DRAGONI A CATANIA, SFIDA TRA NEOPROMOSSE
Ultima del 2017
per i Dragoni di coach Indennimeo, in casa della neopromossa CUS Catania.
Proseguono le attenzioni sul sociale: lunedì al "Ruggi" distribuzione
di doni per i bambini ricoverati. Importante partnership con la Fondazione
Antiusura Moscati.
Nona di andata per l'Arechi Rugby, che
conclude il 2017 sportivo con la trasferta di Catania, dove domenica affronterà
la neopromossa CUS Catania per provare a racimolare qualche punto in vista
dell'anno nuovo. Trasferta sicuramente non semplice, in virtù del fatto che gli
etnei provengono da una promozione in B proprio come l'Arechi ma soltanto per
"caso": la tradizione ovale catanese si contraddistingue da anni sul
territorio nazionale ed è questo il motivo per cui sia CUS sia Amatori (le due
principali realtà ovali catanesi) hanno sempre avuto un ruolo dominante
nell'èlite rugbistica del Mezzogiorno.
Fiducioso l'allenatore dei Dragoni, Luciano
Indennimeo: "Sappiamo che è l'ultima partita dell'anno e dobbiamo sicuramente
giocare al meglio delle nostre possibilità per non tornare a casa a mani vuote.
Anche un punto risulta fondamentale, sul lungo percorso, ed è importante per
noi raccogliere i frutti del lavoro svolto in questa prima parte di stagione
per poter poi iniziare il 2018 con la giusta dose di fiducia e
consapevolezza".
(immagine dal test di domenica scorsa con il Colleferro - ph. Loris Ale Carlan)
Il CUS Catania non darà certo vita facile ai
Dragoni: "Sappiamo benissimo quali sono le potenzialità dei nostri
avversari - conclude coach Indennimeo - già affrontati l'anno scorso ma mai
noti in termini tecnici. Si tratta, infatti, di una squadra che dà molta
importanza sia all'aspetto fisico sia a quello tecnico. L'anno scorso siamo
stati in grado di gestirli, non senza difficoltà, pur perdendo lo scontro
diretto per la promozione in serie B. Quest'anno abbiamo la possibilità di
dimostrare che noi, proprio come loro, meritiamo questa serie".
L'Arechi Rugby e l'intero asset ovale
salernitano non si fermano neanche fuori dal campo da gioco: lunedì mattina
presso l'ospedale "Ruggi" di Salerno, una delegazione di giocatori e
dirigenti consegnerà piccoli doni ai degenti presso il nosocomio salernitano.
Il dirigente Vittorio Cicalese, promotore dell'iniziativa, esprime piena
soddisfazione: "Abbiamo anche quest'anno la possibilità di rendere il
pallone ovale un mezzo di comunicazione e gioia per bambini e bambine costrette
in ospedale durante il periodo più festoso dell'anno. La nostra vocazione
sociale non può venir meno in alcun caso, per cui dopo aver sostenuto la
fondazione Movember quest'anno rinnoveremo un appuntamento di gioia e
solidarietà, sperando di strappare qualche sorriso alle famiglie
presenti".
(Il dirigente degli Arechi, Vincenzo Cicalese)
Importantissima collaborazione, infine, tra
il mondo ovale salernitano - rappresentato, questa volta, in primis dalla
franchigia territoriale dei Normanni - e la prestigiosa ONLUS della Fondazione Antiusura
San Giuseppe Moscati. A parlarne è il presidente della franchigia, Lucio
Radetich: "La Fondazione Moscati è tra i principali Enti che si adoperano
per l'eguaglianza sociale, prevenendo non solo i casi di usura ma anche quelli
di mera sopravvivenza dell'individuo. Il rugby salernitano, in questo caso, si
farà portavoce di una nuova possibilità, aprendo le porte a coloro i quali
avranno bisogno di un sostegno che la Fondazione potrebbe fornire. Il rugby
come sostegno, sa manifestarsi in tutte le sue forme".
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