mercoledì 8 agosto 2018



Roma – “Il Museo del Rugby” di Artena entra a far parte delle associazioni ufficialmente riconosciute dalla Federazione Italiana Rugby a seguito della delibera assunta dal Consiglio Federale in occasione della riunione di Bologna del 2 agosto scorso. 

“Il Museo del Rugby”, fondato ufficialmente il 14 novembre del 2012 e precedentemente collezione privata avviata nel 2007 da Corrado Mattoccia, è oggi ospitato presso Palazzo Traietti, edificio storico del borgo medievale laziale e raccoglie oggi oltre 16.000 memorabilia da tutto il mondo rugbistico.

Maglie delle Nazionali di tutti i Paesi dal 1894 ai giorni nostri, dagli All Blacks all’Italia, da Tahiti all’Inghilterra, scarpe da gioco, giornali, pubblicazioni e molto altro ancora sono visitabili ogni giorno a “Il Museo del Rugby” di Artena – il cui ingresso è gratuito in ogni momento dell’anno – o in una delle tante mostre organizzate sul territorio dalla Fondazione “Fango e Sudore”, titolare del Museo. 
Oggi, in occasione della nomina de “Il Museo del Rugby” ad  Associazione riconosciuta da FIR, il Presidente federale Alfredo Gavazzi ha simbolicamente consegnato a Corrado Mattoccia, Presidente della Fondazione “Fango e Sudore” e tra i fondatori del Museo, i caps di tutti gli Azzurri le cui famiglie non è stato possibile rintracciare o i cui Club non risultano più affiliati da quando, nel 2012, FIR ha iniziato il processo di riconoscimento di tutti gli atleti che, dal 1929 ad oggi, sono scesi in campo con la maglia della Nazionale Maschile e della Nazionale Femminile.

(Tante sono le scolaresche che visitano il museo del rugby)

Con oltre dodicimila visitatori all’anno presso la propria sede di Artena e altre decine di migliaia sparsi tra le varie mostre che la Fondazione organizza– ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – il Museo del Rugby costituisce un’eccellenza del nostro movimento, contribuendo con la propria opera filantropica alla promozione del nostro sport in Italia. Il riconoscimento ad associazione ufficialmente riconosciuta dalla FIR è un atto dovuto per un’istituzione che, negli anni, è cresciuta e si è consolidata nel panorama del nostro sport, attirando visitatori, donatori e amici da tutto il mondo. Voglio congratularmi con il Presidente Mattoccia e con tutti i suoi collaboratori per mettere a disposizione di tutti gli sportivi italiani un così prezioso patrimonio di cimeli del rugby mondiale”.   
Corrado Mattoccia, fondatore de “Il Museo del Rugby” e Presidente della Fondazione che lo cura, ha dichiarato: “Ringrazio il Presidente federale e tutto il Consiglio per aver ufficialmente accolto il Museo nella grande famiglia del rugby italiano.
(il museo del rugby è ospitato nel paese/presepio di Artena, qui in una veduta invernale di Giulio Di Cori)
Il Museo è e rimarrà sempre gratuito per tutti coloro che desiderino visitarlo, questo ha sempre costituito il cuore della missione della nostra Fondazione, sostenuta interamente da donazioni spontanee di privati o Enti. Il riconoscimento ufficiale di FIR garantisce al Museo quella legittimità all’interno dell’ecosistema rugbistico italiano che non potrà non contribuire positivamente al continuo sviluppo della struttura .In questo momento tanto importante per il Museo voglio estendere un sentito ringraziamento al Sindaco di Artena, Felicetto Angelimi, che ha da sempre creduto nel progetto mettendoci a disposizione una sede di prestigio”.  

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