E
così si è conclusa domenica la prima parte del campionato di serie A, l’ultimo
previsto con due fasi a gironi di sei squadre che in realtà erano troppo brevi
e rischiavano di portare alla retrocessione in B solo per fatti episodici, per
un infortunio, una espulsione, una giornata che per altre squadre non aveva più
niente in palio, se non far giocare qualcuno poco impiegato nel corso del
campionato.
La
promozione in Eccellenza è sempre stata invece più corrispondente al livello di
gioco, con le finali incrociate a sancire chi veramente merita il salto. O lo
vuol fare. Inutile nascondersi, molte compagini ammesse alla poule
promozione di fatto andavano in campo solo con l’orgoglio di esser lì, che
affrontare un salto di categoria a questi livelli è molto complesso.
Quest’anno
sono previste due promozioni, chi veramente ci proverà? Tra le venete Valsugana
e Verona, per ambizione e risultati raggiunti sul campo sono tra le favorite,
Verona si è ulteriormente rafforzata con atleti di livello, Valsugana è pronta
a raccogliere i frutti di un lavoro fatto sul vivaio che privilegia il
risultato agonistico, con ottimi risultati. Poi ci proveranno Piacenza,
retrocessa lo scorso anno, che in serie A ci sta stretta, Colorno, da anni ad
alto livello, ma forse un gradino sotto le altre, da tenere poi d’occhio
Pratosesto, che ha raccolto eredità di Rugby Prato e potrebbe avere ambizioni
dopo anni difficili e L’Aquila, partita rinunciando alla prima gara per
mancanza di giocatori, ha poi ritrovato l’accordo con le varie società di zona
e fatto un grande campionato. Basterà l’orgoglio proverbiale degli Abruzzesi
per provare il salto? Chissà!
Nel
rugby comunque non si può dare mai nulla per scontato, la fase due per i non
ammessi alla promozione non sarà priva di interesse, nessuno va in campo per
perdere, per tutti resta l’obiettivo di vincere il girone, il derby, ogni
singola partita.
Un
esempio? Domenica scorsa a Vicenza non c’era in palio nulla, i risultato era
ininfluente, ma era presente un gran pubblico per l’esordio di Mirco
Bergamasco. L’ultima azione Valpolicella era arrembante, stabilmente nei nostri
22 metri, noi all’angolo a cercare in tutti i modi di fermarli, due espulsioni
per antigioco, mischia in grande sofferenza, una difesa strenua che solo per un
errore avversario in area di meta alla fine é risultata vincente, palla spedita
verso il Retrone e tutti felici a salutare il pubblico. Ora, quei dieci minuti
di battaglia, di falli, di placcaggi e fatica hanno evitato una segnatura che
non avrebbe spostato il risultato finale, sette punti in più non servivano al
Valpo per mettere in discussione la vittoria dei Rangers, eppure tutti hanno
combattuto come fosse in palio uno scudetto!
Vi
aspettiamo per le prossime partite, anzi, battaglie, perché… questo è rugby!
Ecco i biancorossi che hanno partecipato all'evento Con gli occhi di
Celeste - Serata di beneficienza a sostegno della piccola Celeste Carrer e delle famiglie di
bambini affetti da Atrofia Muscolare Spinale (SMA) di tipo 1 www.congliocchidiceleste.org organizzata
da RUGBY for LIFE associazione
no-profit di rugbysti
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