Pillole
di Alessandria Rugby
Puntata due: Il Rugby a XIII
Puntata due: Il Rugby a XIII
Terminata
l'avventura in Serie A, la dirigenza alessandrina subi un netto cambiamento.
In Italia, sul finire degli anni '50, un nuovo "rugby" stava affascinando molte squadre del Nord.
In Italia, sul finire degli anni '50, un nuovo "rugby" stava affascinando molte squadre del Nord.
Anche l'Alessandria decise di aderire al rugby a 13 iscrivendo la squadra, formata da molti giocatori della formazione a 15 nel campionato 1959/1960, come "Vittadello" Alessandria Rugby, al quale parteciparono compagini di Milano, Treviso, Verona, Vicenza. La sede di gioco, dopo il Campo Marengo, il Moccagatta e le Casermette, venne trasferita al Dopo Lavoro Ferroviario.
La formazione fu allenata dal Sig.Radicini e i giocatori che vi presero parte furono:
Gerbi,
Bertassello, Panaro, Gallazzi, Tescari, Crociato, Como, Zanferrari, Caucia,
Eco, Fiocco, Luparia, Segati, Rapetti, Tosini, Von Degerfeld.
L'avventura
nel rugby a 13 portò una serie di problematiche dovute alla natura
professionistica di questo sport e con una federazione quasi assente, si arrivò
alle prime rotture e allo scioglimento della squadra del rugby a 13.
Alessandria
si trovò così senza una squadra "Senior" nonostante la buona attività
di crescita delle squadre giovanili, molti dei fautori della nascita del rugby
alessandrino migrarono in realtà vicine come quella dell'Amatori Rugby Milano e
del Busalla Rugby.
Pillole
di Alessandria Rugby
Il ritorno del rugby a 15 Ad Alessandria
Il ritorno del rugby a 15 Ad Alessandria
Dopo
l'esperienza del rugby a 13 (che in realtà inaugura la permanenza
dell'Alessandria Rugby presso le strutture del Dopolavoro Ferroviario), nel
1971 il Sig. Ferrario, allora presidente del Dopolavoro Ferroviario, mise
ancora disposizione le strutture del DLF di Alessandria per la nuova squadra di
rugby a 15 trasformando la squadra in "DLF Rugby Alessandria".
La nuova ossatura della I Squadra era formata da ex
giocatori della vecchia formazione che di professione facevano i ferrovieri.
Zucconi, Caucia, Crociato e De Felici si unirono agli ex giocatori
dell'Alessandria Rugby migrati nel Busalla e affrontarono il campionato di
Serie D vincendolo già alla prima partecipazione.
Dopo
qualche anno di militanza nel campionato di Serie C, in I Squadra arrivarono
alcuni elementi che, sul finire degli anni '70, avevano formato l'ossatura
delle giovanili dell'Alessandria Rugby, vincendo incontrastati molti dei
Campionati Regionali. Anche grazie a questi giovani elementi, e all'esperienza
dei più navigati, l'Alessandria Rugby conquistò nel 1980 il posto in Serie B.
La suddivisione in gironi non favorì la squadra che per un soffio non sfiorò
l'accesso ai playoff per la Serie A ma addirittura dovette affrontare i play
out venendo battuta e retrocedendo nello stesso anno in Serie C. Il campionato
successivo, vide l'Alessandria Rugby dominatrice del girone con conseguente
promozione diretta in Serie B. Nonostante un'eccellente annata, l'Alessandria
Rugby affrontò la Serie B con risultati poco convincenti e dovette arrendersi
al giudizio de campo con l'ennesima retrocessione in serie B.
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