Il Coni si muove per il via “in sicurezza” alle attività
Un lavoro di 404
pagine, comprensivo di numerosi allegati. E’ il report del
Politecnico di Torino, titolato: “Lo Sport riparte in sicurezza” anticipato
quest’oggi dal Coni.
Come accade per l’Inail con l’elenco Ateco (attività economiche), questo studio
serve per certificare i diversi fattori di rischio delle 387 discipline
sportive facenti capo al CONI e al Comitato Italiano Paralimpico, fornendo
indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa
dell’attività agonistica, quando sarà finito il lockdown, in virtù delle
specificità proprie di ciascuna disciplina, con carattere temporaneo e
strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere
utili anche ad emergenza superata.
D’intesa col Comitato
Italiano Paralimpico, è stato quindi richiesto alle Federazioni Sportive
Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione
Sportiva – che hanno prontamente fornito la più piena collaborazione – di
compilare un questionario analitico predisposto sulla base di un modello di
analisi di rischio.
( foto archivio da sin. Anzalone Malago' e Pizzo a Genova)
Il modello proposto
evidenzia per ciascuna disciplina sportiva gli aspetti valutativi della
distanza, dei dispositivi di protezione e della possibilità di utilizzo di
tecnologie applicate allo sport (cosiddetta digitalizzazione).
È stato chiesto di
indicare per ogni singola voce – applicata a ciascuna disciplina sportiva e con
riferimento al luogo di pratica, nonché alla natura dell’evento
(allenamento/gara) – il relativo fattore di rischio dove: 0= inesistente;
1=scarso; 2=medio; 3=alto; 4=elevato.
Con il Politecnico di
Torino è stato sviluppato il “Rapporto lo sport riparte in sicurezza” per
consentire ai vari stakeholder di procedere ad un self assessment (ovvero
un’autovalutazione), secondo una metodologia basata su rilevanze
tecnico-scientifiche, necessario per l’analisi accurata delle attività che si
svolgono in un sito sportivo, del personale che opera, dell’organizzazione
dell’attività sportiva, del lay-out del sito, alla luce del modello sportivo
organizzato italiano facente capo al CONI e/o al CIP e delle organizzazioni
sportive da loro riconosciute.
I protocolli
d’emergenza hanno previsto nuove regole da mettere in atto, quali gli
spostamenti delle persone, limitati ai soli bisogni assolutamente necessari e
il distanziamento sociale: rimanere lontani dagli assembramenti e dallo spazio
personale altrui.
Il CONI ha da subito
offerto il proprio contributo al decisore politico per l’individuazione dei
fattori di rischio nello specifico settore sportivo. Sarà poi il Governo a
decidere i modi e i tempi della progressiva ripresa di allenamenti e gare dei
diversi sport, garantendo adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza
di tutti, come già fatto per altri settori importanti della vita del Paese.
Infatti il titolo dell’iniziativa realizzata dal Politecnico di Torino è
“Ognuno protegge tutti”, tenendo conto dei diversi fattori di rischio di ogni
disciplina sportiva.
Per assicurare la
ripartenza in sicurezza con gli allenamenti, il Report è integrato con il
protocollo di screening ad hoc e le raccomandazioni elaborati dalla Federazione
Medico Sportiva Italiana (FMSI), in qualità di Federazione medica del CONI e
unica Società Scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la
Medicina dello Sport.
È opportuno
sottolineare che per sito sportivo – sia per gli allenamenti sia per le
competizioni – si intende indifferentemente ogni locale o insieme di locali
destinato allo svolgimento di esercizi sportivi (atletici, ginnici, di pratica
motoria) fornito degli attrezzi necessari, di spogliatoi, di impianti igienici
e docce ovvero ogni impianto che rappresenta un insieme di uno o più spazi di
attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i
relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni
sportive.
Il Rapporto è così
strutturato:
1. INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
2. NORMATIVA E ATTI DI INDIRIZZO DI RIFERIMENTO
3. CRITERI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
4. ANALISI SPECIFICA DEL SITO SPORTIVO
5. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
6. INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: DEFINIZIONE DI ADEGUATI PROTOCOLLI E STRUMENTI
7. SORVEGLIANZA SANITARIA E MONITORAGGIO DEI CASI POSITIVI
8. DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI VIGILANZA
9. STESURA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE PER I RISCHI INTERFERENZIALI (IN CASO DI FORNITORI ESTERNI)
10. APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI A CASI STUDIO (BETA TESTING) PER ALCUNE DISCIPLINE OLIMPICHE E PARALIMPICHE (BASKET, PALLAVOLO, CORSA DI VELOCITÀ, MEZZOFONDO E FONDO, TENNIS, VELA, TIRO CON ARCO, SCHERMA, JUDO).
1. INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
2. NORMATIVA E ATTI DI INDIRIZZO DI RIFERIMENTO
3. CRITERI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
4. ANALISI SPECIFICA DEL SITO SPORTIVO
5. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
6. INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: DEFINIZIONE DI ADEGUATI PROTOCOLLI E STRUMENTI
7. SORVEGLIANZA SANITARIA E MONITORAGGIO DEI CASI POSITIVI
8. DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI VIGILANZA
9. STESURA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE PER I RISCHI INTERFERENZIALI (IN CASO DI FORNITORI ESTERNI)
10. APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI A CASI STUDIO (BETA TESTING) PER ALCUNE DISCIPLINE OLIMPICHE E PARALIMPICHE (BASKET, PALLAVOLO, CORSA DI VELOCITÀ, MEZZOFONDO E FONDO, TENNIS, VELA, TIRO CON ARCO, SCHERMA, JUDO).
Nessun commento:
Posta un commento