Oggi iniziamo a raccontarvi la nostra storia,
legata indissolubilmente a un nome: Franco Martignone, l'uomo che ha portato il
rugby in Valle Scrivia, creando il primo Club
della valle negli anni '50.
La leggenda narra che fosse un genoano convinto,
motivo per cui scelse come colori della sua squadra il rosso e il blu.
Nella foto, degli anni '70, a sinistra il nostro storico presidente con Aldo Snaidero, ottima seconda linea, fondatore del Cuneo Pedona, e Edano Cottafava, arrivato ai massimi livelli con il CUS Genova e in nazionale.
Nella foto, degli anni '70, a sinistra il nostro storico presidente con Aldo Snaidero, ottima seconda linea, fondatore del Cuneo Pedona, e Edano Cottafava, arrivato ai massimi livelli con il CUS Genova e in nazionale.
Franco Martignone inizio’
a giocare alla palla ovale nel Pontedecimo Rugby, e dopo due anni inizio’ il
proselitismo in quel di Busalla giocando ininterrottamente dal 1951 al 1974, e
questo sino alla sua improvvisa ed immatuta morte.
Ed eccola la primissima formazione del Rugby
Busalla. Siamo nella stagione 50-51, i ragazzi giocarono il loro primo
campionato di serie C.
Ora sta a voi riconoscere le ... “prime
glorie”!
Vi diamo un suggerimento, il terzo in alto da sinistra è Franco Martignone!
glorie”!
Vi diamo un suggerimento, il terzo in alto da sinistra è Franco Martignone!
Invece il primo da sinistra in piedi è Enzo Roventini (S. Giuliano T. PI 1917 - Genova 1987), allora residente a passo dei Giovi, esule fiumano. Io sono suo nipote, mi chiamo Paolo. Allora mia madre e mio zio avevano rispettivamente sette e cinque anni. Mio nonno è stato una gloria dello sport in Istria, combattendo in incontri internazionali come welter nella boxe e giocando nella squadra dell'aviazione militare di basket durante la seconda guerra mondiale oltre che come centrocampista nella squadra di calcio di serie C dei Magazzini Generali Fiume. Tra i tanti sportivi fiumani che conobbe vanno ricordati Ezio Loik (mezzala destra del Grande Torino) e Gianni Cucelli, che raggiunse per tre volte i quarti al Roland Garros. L'esperienza del rugby Busalla fu per mio nonno un modo per sentirsi a casa oltre a costituire l'ultimo sport praticato, trovandosi già oltre l soglia dei trent'anni.
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