domenica 28 gennaio 2018

I Medicei danno tutto, ma al Ruffino Stadium passa il San Donà per 13 a 17


Marcatori: p.t. 6’ cp Ambrosini (0-3); 13’ m Greeff tr Newton (7-3); ; s.t. 45’ m Lupini tr Ambrosini (7-10); 59’ cp Newton (10-10), 62’ drop Basson (13-10); 70’ m Biasuzzi tr Ambrosini (13-17).

Toscana Aeroporti I Medicei: Basson (70’ Cornelli); Lubian, Mattoccia, Rodwell (70’ Citi), Morsellino; Newton, Fusco; Greeff, Boccardo, Cosi; Maran (cap.),  Cemicetti; Montivero (55’ Battisti), Baruffaldi (68’ Broglia), Schiavon (55’ Zileri).
All. Presutti, Basson

Lafert San DonàBiasuzzi (72’ Reeves); Pratichetti (78’ Bardella), Lupini (55’ Bertetti), Iovu, Falsaperla; Ambrosini, Van Zyl; Derbyshire (cap) (59’ Erasmus), Vian, Giusti (72’ Bacchin) ; Van Vuren, Wessels; Michelini (53’ Zanusso), Bauer (41’ Dal Sie), Ceccato (75’ Ros).
All. Ansell 

ArbPiardi (Brescia), AA1 Liperini (Livorno) AA2 Laurenti (Bologna); Quarto Uomo: Borraccetti (Forlì - Cesena)

Calciatori: Newton (Toscana Aeroporti I Medicei) 2/2; Ambrosini (Lafert San Donà) 3/3; Basson (Toscana Aeroporti I Medicei) 1/3;

Note: Sole, temperatura 15°, campo in buone condizioni, spettatori 800 circa.

Ruffino Man of the Match: Biasuzzi (Lafert San Donà)

Punti conquistati in classifica: Toscana Aeroporti I Medicei 1; Lafert San Donà 4. 
  
La Toscana Aeroporti I Medicei ha incassato una sconfitta di misura - 13 a 17 - contro il Lafert San Donà nella 11a giornata del campionato di Eccellenza. Un match di grande intensità agonistica, incerto nel risultato fino al fischio finale. Alto è stato il livello dello scontro fisico in una partita dove i gigliati hanno messo in luce una perfetta organizzazione difensiva capace strappare spesso terreno ad ogni tentativo di attacco avversario.

Il Lafert San Donà torna a casa dalla trasferta fiorentina con 4 punti che la porta a in quinta posizione in classifica, ad una lunghezza di distanza dalla zona play off dove ora si trovano le Fiamme Oro a quota 34 punti. Una partita “ad alta tensione” che ha tenuto tutto il pubblico del Ruffino Stadium con il fiato sospeso fino all’80esimo. Si è infatti deciso tutto negli ultimi minuti di gioco quando al 70’ il man of the match Elia Biasuzzi schiaccia l’ovale oltre la linea di meta dei Medicei, siglando il vantaggio finale sugli avversari. Vani sono stati, infatti, i tentativi della squadra biancorossa di recuperare il distacco e di variare le sorti dell’incontro.

Coach Presutti dei Medicei: “Abbiamo avuto due infortuni in un’azione determinante che hanno aperto più la strada al San Donà che però stava giocando bene. Noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo, molto ordinato, con una difesa organizzatissima e abbiamo risposto con qualche buona azione di attacco. L’aver perso di poco contro una squadra come il San Donà, da una parte mi fa felice ma le speranze per un buon esito non erano mancate. Quando giochiamo in questa maniera bisogna ottenere qualcosa di più, anche se sappiamo delle qualità di chi abbiamo avuto davanti. Complimenti al San Donà che ha vinto forse una delle migliori partite giocate qui a Firenze. Noi proseguiamo per la nostra strada tranquilli. In campionato andremo sabato prossimo a incontrare la Lazio e sappiamo che non sarà la stessa partita che abbiamo visto in Coppa. Oggi abbiamo fatto il nostro, l’abbiamo fatto molto bene, e dobbiamo essere bravi a mantenerci a questi livelli e possibilmente migliorare”. 

Per il San Donà coach Ansell : “Non è stata una delle nostre migliori partite; abbiamo fatto molti errori che ci sono costati i punti sul tabellino. Sapevamo che non sarebbe stato facile vincere i Medicei in casa e così infatti è stato. L’importante, però, è aver portato a casa questa vittoria e ora guardiamo avanti, al proseguimento del nostro campionato che per ora si prospetta tutto in salita. Nella prossima giornata saremo a Rovigo, ancora una volta in trasferta, e sarà dura: abbiamo una settimana impegnativa davanti”.


Prime fasi ‘di studio’: le squadre testano le difese avversarie prima con delle cariche, con I Medicei da subito a raddoppiare i placcaggi, e poi al piede. Si cerca di giocare in velocità ma errori di manualità determinano le prime mischie ordinate che le squadre portano a casa sulla propria introduzione. Al 6’ Ambrosini converte nei primi punti del match un piazzato per fuorigioco, 0-3. San Donà continua ad attaccare ma I Medicei recuperano il pallone con Maran e poi vanno a giocare sui 5 m avversari con Basson, Un’infrazione consegna ancora il pallone al San Donà che calcia fuori, ma corto. Buon maul dei fiorentini, fatto crollare irregolarmente: la scelta è per il touch, ancora sui 5 m biancocelesti ma sul proprio lancio. Una bella giocata determina la meta di Greeff, che si inserisce come un fulmine nella linea. Newton trasforma per il 7-3, al 13’.
Reagisce subito San Donà, che si porta a ridosso dei 5 m medicei. La difesa non molla un palmo e San Donà è costretto a giocare molte fasi fino a perdere la palla per un tenuto: ottimo lavoro dei fiorentini. Indisciplina dei sandonatini al 20’ ma, dalla distanza, Basson non trova i pali. I Medicei insistono, sono in tanti a mettersi in evidenza, tra gli altri Maran, Fusco e Newton che taglia al piede il campo e ricaccia San Donà nei propri 22. La liberazione è corta e si resta a giocare in campo biancoceleste. Un pizzico di precipitazione determina un in avanti ma la pressione del pacchetto fiorentino caccia indietro i veneti. È un bel rugby, davvero un bello spettacolo. San Donà sembra scosso e commette errori di manualità ma un’infrazione restituisce il possesso agli ospiti. La difesa de I Medicei oggi non fa sconti e blocca le iniziative dei biancocelesti in ogni angolo del campo. Le squadre si sfidano a viso aperto, è un match completamente diverso da quello dell’andata. Al 38’ la mischia medicea crolla, a centrocampo. Sarà l’ultimo attacco del primo tempo, da touch sui 5 m. Il maul viene arrestato regolarmente e Van Zyl prova ad uscire palla in mano e va ad infrangersi su Newton, che lo ribalta. I sandonatini mantengono il possesso ma sono ricacciati ancora indietro. La difesa de I Medicei, sin qui da manuale, costringe ancora all’errore i veneti ed il tempo si chiude sul 7 a 3 per i padroni di casa. Nell’ultima azione Greeff accusa un colpo ad un ginocchio ed esce dal campo zoppicante, destando preoccupazione.

Il secondo tempo inizia senza cambi e anche Greeff è della partita. Sandonatini molto aggressivi, ottengono subito un calcio che li porta a giocare nel campo mediceo. Schiavon fa una prodezza e ruba un pallone, spengendo l’attacco pressante di San Donà. Davvero bella la difesa de I Medicei che, con disciplina assoluta, impedisce a San Donà di organizzare il gioco d’attacco. Un’introduzione giudicata storta consegna però il pallone a San Donà che, con un avventuroso calcio passaggio, riesce a mandare in meta Lupini. Ambrosini trasforma per il 7 a 10. I Medicei attaccano subito, sospinti da Greeff. La situazione sembra promettente e Basson tenta il drop che sfiora il palo sinistro. Il ritmo è molto alto e causa qualche errore nella gestione del pallone.
I Medicei pero’ insistono senza soste ed al 59’, dopo che Rodwell ha rotto la linea avversaria, pareggiano con un piazzato di Newton, per poi allungare con il drop di Basson al 21’, 13-10, dopo una brillante azione d’attacco che coinvolge molti fiorentini. Il cronometro scorre con le squadre che continuano con vigore. Al 70’ la svolta del match: in una lunga sequenza offensiva di San Donà restano a terra prima Rodwell e poi Basson che perde i sensi e deve essere portato fuori in barella dai sanitari. La difesa medicea non molla e solo al termine di numerosi altre fasi, Biasuzzi va a schiacciare sul lato opposto del campo, dove i padroni di casa non possono arrivare perché in 13 per gli infortuni. È bravo Ambrosini a centrare la difficile trasformazione per il 13 a 17. Il tempo di sostituire i due infortunati ed I Medicei si riversano in avanti per riagguantare il match. Il cronometro non gioca per loro e, malgrado il grande sforzo profuso, il match finisce con il risicato successo degli ospiti. Resta per I Medicei il rammarico che il match si sia deciso su un episodio sfortunato ma è proprio la capacità di reagire e superare le difficoltà che il gioco propone a rendere unico il rugby.

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