lunedì 26 febbraio 2018


"TRE ROSE NERE IL FILM"
Possiamo ufficializzare le prime partnership: Repubblica TV, Federazione Italiana Rugby e AMREF Health Africa sono sostenitori ufficiali del progetto.
La storia delle Tre Rose Rugby diventerà un Film.
UNO DUE TRE ROSE !
 Luigi Mazzotta si occupa di formazione, il suo lavoro si rivolge alle "squadre aziendali".
In questo libro in un confronto con Franco Ascantini, raccoglie le sue esperienze formative fondate e costruite sull'ideale rugby.
E' così che porta a meta le "squadre aziendali".
E' quindi nata una collaborazione che vedrà utilizzare il documentario "TRE ROSE NERE" per scopo didattico nei suoi incontri formativi.
UN ALTRA META.
1 2 3 ROSE!
Insomma continua il “Miracolo” Tre Rose Nere, ma questo non puo’ essere piu’ miracolo ormai è pura realtà. Tutto inizia nel 2015 quando PAOLO PENSA, un ex Carabiniere, operatore delle comunità salesiane, e principale dirigente del club Tre Rose di Rosignano Monferrato, nato cinque anni prima con i ragazzi di Casale Monferrato, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale SENAPE, che assiste normalmente a 150 profughi africani,  convince e senza grandi difficoltà un certo numero di migranti a provare a giocare a rugby. E’ un successo imprevisto e l’integrazione si concretizza anche grazie allo sport, al rugby in questo caso. Nell’ottobre 2016 Le Tre Rose Nere ottengono una deroga dalla Federugby capitanata da Alfredo Gavazzi, con la possibilità di partecipare al Campionato di Serie C2 piemontese con ventidue stranieri. Il team è composto da giovani provenienti quasi tutti da Lampedusa, di origini africane sub sahariane, con ragazzi della Costa D’Avorio, Ghana, Niger, Burkina Faso, ma nella squadra neroverde entrano a far parte anche ragazzi romeni, albanesi, argentini e marocchini ma soprattutto qualche atleta italiano, tanto che attualmente il capitano della squadra è Fabio Lifredi, di Chivasso, ma residente a Crescentino. La notizia fa sensazione e così si muovono in molti, coinvolgendo i media, i social, il bravo Walter Zollino promuove un docu-film che fa il giro del mondo, insomma la strada è aperta, ma non tutti i club avversari  sembrano gradire troppo questo movimento.

(nella foto le Tre Rose Nere in gara a Recco con i Cadetti rivieraschi)

 L’inesperienza di questi giovani nel rugby giocato porta a qualche incomprensione tecnica, ma piu’ passa il tempo e maggiore risulta positivo l’impatto con la palla ovale piemontese. Dopo le prime esperienze, costellate da pesanti sconfitte, e nessuna affermazione, grazie all’impegno dei tecnici di turno come Raffaele Contemi,  Luca Patrucco, Luigi Adinolfi, Liborio Governale la squadra cresce in modo evidente e cominciano ad arrivare le prime mete e le prime vittorie. Risultati alla mano, considerando che Le Tre Rose Nere partendo ad inizio campionato con meno otto punti di penalizzazione per insufficiente attività nelle categorie giovanili, che tra l’altro attualmente anche in questo particolare settore finalmente qualcosa sembra muoversi, dopo nove giornate di gare i punti totali sono ben otto, frutto di bonus ma anche di un pareggio a Novi Ligure ed una vittoria al “Denis Pieroni” con lo Spezia.


 Nel frattempo i vari avversari di turno al campo del Ronzone di Casale Monferrato, campo di casa TRE ROSE NERE, risulta sempre piu’ difficile far punti,e .............. la Storia continua. 

(Il nazionale italiano Maxime Mbanda con Paolo Pensa, Presidente del club monferrino) 

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