, non conferma la promozione quale principale obiettivo... “ Certo che se durante il lungo cammino che dovremo percorrere ci si troverà a giocarci le finali non ci tireremo indietro, questo è certo, ma intanto ora dobbiamo pensare solo a consolidare il nostro gioco, possibilmente facendo divertire il nostro caloroso pubblico del Fontanassa. Purtroppo, almeno per la prima parte del torneo, abbiamo perso per infortunio il bravo Michele Tobìa (un atleta di buon livello tecnico con numerose presenze in Eccellenza  n.d.r.), ma gli altri atleti, tutti savonesi doc, formano un gruppo omogeneo e compatto.”

(nella foto a destra di SV RUGBY, Andrea Costantino infangato durante una partita)

Andrea Costantino ha iniziato a giocare a rugby nel 2004, come tallonatore, nella squadra dell’Istituto ITIS Ferraris di Savona, per poi ricoprire diversi ruoli fra i trequarti, attualmente è il mediano di apertura del team, ma insieme a Fabio Rossi allena gli Under 16 del proprio club, e con risultati apparentemente molto positivi.

“ Per i nostri ragazzi – dice il savonese – per la maggior parte provenienti dalla Under 14, pertanto poco abituati alle touche ed alle classiche mischie ad otto giocatori, cimentarsi con queste realtà non è stato facile ma, tutto sommato l’essere usciti dalla gara non al primo turno, e aver fatto esperienza con avversari a noi sconosciuti, e che durante il futuro torneo interregionale non dovremo piu’ affrontare, è stata senza dubbio una buona prova.”



Dall’immaginario libro dei miei ricordi è scaturita questa modesta paginetta, pubblicata nel 2001 su FUORI META, un sito che in seguito ha chiuso i battenti. Tra le righe si narra di un Savona che non c’è piu’, ed in effetti per un certo periodo sotto la Torre di Leon Pancaldo l’attività rugbistica, almeno con la squadra seniores, si era fermata.  L’input per riprendere ovviamente in seguito è arrivato grazie soprattutto al Presidente Dario Ermellino, Luca Porcile, Giuseppe Ciuti, Fabio Rossi, etc. etc. Tra i tanti ricordi di quei periodi ne ho tratto un breve pezzo dedicato a Franco Calvarezza, l’indimenticato Franco.

LUI MI CHIAMAVA U GURNALAA.. in altre parole traducendo dal dialetto genovese “ il giornalaio”.
Franco Clavarezza non risparmiava battute scherzose alternandole a discorsi strettamente tecnici, e cio’, forse, anche per alleviare i toni agonistici sempre alti anche nel piccolo mondo della palla ovale ligure. A suo tempo, mancando Franco, molti hanno perso un punto di riferimento, ed il rugby ligure non puo’ che dolersene ed almeno ricordarlo organizzando un memorial dedicato solo a lui. Lui che ha dedicato una vita al rugby dilettantistico, al movimento giovanile. A Savona ha lasciato un indelebile ricordo, in una società che ora non c’è piu’. Franco lascio’ il club biancorosso per problemi di salute, ed il club il quale aveva appena ottenuto il passaggio alla C/1 nazionale si sciolse come neve al sole anche per questa ragione! Coi bimbi del posto, poi, si aprì una parentesi indimenticabile, che ha sicuramente lasciato il segno in molti. Da quelle squadre emerse anche Marco Camoirano, atleta di un certo livello tecnico, che ha conosciuto anche la Serie A. A nostro avviso fu il periodo piu’ bello che trascorse Franco Clavarezza. Ottenne anche lusinghiere affermazioni accedendo alla fase interregionale in un assolato pomeriggio sul neutro di Rozzano contro il quotato Ospitaletto Bresciano. Il Savona U/15 gioco’ in inferiorità numerica per tutta la partita, ma la sconfittadi misura non amareggio’ il tecnico pegliese che rincuoro’ i propri ragazzi, del resto erano bimbi sotto i quindi anni di età. Era quasi un padre per loro, tanto amato ed apprezzato che la Società fece stampare sul retro delle maglie una famosa frase di quel periodo: “ Sciamanais, fuori dalle tane! Sono dieci anni che vi ripeto che non dovete stare lì spaparanzati come delle vacche al sole!”

(nella foto a sx la Coppa Clavarezza in palio, tutti gli anni, per i Campioni del Nord Ovest Under 18)

Grinta, carattere abbinati a lealtà e modestia hanno fatto di Franco un grande del rugby ligure. Non potremo dimernticarlo mai! Il Rugby Pegli 2000, intanto, ha creduto bene di organizzare il I° Memorial dedicato a Clavarezza. Si è disputato al campo “Carlo Androne” di Recco mei giorni di sabato 29 e domenica 30 settembre 2001. Al sabato si è svolto un quadrangolare dedicato agli Under 14 ed alla sera test amichevole tra gli Old Liguri ed il Rugby Savona, si proprio quello di Franco Clavarezza che si è ricomposto solo in questa particolare occasione. Domenica si è svolto il torneo riservato agli Under 18, mentre nel pomeriggio è stato giocato il torneo seniores con in gara Pegli, Pro Recco, Cffs Cogoleto e Torino.

Attualmente a Franco Clavarezza è dedicata una Coppa destinata alla squadra vincitrice della finale zonale del Nord Ovest, dedicata agli Under 18, quest’anno assegnata alle Province dell’Ovest, ora abbinati in questa categoria al CFFS Cogoleto.





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