
A ottobre
2017 era stato detto che il Rugby Corato ASD non aveva presentato una regolare
richiesta scritta per l’utilizzo del Campo sportivo comunale in manto erboso
per la stagione sportiva 2017/2018.
A maggio 2018
(con quattro mesi di anticipo rispetto all’inizio della stagione sportiva) il
Rugby Corato ASD ha regolarmente presentato presso l’Ufficio protocollo del
Comune di Corato una richiesta di utilizzo del campo in manto erboso per la
disputa delle gare di campionato 2018/2019, sia seniores sia Under16 e Under14.
Richiesta accompagnata da una seconda, per far giocare sullo stesso campo
alcune gare della Under14 2017/2018 tra marzo e maggio 2018.
A ottobre
2017 avevamo pubblicamente domandato da quanti anni a Corato si seguitasse a
dire che sul ‘campo in terra battuta’ non avesse senso effettuare la ricarica
di terra perché ormai quel campo è prossimo a essere rinnovato (troviamo
curioso il concetto di imminenza o prossimità).
(il campo sportivo "Fausto Coppi" a Ruvo di Puglia)
Ad oggi nel
corso della stagione sportiva 2018/2019, a 15 mesi di distanza da quando è
stata sollevata la questione, le due squadre del Rugby Corato si allenano sul
‘campo in terra battuta’ una volta a settimana, il venerdì sera, pur nella
impossibilità di ‘fare contatto’, evitando sia placcaggi sia di ‘andare a
terra’, un po' come se si proponesse ad una squadra di basket di effettuare
l’allenamento di rifinitura prima della gara di campionato in un campo di
asfalto sprovvisto di parquet e canestri.
Può sembrare
curioso i rugbisti siano tornati ad allenarsi su quel campo, anche se solo per
un allenamento a settimana, dopo aver reso pubblica la sua inadeguatezza per il
rugby e non averlo utilizzato nella stagione 2017/2018. Ciò dipende dai costi
che la nostra Associazione sportiva Dilettantistica deve affrontare dopo il diniego
dell’utilizzo del campo in manto erboso per le gare casalinghe.
(il campo sportivo di Modugno dei Panthers)
Nella
stagione 2017/2018 per 7 mesi la squadra seniores del Rugby Corato ha
effettuato due allenamenti settimanali presso il campo di calcetto a 7 della
struttura privata dei Campetti Maldera, la Under14 si è allenata presso il
campo di calcetto a 5 della Parrocchia “Sacra Famiglia” mentre, le 8 gare
casalinghe del campionato 2017/2018 si sono disputate a Trani presso il campo
privato della Polisportiva “Ponte Lama” (campo da calcio in sintetico).
Dopo
l’aumento dei costi dovuto all’utilizzo di tre strutture private nella passata
stagione, nella attuale stagione 2018/2019, dopo un altro diniego, stavolta ad
una richiesta scritta e regolarmente protocollata, per la disputa delle gare di
campionato a Corato, per contenere il livello dei costi, si è reso necessario
spostare uno dei due allenamenti settimanali, sia per adulti sia per il settore
giovanile, sul campo in ‘terra battuta’, circa la fruibilità per il rugby in 15
mesi la situazione del campo non è variata molto. Il secondo dei due
allenamenti settimanali si tiene presso il campo di calcetto a 7 della
struttura privata “Il Serrone”, la Under14 si allena presso il campo di
calcetto a 5 della Parrocchia “Sacra Famiglia”.
(il campo sintetico a cinque della Parrocchia Sacra Famiglia di Corato)
Un capitolo a
parte meritano le gare di campionato di questa stagione, per intenderci le
famigerate gare ‘che rovinano il campo’. Delle gare casalinghe previste dai
calendari 2018/2019 dei campionati Under16 e Seniores è stato possibile
disputarne a Trani soltanto sei, a gennaio 2019 è venuta meno la deroga per la
omologazione del campo (riguardava le dimensioni del campo e la distanza delle
recinzioni dalla linea laterale). Pressato dalla prospettiva di dover
rinunciare alle gare casalinghe dando partita persa, il Presidente del Rugby
Corato ASD Giuseppe Caldarola è riuscito a stringere un accordo con la USD
Ruvese per poter disputare a Ruvo sul campo “Fausto Coppi” le restanti gare di
campionato, la Under16 ha dovuto chiedere di programmare due gare casalinghe a
Modugno sul campo del Panthers Rugby Team ASD.
Nella vicina
Ruvo il principale campo da gioco cittadino è in sintetico, viene quasi da
chiedersi perché non si sia presa in considerazione anche a Corato l’idea di
rifare in sintetico l’attuale campo in manto erboso ed effettuare la ricarica
di terra sul campo in terra battuta. Forse i costi e i tempi di realizzazione
sarebbero stati minori e avremmo superato ogni problema già da qualche anno,
per non parlare del risparmio sui costi di manutenzione dell’erba naturale del
campo principale. Con i forse non si va lontano.
(in foto il Corato impegnato sul campo sportivo privato Ponte Lama a Trani)
Oggi a Corato
non si sa se realisticamente una struttura riammodernata sarà fruibile per
settembre 2019, con la concreta possibilità per il rugby di una terza stagione
lontano da Corato.
A pagina 8
“Il regolamento del giuoco del calcio – Edizione 2018” dell’AIA recita “Laddove
siano utilizzate superfici artificiali, sono consentite altre linee purché
siano di un colore differente e chiaramente distinguibili dalle linee del
terreno di gioco per il calcio”. https://www.aia-figc.it/download/regolamenti/reg_2018.pdf
Il campo
“Fausto Coppi” di Ruvo è attualmente omologato sia per la Serie Eccellenza di
calcio sia per il campionato di Rugby e, il Rugby Corato ASD è ospite della USD
Ruvese che gestisce la struttura.
Quindi calcio
e rugby possono convivere tranquillamente a Ruvo, a Santeramo dove il campo
“Casone” è in sintetico con linee permanenti di calcio e di rugby, idem a Monopoli
sul campo “Carrieri”, o a Lecce allo “Stadio Via del Mare” dove si è
recentemente giocata la gara del 6 Nazioni famminile Italia-Galles, senza
arrecare danni al terreno di gioco. Cosa o chi lo impedisce a Corato?
(in foto un allenamento della prima squadra pugliese sul campo privato Il Serrone di Corato)
Viene da
domandarsi se chi si è affrettato a esprimere giudizi di impraticabilità di
gare di rugby sull’attuale campo in manto erboso del Campo sportivo comunale di
Corato si sia preso la briga di consultare la documentazione della FIGC. Viene
da domandarsi se al momento di progettare la ristrutturazione dell’attuale
campo in terra battuta si sia consultata la documentazione Federugby che
sancisce che una struttura omologabile per giocare a rugby ha dimensioni minime
110 metri per 66 metri, oltre alla dotazione di pali e relative buche, diversamente
la struttura sarebbe inutilizzabile. Sarebbe bello se il progetto prevedesse
che il campo nella sua versione definitiva abbia tracciate permanentemente
linee del campo da rugby.
Sarebbe
beffardo dire che le linee di un campo da rugby non scompaiono nel giro di una
settimana anche sull’erba naturale: lo stesso Campo in manto erboso del
Comunale di Corato nelle Stagioni 2015/2016 e 2016/2017 smentisce ricostruzioni
fantasiose. Sul sintetico di Ruvo e Ponte Lama le linee scompaiono dopo alcuni
giorni.
In
conclusione, attualmente tutte le restanti 5 gare casalinghe della stagione
2018/2019 saranno disputate a Ruvo, quando il campo è occupato da gare di
calcio si è provveduto a riprogrammare quelle del rugby: alcune chiedendo alle
squadre avversarie inversione campo tra andata e ritorno, altre chiedendo al
Comitato organizzatore gare il posticipo di una settimana, così come avvenuto
per il campo sportivo comunale di Corato nelle Stagioni 2015/2016 e 2016/2017.
In fin dei
conti, dopo la attuale stagione in cui le gare casalinghe saranno state
suddivise tra 6 a Trani, 2 a Modugno e 5 a Ruvo, il Rugby Corato ASD chiederà
nuovamente di poter giocare sul campo in manto erboso del campo sportivo
comunale di Corato da settembre 2019 nelle domeniche in cui il calcio non gioca
in casa, perché in trasferta o per pause di campionato di calcio. Non si chiede
di realizzare strutture nuove di zecca o ci si lamenta di quanto già c’è a
Corato, si chiede di poter utilizzare quello che già è presente nello stato in
cui è oggi.
Si chiede
solo di piantarla con barzellette come “a Corato il rugby rovina il campo”, non
fanno più ridere.






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