Complessa
ed emozionante, bella e al tempo stesso molto difficile, sia sul piano
agonistico che su quello societario.
Il risultato
sportivo è stato già più volte riconosciuto e valorizzato. Senza le
penalizzazioni avremmo concluso in una posizione di classifica ancora più
soddisfacente, e con una rosa di giocatori appena più ampia avremmo potuto
giocare meglio ogni partita. Tutto questo rende ancora più onore ai ragazzi,
allo staff tecnico di allenatori, preparatori e medici che hanno svolto un
ruolo ben superiore alle loro funzioni. A tutti loro va il più sincero
ringraziamento nostro e credo dell’intero movimento sportivo e della città.
L’Aquila ha avuto una squadra neroverde composta da molti ragazzi aquilani,
giovanissima e generosa, da sostenere, incoraggiare e su cui investire. A tutti
loro, ancora una volta, complimenti e grazie.
Sul piano
societario il risultato lo offriamo oggi al vostro giudizio.
Sapete
tutti come è iniziata la stagione. Abbiamo ereditato una responsabilità molto
impegnativa e assolutamente imprevista dopo la drammatica scomparsa di Mauro
Zaffiri.
Eppure
abbiamo scelto di proseguire nonostante le difficoltà evidenti, nonostante i
dubbi e le ostilità, nonostante il discredito su un debito sovrastimato che ci
ha prodotto ostacoli e danni. Nonostante ciò siamo andati avanti.
Lo abbiamo
fatto per gli atleti e per le loro famiglie di cui abbiamo raccolto l’appello
accorato a non mollare.
Lo abbiamo
fatto per onorare la continuità di un progetto di costruzione di un gruppo di
ragazzi giovanissimi che in quest’anno ha continuato a crescere e maturare,
conservando la militanza in serie A.
Lo abbiamo
fatto per rispettare una disponibilità e un impegno pubblicamente e
autorevolmente espressi dalle istituzioni locali, dal Comitato dei Garanti, da
alcuni imprenditori, da un gruppo prestigioso di “vecchie glorie” del rugby
cittadino che si è offerto di aiutarci.
Lo abbiamo
fatto per cercare di dimostrare che una società sportiva, pur tra grandi
difficoltà, può essere gestita con oculatezza e rigore, trasparenza e
condivisione, correttezza e senso di responsabilità.
Ci siamo
impegnati con dedizione, serietà e umiltà: nessuno di noi soci possiede
patrimoni personali da investire, nessuno ha ruoli sociali, imprenditoriali o
istituzionali di prestigio, nessuno di noi proviene dal mondo del rugby.
Siamo
semplicemente persone perbene, prestate a un progetto che in questi anni
ha garantito la presenza dei colori neroverdi nelle massime serie agonistiche
del rugby nazionale.
Abbiamo
dovuto faticare per farci conoscere, per accreditarci, per farci rispettare e
stimare. Non a caso, in tutto questo tempo, abbiamo sempre scelto di non
apparire, abbiamo adottato un profilo sobrio e riservato: né interviste, né
dichiarazioni, né esposizioni pubbliche.
Volevamo
che per noi parlassero i fatti: da un lato i risultati sportivi ottenuti sul
campo; e dall’altro il nostro lavoro silenzioso di amministratori per cercare
sponsor, creare consenso, pagare i rimborsi, garantire le trasferte, onorare i
fornitori.
Non è
stato facile.
Ma
possiamo dire di essere riusciti a proteggere e valorizzare un prezioso
capitale di risorse tecniche e sportive e un patrimonio di reputazione e
credibilità.
Una
risorsa di grande valore “immateriale” che può essere simboleggiata dal
successo della partita internazionale del Pro14.
Quell’evento,
quella straordinaria giornata di rugby e di festa, non è stato solo un successo
di pubblico, ma è stato soprattutto il frutto di un formidabile lavoro
organizzativo, di una perfetta sinergia istituzionale, del coinvolgimento di
decine di sponsor e operatori economici locali, del lavoro di centinaia di
volontari, della simpatia del pubblico aquilano, abruzzese, italiano.
È stata
una festa per la città, una occasione di marketing turistico, un investimento
sull’affidabilità del Comitato L’Aquila Ovale. È stata una scelta di
attenzione, di solidarietà e di sostegno che le Zebre, la FIR, il mondo della
pallovale hanno voluto offrire all’Aquila Rugby Club.
Questo
impegno e questi risultati, tuttavia, non sono bastati e il futuro ormai è
segnato.
La
stagione 2017-2018 si chiude in equilibrio finanziario e senza ulteriori
perdite: questo per noi è un risultato di cui essere fieri.
Anzi,
grazie ad alcune transazioni e alla generosa disponibilità di alcuni amici che
hanno volontariamente rinunciato ai loro crediti, abbiamo potuto abbattere
parzialmente il debito pregresso invertendo la tendenza del passato.
Ma la
gestione scrupolosa e corretta di questa stagione riesce solo in parte a sanare
gli oneri che negli anni precedenti si erano accumulati.
E
soprattutto non basta a fronteggiare il peso di nuovi, onerosissimi Lodi
arbitrali che – con una aggressività senza precedenti – hanno minato alla
radice ogni prospettiva futura.
Abbiamo
tentato ogni sforzo, fino alla fine. Correttamente abbiamo iscritto la squadra
al campionato. Ma adesso non siamo più in condizione di andare avanti e – pur
in attesa delle formali decisioni Federali dei prossimi giorni – il nostro senso di responsabilità ci impone una scelta
dolorosa e impegnativa che ci fa prendere atto della realtà.
Oggi
all’Aquila c’è uno scenario nuovo: una squadra di serie A – l’Unione rugby
L’Aquila –
con nuovi
assetti tecnici e societari, come già in passato la città ha vissuto: auguriamo
buona fortuna a chi sarà protagonista della prossima stagione.
E auguri
sinceri rivolgiamo alle altre società – al Paganica rugby, a Rugby Experience,
alle Belve neroverdi – che proseguiranno con orgoglio e coerenza il loro
cammino di consolidamento e crescita.
In una
prospettiva che non ci vedrà più presenti, vogliamo esprimere con emozione un
ringraziamento sincero e una profonda riconoscenza a chi ha voluto esserci
vicino.
Ringraziamo
di cuore gli atleti, lo staff tecnico e amministrativo, i collaboratori.
Ringraziamo
Rugby Experience e chi ci ha consentito di rispettare gli obblighi federali.
Ringraziamo
gli sponsor, tutti i partner, i singoli sostenitori.
Ringraziamo
l’associazione “Gente di Rugby” e le istituzioni.
Ringraziamo
gli abbonati, i tifosi, gli amici, i tanti che ci hanno aiutato o semplicemente
incoraggiato.
A tutti
vogliamo dire un “grazie” infinito perché ognuno – insieme a noi e tutti
insieme – è stato un prezioso e insostituibile protagonista di questa
avventura.
A tutti
chiediamo di continuare a sostenere e onorare questo sport bellissimo che è
parte integrante dell’identità e della storia della nostra città.
L'Aquila Rugby Club
Nessun commento:
Posta un commento