Roma – “Il Museo del Rugby” di Artena entra a far parte delle associazioni
ufficialmente riconosciute dalla Federazione Italiana Rugby a seguito della
delibera assunta dal Consiglio Federale in occasione della riunione di Bologna
del 2 agosto scorso.
“Il Museo del Rugby”, fondato ufficialmente il 14 novembre del 2012 e
precedentemente collezione privata avviata nel 2007 da Corrado Mattoccia, è
oggi ospitato presso Palazzo Traietti, edificio storico del borgo medievale
laziale e raccoglie oggi oltre 16.000 memorabilia da tutto il mondo rugbistico.
Maglie delle Nazionali di tutti i Paesi dal 1894 ai giorni nostri, dagli
All Blacks all’Italia, da Tahiti all’Inghilterra, scarpe da gioco, giornali,
pubblicazioni e molto altro ancora sono visitabili ogni giorno a “Il Museo del
Rugby” di Artena – il cui ingresso è gratuito in ogni momento dell’anno – o in
una delle tante mostre organizzate sul territorio dalla Fondazione “Fango e
Sudore”, titolare del Museo.
Oggi, in occasione della nomina de “Il Museo del Rugby” ad
Associazione riconosciuta da FIR, il Presidente federale Alfredo Gavazzi
ha simbolicamente consegnato a Corrado Mattoccia, Presidente della Fondazione
“Fango e Sudore” e tra i fondatori del Museo, i caps di tutti gli Azzurri le
cui famiglie non è stato possibile rintracciare o i cui Club non risultano più
affiliati da quando, nel 2012, FIR ha iniziato il processo di riconoscimento di
tutti gli atleti che, dal 1929 ad oggi, sono scesi in campo con la maglia della
Nazionale Maschile e della Nazionale Femminile.
(Tante sono le scolaresche che visitano il museo del rugby)
“Con oltre dodicimila visitatori all’anno presso la propria sede di
Artena e altre decine di migliaia sparsi tra le varie mostre che la Fondazione
organizza– ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – il
Museo del Rugby costituisce un’eccellenza del nostro movimento, contribuendo
con la propria opera filantropica alla promozione del nostro sport in Italia.
Il riconoscimento ad associazione ufficialmente riconosciuta dalla FIR è un
atto dovuto per un’istituzione che, negli anni, è cresciuta e si è consolidata
nel panorama del nostro sport, attirando visitatori, donatori e amici da tutto
il mondo. Voglio congratularmi con il Presidente Mattoccia e con tutti i suoi
collaboratori per mettere a disposizione di tutti gli sportivi italiani un così
prezioso patrimonio di cimeli del rugby mondiale”.
Corrado Mattoccia, fondatore de “Il Museo del Rugby” e Presidente della
Fondazione che lo cura, ha dichiarato: “Ringrazio il Presidente federale e
tutto il Consiglio per aver ufficialmente accolto il Museo nella grande
famiglia del rugby italiano.
(il museo del rugby è ospitato nel paese/presepio di Artena, qui in una veduta invernale di Giulio Di Cori)
Il Museo è e rimarrà sempre gratuito per tutti
coloro che desiderino visitarlo, questo ha sempre costituito il cuore della
missione della nostra Fondazione, sostenuta interamente da donazioni spontanee
di privati o Enti. Il riconoscimento ufficiale di FIR garantisce al Museo
quella legittimità all’interno dell’ecosistema rugbistico italiano che non
potrà non contribuire positivamente al continuo sviluppo della struttura .In
questo momento tanto importante per il Museo voglio estendere un sentito
ringraziamento al Sindaco di Artena, Felicetto Angelimi, che ha da sempre
creduto nel progetto mettendoci a disposizione una sede di prestigio”.
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