IL CORONAVIRUS continua
ad imperversare, ed ovviamente tutto il mondo dello sport è logicamente ed
obbligatoriamente al palo! Anche il Settimo Torinese del rugby è fermo come
tutti gli altri club italiani, e GIOVANNI FERLIN, Direttore Generale della
Società gialloblù (foto piu' sotto), che tanto bene aveva impressionato nella prima parte del
Campionato Nazionale di Serie A, è conscio dei problemi che si stanno
verificando a fronte a questo grande problema.
“ Noi, nonostante
l’attività agonistica sia ferma da molto tempo, abbiamo ancora con noi tutti i
nostri atleti, al momento abbiamo mantenuto a loro disposizione gli alloggi
destinati agli stessi, e così anche per quegli atleti che lavoravano per il
Progetto Carceri. E questo nonostante il Centro Sociale collegato a questo impegno
sìa già chiuso. Cerchiamo di mantenerli ancora con noi, nel gruppo, poi di
volta in volta se costretti dagli eventi li lasceremo liberi con il desiderio
in un loro pronto ritorno.
(in foto il VII Rugby in appoggio ai sanitari ospedalieri di Torino)
Programmeremo la nostra futura attività per il mese
di settembre – prosegue il dirigente piemontese - anche se
secondo le indicazioni che si ascoltano non credo che sarà poi così
semplice. Personalmente io credo che se non sarà presto a disposizione il
vaccino per il COVID-19 sarà improbabile partire per quel periodo. Non credo
che nessuna Società del rugby abbia la possibilità, escluso le due franchigie, come fa normalmente il calcio professionistico
forte di uno staff medico a disposizione, a garantire questo tipo di controllo.
Controllo medico ed inoltre la continua sanificazione di tutti gli ambienti
contigui. Senza ignorare il livello dei budget, bisognerà capire se tutta la
parte contributiva degli sponsor rimarrà
invariata. Noi stiamo monitorando i nostri partners, e apparentemente sembra
non ci siano grandi problemi in merito, anche se bisogna capire fra due o tre mesi cone si
evolverà la situazione.”
SERIE A GIRONE 1 –
CLASSIFICA FINALE: Accademia Ivan Francescato punti 49, Biella 48, ITINERA CUS
Torino 46, Tossini Recco 38, VII TORINO 34, Parabiago 26, A.S.R. Milano 25, CUS
Genova 16, Amatori Alghero 12, I Centurioni Lumezzane 8.
(la foto sopra inquadra la club house settimese di Cascina Nuova, serrata a tutte le attività).
“Sono ragazzi che vivono con i nostri rimborso
spese – dice FERLIN – e se venisse a mancare l’apporto degli sponsor
diventerebbe tutto molto piu’ complicato. Noi lavoreremo per poter mantenere
l’attuale organico, questo è certo, ma ora esprimere una seria previsione è
impossibile. Noi programmeremo tutto, tentando di giocare un campionato di
vertice, anche se logicamente dovremo stare a quelle che regole che saranno
emanate. Per quanto riguarda gli allenamenti virtuali sono iniziati da tempo e
proseguono alla grande. Abbiamo coinvolto tutte le nostre categorie,
controllate dai rispettivi allenatori, utilizzando anche dei video, e come
hanno fatto quasi tutti gli altri club ormai questo discorso proseguirà nel
tempo.
Bisogna tenere vivo questo momento critico, puntando sulla preparazione
tecnico atletica, anche se andando avanti il tutto si complica, in quanto i
ragazzi stessi moralmente ne hanno sicuramente risentito. Abbiamo organizzato interessanti
video/riunioni, e siamo in trincea per poter organizzare il nostro futuro.”
Per il VII Torino come
per le altre due Società piemontesi iscritte al Campionato di Serie A, si è
chiusa prematuramente una fantastica stagione agonistica, che ha visto le
stesse esprimersi fra le prime della
classe nel Girone 1, insomma un vero trittico vincente!
“ Purtroppo con il
nostro sport non puoi assolutamente garantire un non-contatto – afferma
GIOVANNI FERLIN – pertanto gradualmente magari ci si potrà strutturare per fare
magari solo allenamenti di fitness, eventualmente con strutture diverse, al limite
mandando i ragazzi a casa a fare la doccia, ci si penserà, insomma.
(foto sopra da sin. Giovanni Ferlin D.G. e Salvo Lo Greco D.S. del Settimo Torinese)
Ma tutti
quei dirigenti/tecnici come me, appassionati di questo magnifico sport, si
punterà assolutamente a salvare il nostro rugby, al di la di tutti i
campanilismi. Il campionato si è chiuso in un momento per
noi positivo, infatti cercavamo con vigore di ottenere dei buoni risultati,
addirittura a fine anno 2019 occupavamo il primo posto in classifica. Poi
c’erano altre Società piemontesi in grande forma come il Biella, per
esempio, che stava facendo un ottimo
lavoro, e lo stesso CUS Torino ha
espresso buoni risultati. In questi ultimi anni i club piemontesi, al di la dei
colori sociali, in questa parte d’Italia
si è lavorato molto bene, e portare e conservare tre Società in Serie A vorra’ dire certo qualcosa. Ovviamente certe
persone si saranno trovate nei posti e nei momenti giusti, il tutto programmato
a modo dai rispettivi dirigenti, puntanto sul lavoro della base, sulle
categorie giovanili, ed in questo modo il lavoro non poteva che ripagare gli
sforzi effettuati dai clubs.” (rr)
(le foto sono di Mario Fallico e Paolo Angotti)
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