Se non si fosse registrato lo stop
di tutti i campionati di rugby - sospesi ed annullati dalla FIR per l’emergenza
della pandemia del Covid-19 -, Salvatore Fusco, il valido pilone sinistro dei
Lions Amaranto Livorno, nato a Cava dei Tirreni (in provincia di Salerno) il 26
aprile del ’93, avrebbe celebrato il suo compleanno in campo, nel match interno
con lo Jesi.
“Sarebbe stato - sorride con una punta d’amarezza l’avanti di
origine campane - un modo del tutto speciale per festeggiare i miei primi 27
anni. Peraltro, quello con gli jesini, sarebbe stato un confronto
interessantissimo. Al momento dell’interruzione del torneo, i marchigiani
vantavano solo un punto in più rispetto a noi. In palio ci sarebbe stato il
quinto posto. Al di là di ogni altra valutazione ben più importante rispetto ad
un campionato di rugby di B, la sospensione è giunta in un momento nel quale ci
stavamo esprimendo ad alti livelli. Brillanti i successi ottenuti nelle ultime
tre partite disputate.
Potevamo ottenere ancora buoni risultati nei nove
incontri che invece sono saltati”. Fusco, con oltre 700’ di sudore, è l’atleta
di prima linea più utilizzato in questa annata da coach Giampaolo Brancoli. Un
avanti ‘stakanovista’, l’unico, tra i piloni e i tallonatori amaranto, sempre
in campo nelle undici gare regolarmente giocate in questo torneo concluso
anzitempo (otto volte è stato schierato titolare, nelle altre tre occasioni è
subentrato nei primi minuti della ripresa). Nel corso di questa stagione, era
attivo anche come allenatore-educatore della rappresentativa dei Lions under 8.
Ha soprattutto una storia, personale e sportiva, interessante. “Mia madre è
livornese e mio padre praianese. Sono cresciuto a Praiano, sulla costiera
amalfitana, fino a 19 anni, praticando per 11 anni aikido e per 4 nuoto. Mi
sono poi trasferito in Toscana (prima a Pisa e poi a Livorno), per studiare e
stare vicino alla famiglia livornese. Mi sono laureato in tre anni in fisica. A
Livorno, su suggerimento di mio zio, ho iniziato, sia pur a ‘tarda età’, a 22
anni, a giocare a rugby. Accettando il suo invito mi sono presentato, nel 2015,
al campo ‘Tamberi’, quartier generale della Fulgida Etruschi, dove ho
effettuato il mio primo allenamento sotto la guida di Gino Galletti. Mi sono
subito innamorato del rugby ed ho ben presto esordito in C2 nella prima squadra
della Fulgida Etruschi Livorno, allenata da Francesco Consani e Gianluca
Carrani. Per approfondire la mia conoscenza dello sport della palla ovale, ho
partecipato, in quel periodo, a corsi della FIR, utili per diventare allenatore
e arbitro. Con entusiasmo ho accettato la richiesta in merito del presidente
della Fulgida Etruschi, Carlo Ghiozzi e, insieme a Daniele Di Domenico, sono
diventato allenatore dell’under 8 del club verde-amaranto. Tante le emozioni
nel mio primo intenso anno rugbistico.
Ricordo la mia prima meta, a Lucca,
decisiva per la vittoria, ed il concreto aiuto, per la mia formazione
rugbistica tardiva, di compagni di squadra quali De Libero, Bonomo, Ianda,
Mazzocca, Ruffino, Amadori, Compiani, Sheu e tanti altri. Anche nella stagione
successiva, per la Fulgida Etruschi, ho ricoperto il ruolo di giocatore, sotto
la conduzione di Daniele Conflitto, un altro importantissimo punto di
riferimento per la mia crescita sportiva, e di allenatore degli under 8,
insieme a Giulia Campani. Sono poi passato, nel 2017, ai Lions Amaranto
Livorno, l’ambiziosa realtà all’epoca di C1, desiderosa di tornare dopo tanti
anni in B. Un cambiamento di maglia dettato dalla necessità di trovare nuovi
stimoli, come giocatore. Nel frattempo ho proseguito i corsi FIR: sono ora
abilitato ad allenare tutte le categorie, fino alla B. Per i Lions, ho allenato
un anno l’under 12, insieme ad Alessandro Brondi, e per due stagioni l’under 8,
affiancato da Marco Dalla Valle, Vittorio Abbiuso, Vincenzo Liguori, Leonardo
Vitali e Davide Strazzullo. Come giocatore sono soddisfatto per aver
contribuito, insieme ai miei ‘fantastici’ compagni di squadra, al
raggiungimento di importanti risultati: secondo posto in C1 nel 2018,
promozione nel 2019 e buon sesto posto in B in questa annata conclusasi troppo
presto per i ben noti motivi. Al di là delle mie mansioni di giocatore, sono
contento di svolgere, alla guida di una rappresentativa di giovanissimi atleti,
la funzione di allenatore-educatore: credo nel progetto del club dei Lions
Amaranto di diventare un centro importante per il rugby toscano e non solo”.
Un’ultima annotazione: come valuta il ‘pilone-allenatore’ l’ipotesi di
riportare, nella prossima stagione, le categorie giovanili in under ‘dispari’
(u. 19, 17..) e non più pari (u. 18, 16..)? “Secondo me - è l’opinione di Fusco
- non ci sarebbero grosse differenze. Forse però potrebbe il passaggio ad under
dispari rivelarsi una buona soluzione per quelle categorie ai ‘bordi della
scacchiera’ e mi riferisco ad under 18, 14 e 6 che diventerebbero under 19, 15,
7 e 5”. Su TC2Sport (canale 272 del digitale terrestre), lunedì 27 aprile alle
20,30 (e poi più volte in replica nei giorni successivi, in varie fasce orarie)
telecronaca del match Lions - Modena dello scorso 27 ottobre. Tale confronto ha
rappresentato, per Fusco, la seconda gara in assoluto in B, la prima disputata
di fronte al pubblico amico. (FabioGiorgi)
Nessun commento:
Posta un commento