RUGBY ancora
allo stop per la tremenda pandemia del COVID 19, del resto ancora in corso, e
anche le attività dei club pugliesi ovviamente sono completamente ferme. DARIO
STELLATO (IN FOTO), che collabora con il Tigri Bari, opera anche come TFA Tecnico Formatore di Area con la
F.I.R.
“Proprio in queste
recenti settimane siamo partiti con la FIR – dice lo stesso allenatore – anche
a livello didattica; ci siamo impegnati con le lezioni on line, e stiamo
seguendo vari corsi. Di recente abbiamo sviluppato corsi per livello uno e
livello due, ed ora inizieremo con dei corsi d’informazione FIR rivolti
direttamente, a turno, ai vari club della regione. Diverse società hanno
aderito a questo progetto, infatti a breve iniziero’ un corso on line con il
Bari, poi un’altro con i tecnici del Salento Rugby, Bisceglie, Barletta,
Amatori Monopoli, e tutto questo logicamente in video conferenza. In questo
periodo cerco di condividere del materiale
con questi club con dei video inerenti il lavoro individuale da farsi in
casa propria.
Questo impegno è importante per tentare di mantenere contatti con
le categorie dei piu’ giovani. “
Impegno determinante
per proseguire un certo discorso con le varie Società della Regione Puglia, ma
intanto Stellato ha continuato il lavoro con il Tigri Bari, sua abituale
squadra con la quale come atleta ha
disputato numerosi campionati.
“ Con i ragazzi del
Bari continuiamo da tempo a vederci utilizzando un portale video, e come club
avendo a disposizione LUCA LONGO,
un bravo preparatore atletico, nonchè giocatore
della prima squadra, stiamo effettuando delle sedute di circa un’ora, con
argomenti di atletica, inserendo anche degli skills magari con le palle da
tennis o con il pallone da rugby, e cercando in ogni modo di ottimizzare il
lavoro individuale. “
E proprio i preparatori
atletici in questo particolare momento assumono sempre maggiore importanza.
“ Hanno avuto sempre
grande importanza in qualsiasi club – ammette DARIO STELLATO – al giorno d’oggi
pero’ hanno assunto ancora maggiore rilievo, in quanto dovendo lavorare senza
proporre il classico contatto, ora si è costretti a lavorare su altre alternative
situazioni. Ora tutti noi stiamo attendendo effettivamente quando si potrà riprendere la normale
attività. Il rugby si sa è lo sport di contatto per eccellenza, e ovviamente contatti in questo periodo sono
alquanto rischiosi, pertanto era inevitabile
sospendere ed annullare i campionati. Per noi del Bari è stata una vera disdetta
lasciare l’attività in quanto stavamo svolgendo un ottimo lavoro. Finalmente
abbiamo un continuo riciclo di ragazzi, un poco in tutte le categorie, e così
anche nel settore giovanile. Intanto proprio in questi giorni è arrivata la
lista dei premi CONI, che ci hanno confermati come la Società piu’ attiva della
Regione Puglia, e fra le prime del Sud Italia.
(alcuni "tigrotti" baresi in una foto ante COVID19)
Purtroppo questa sospensione non
ci permetterà di andare avanti con la nostra prima squadra che, nel Girone C
apulo/lucano di Serie C, ci vedeva nettamente al primo posto assoluto, a
punteggio pieno, e con il passaggio ai play off ormai assicurato, idem per la
nostra Under 18 lanciata verso una interessante fase finale in Elite. “
Tigri Bari era infatti
al comando della classifica generale del Girone C, sottomettendo i pur
volenterosi club di Trepuzzi, Santeramo,
Foggia, Bisceglie, Brindisi, Potenza, Modugno, Bitonto.
“ L’anno scorso
l’Amatori Monopoli non avendo messo in campo la prima squadra fra Bari e lo
stesso team biancoverde era nato un bel mix, e con i loro rinforzi si era
riuscito a coprire qualche inevitabile lacuna,
formando così una formazione di tutto rispetto. Ed i risultati parlano
chiaro, ed ovviamente mi auguro che nel prossimo anno si potrà ripetere questa collaborazione che non puo’ che
portare buoni risultati. Le principali preoccupazioni le vedo alla riapertura
delle attività con gli Under 14 ed Under 12.
Purtroppo – continua il tecnico
pugliese - questa interruzione delle
attività ci penalizza enormemente in quanto arriva proprio in questo periodo
quando avremmo potuto raccogliere i frutti del nostro precedente lavoro,
portato avanti nelle scuole cittadine, e impegnandoci su almeno tre istituti.
Era il momento, fra aprile e maggio, di partecipazione ai numerosi tornei del
minirugby organizzati sia nella nostra Regione, che nelle limitrofe. Il nostro sport c’insegna che quando cadiamo,
ci si rialza piu’ forti di prima, pertanto dobbiamo dimostrarlo che siamo
rugbisti, e questo è valido per tutti noi, non solo a Bari.“ (rr)
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