venerdì 24 novembre 2017


Fra le regioni italiane dove il movimento rugbistico è in sofferenza si segnala sicuramente la Calabria.  Splendida terra dai panorami ben diversi, dal mare alla montagna, e dove praticare il rugby non è poi così agevole, anche se c’è chi si dedica anima e corpo per cercare di stare al passo !

(nella foto Salvatore Pezzano, Delegato FIR Calabria)

 I giovani si giocano anche a rugby, ma chi per mancanza di lavoro o per studio lasciano questa lingua di terra tra il continente e la Sicilia. SALVATORE PEZZANO è l’attuale Delegato Regionale FIR per la Calabria e ci evidenzia già i primi problemi: “ E’ ormai da tre anni che ho avuto questo incarico, e attualmente purtroppo la nostra situazione è alquanto difficile. Inizialmente ci fu un momento significativo con una discreta crescita nei tesseramenti, soprattutto grazie ad una certa attività con club di C2 e con gli Under 16. Da poco piu’ di un anno e mezzo i    numeri sono in calo. Non ci consola il fatto che dalla Campania in giu’ per quanto riguarda i tesseramenti sono tutti negativi. Invece da Lazio in su la crescita, anche se in misura diversa, è in positivo.”
Momento difficile non solo per la Calabria, del resto la principale concorrenza presumiano sia l’attività calcistica, ma dirigenti e tecnici calabresi confermano la loro volontà di uscire da questa situazione.



(Minirugby a Rende)

“Ci stiamo organizzando tra dirigenti e responsabili tecnici dei vari club per porvi rimedio  – prosegue PEZZANO – prendiamo per esempio il club di Reggio Calabria, non quella che attualmente gioca in Serie C1, l’altra Società che l’anno scorso fu costretta a ritirarsi a metà campionato proprio per questo motivo. E’ stato un grosso scossone indubbiamente, ed ora tutti insieme stiamo cercando di analizzare la situazione. Quest’anno il Rende ha fatto un importante lavoro sulla struttura,  pero’ in ogni modo i numeri sono diminuiti ugualmente.  C’è un grosso turn-over, tanto che quest’anno il Rende ha perso parecchi giocatori della prima squadra, chi per studio chi per lavoro, e così succede anche a Reggio. I problemi non finiscono qui.”
Senza dubbio praticare rugby in queste zone del Paese non è agevole anche in ragione dell’esiguo numero di Società in attività!
”Infatti l’altro problema – dice SALVATORE PEZZANO – sono le distanze da percorrere per raggiungere le sedi dove si gioca. Traghettare un autobus di una nostra Società da Reggio a Messina, per esempio, ci costa minimo 350 Euro andata e ritorno, per non parlare dei costi degli stessi mezzi di trasporto per le lunghe distanze che ormai anche in meridione hanno adeguato i prezzi al nord. “

(Una squadra giovanile del Reggio Calabria)

Problema un po per tutti o quasi i club che giocoforza per gareggiare nei campionati devono confrontarsi con team siciliani, pugliesi, lucani e campani, certo non vicinissimi.
“ Tutti cercano di darsi da fare ovviamente, per esempio a Catanzaro ci sono tre Società, con I Crociati che partecipano ad un campionato giovanile di Under 16, poi ci sono due Club che comunque collaborano tra loro, e sono Clan Catanzaro che ha la seniores e la Rugby Union che segue le attività giovanili. E qui a Catanzaro, che sorge nell’interno della Regione, le distanze si complicano ulteriormente. Intanto a Germaneto, vicino a Catanzaro, stiamo organizzando un interessante manifestazione sportiva con gli Under 14 e domenica 3 dicembre vedremo in campo i giovani del Catanzaro, del Reggio e del Cosenza. “

(un team giovanile del CUS Cosenza)

Salvatore Pezzano, ex atleta del Rende, tesserato dal 1991, ora Delegato Regionale FIR per la Calabria punta molto sulle attività nelle scuole, e logicamente su questi tornei dedicati ai piu’ giovani.
“ Si in Calabria siamo solo quattro, cinque Società che lavorano ma l’impegno che ci mettiamo è proprio grande – riprende il dirigente calabrese – ci mettiamo tanta PASSIONE in tutto questo, e insomma dobbiamo crescere, non ci sono alternative. Per quanto riguarda le attività nelle scuole i buoni contatti li abbiamo a disposizione, anche questo movimento potrebbe fornirci nuovi input. Si lavora tutti insieme con i tecnici ma ribadisco il principale problema rimangono i numeri. Spesso con gli Under 14, con il Rende, che attualmente è l’unico club che possiede tale categoria, cerco di abbinare con le partite della prima squadra di Serie C1, un evento dedicato a loro, magari con una trasferta in Puglia. “

(Alcuni giovanili del Catanzaro Union)


Intanto questo domenica al campo Tonino Mazzuca di Rende è prevista la partita fra le due Aree Under 16 ed U18, ed a seguire test fra Under 14 del Rende con Reggio Calabria. Anche in Calabria si cerca di unire, come in altre parti d’Italia, queste attività che non possono che alimentare maggiormente  obiettivi e speranze agonistiche dei giovani rugbisti. 

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