TORNEO IN MEMORIA DI CHI HA PASSATO LA PALLA
(Stefano
Bianchi, Ernesto Renzi, Andrea Donati, Lele Remaggi)
celebrato
dai Cavalieri di San Giorgio insieme alle Orche ed
agli Amici di Cogoleto e Sestri
*
A GENOVA, CAMPO SPORTIVO GIACOMO CARLINI
sabato 20
gennaio alle ore 13.00
ovvero
“Longo lo cammino ma granda la meta”
*
L’onore di commemorare con
la Vittoria gli Amici che hanno anzitempo passato la palla è toccato ai
Cavalieri di San Giorgio, vincitori in tutti e due gli incontri disputati. E’
stata una questione di fatica, di rozze ed a volte brutali collisioni, di
virili duelli argentini ma le sorti della giornata non sono mai state in
bilico, non si è mai potuto dubitare che le cose potessero andare diversamente
da come sono andate.
Hanno sudato e lottato sul
campo, benedicenti l’Obersturmfuhrer Zucchi (sempre sia lodato), trattenuto
altrove da severi impegni familiari, ed il Coach Rigido i seguenti Cavalieri:
Maggiolo (Capitano di
giornata), Avanzino, Avigliano, Bagnara, Bernardini, Borzone, Calandri,
Cavalleri, Cavallo, Comandini, Corinni, Crotti, Dapino, Elies, Ferrari, Fili,
Galiberti, Galliano, Gropplero II, Mantovani, Marchi, Massa, Micco, Odone,
Olivieri, Palomba, Parodi, Rocca, Saturnino, Torre, Vassallo.
*
Due tempi da 15 minuti per
ognuna delle partite disputate:
Cavalieri Vs Orche 4 – 0
con mete di Giacomino
Massa, Massimo Calandri, Stefano Dapino ed Alfredo Olivieri.
Cavalieri Vs Resto del
mondo 4 – 0
non pervenuti gli autori
delle mete
Orche Vs Resto del mondo 3
– 1
A bordo campo hanno sofferto, quasi in silenzio: Barelli, Festoso, Monaldi, Provvedi, Pizzagalli, Rapali, Razore e Quiroga che si sono poi prodigati nel terzo tempo ad alleviare gli affanni di tutti i commensali. Non si conosce il motivo della latitanza del Chierichetto Mestruato.
Si prende atto dell’assenza
del Cavalluccio Marino Nardi e della nota efficienza del velocissimo Cianni
secondo cui, in ossequio al più inveterato orientamento cussino, anche i
moribondi non possono esimersi dal rialzarsi e riprendere a giocare. Si
sottolinea la prestazione generosa di Roberto Avanzino, al suo battesimo con la
maglia arlecchina. Viene confermato il giudizio positivo sull’arbitraggio del
giovane e volenteroso Jamal Kamili.
*
Alune fulgide circostanze
meritano di essere trascritte a futura memoria nei sacri libri eponimi:
1) il serio e composto
Maggiolo ha svolto con scienza e coscienza le funzioni di capataz motivando la
squadra con il proprio, mobilissimo e duttile, esempio;
2) la portentosa forma
fisica del tonitruante Felo che ha instancabilmente ed in continuazione portato
la palla in avanti;
3) l’indemoniata
determinazione di Be Be Zop Charlie che, appena entrato e tanto per mettere le
cose in chiaro con i diretti avversari, ha effettuato placcaggi devastanti;
4) la bella reazione, la
splendida velocità ed il determinante placcaggio effettuato da Shunkawakan ai
danni di un’Orca che si stava involando, senza dire niente a nessuno, verso
l’area di meta;
5) l’esorbitante numero di
maglie, magliette e felpe indossate dal prudente Chicchi insieme ad una
spessissima calzamaglia nera sormontata da un paio di vivaci pantaloncini di
colore rosso.
*
Terzo tempo e rancio buono
per la truppa.
O’mero
Stanco
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