Rappresenta davvero una ghiotta occasione per il Monferrato Rugby la
trasferta di domenica 14 gennaio sul campo Maria Pia dell’Amatori Rugby
Alghero. Il giocatore-allenatore Roberto Mandelli e compagni sanno che una
vittoria è fondamentale per restare in testa alla classifica del girone 1 della
Serie B. Il fischio d’inizio sarà dato alle ore 14,30.
“L’obiettivo stagionale è ambizioso e non consente dunque troppi passi
falsi. Vincere è importante, farlo in trasferta lo è ancora di più. Gli
avversari, come detto, occupano la seconda posizione della graduatoria con un
meno due rispetto a noi”spiega
Mandelli.
Che aggiunge: “Ci stiamo preparando con molto scrupolo e con
metodo: dopo una fase prettamente atletica siamo passati a quella specifica
tattica, dove stiamo valutando quale strategia di gioco adottare”.
(L'ex nazionale azzurro Roberto Mandelli è impegnato con il Monferrato nella duplice veste di allenatore e giocatore)
Quale partita dovremo attenderci dalla franchigia monferrina?
“Sarà certamente una gara intensa e difficilmente chi dovesse andare
subito avanti avrà vita facile nell’amministrare il vantaggio. Credo che il
match si risolverà negli ultimi venti minuti, e noi dovremo essere abili ed
astuti nel cogliere le occasioni che ci si presenteranno davanti” conclude Mandelli.
Anche per Simone Carloni - l’ex di turno - “sarà
importante raccogliere quanto più possibile” dalla gara contro
i catalani. “Io sono cresciuto in seno al rugby romano e ho
fatto mia quella filosofia, per cui sono convinto che se domenica dovessimo
vincere un simile risultato ci darà tranquillità ma non certezze, perché saremo
certi della promozione solo quando la matematica ci darà ragione. Non dovremo
mai abbassare la guardia” ammonisce.
Carloni, romano classe 1987, è un pilone capace di adattarsi sia a
destra che a sinistra, ha un fisico poderoso, 187 cm per 110 kg. Dopo essere
stato anche in Inghilterra con il Chinnor Rugby ha militato nel campionato
italiano di Eccellenza con i Cavalieri Prato e con i Lyons Piacenza. Come
detto, ha militato anche nell’Alghero e pertanto conosce bene l’ambiente. È
stato espressamente voluto al Monferrato Rugby per rinforzare la mischia.
(nella foto Simone Carloni uno dei punti di forza del pack monferrino)
“In casa l’Alghero si trasforma. Scattano meccanismi di appartenenza e
di identità al limite della ferocia. Pensate che una volta mi dissero:
‘Permettere a uno che viene da fuori di vincere sulla terra che gli
permettiamo, al massimo, di calpestare, è fuori da ogni possibilità di
comprensione’. Questa è la loro mentalità. In casa, sono davvero un’altra
squadra, che sa difendersi in maniera ordinata e solida e che sa immediatamente
colpirti appena intravedono un buco. Bortolussi e Anversa sono i loro punti di
forza. Soprattutto Anversa è micidiale con il piede, alla minima possibilità
calcia e fa male” spiega
Carloni.
I nostri avversari
Il tecnico dell’ dell’Amatori Rugby Alghero è proprio Marco Anversa, che
condivide con Mandelli il doppio ruolo. Classe 1979, la stessa di Mauro
Bergamasco con il quale ha condiviso pezzi importanti di carriera in Azzurro
fra Coppa del Mondo e Sei Nazioni di categoria, è nativo di Viadana, dove si è
formato (al fianco del celebre Tana Umaga) diventando un’apertura di ottimo
livello e da dove è partito, da grande, alla volta di Brescia (la Leonessa di
Matt Vaea), Roma, Parma, Noceto, Capoterra e Alghero.
Dopo aver chiuso con un terzo posto in classifica il campionato scorso,
la compagine algherese ha dimostrato di essere pronta in un campionato non
facile ma che, ormai, conosce bene e che vorrebbe disputare per l’ultima volta.
“La Serie B è tanto fisico, grandi impatti, massima cura alle fasi di
conquista. Le squadre sono costruite sulla possanza atletica dei primi otto
uomini e poco altro. L’ottanta per cento dell’inerzia delle partite passa per
mischie ordinate e rimesse laterali. Nel complesso, è un rugby povero di
contenuti ma di grande ardore agonistico. Non bellissimo da vedere ma
interessante da giocare” sottolinea
Anversa.
(Marco Anversa, apertura tecnicamente di prestigio, è il fulcro del gioco del club isolano)
“Grazie al nostro presidente Franco Badessi e al direttore tecnico
Ramiro Cassina le basi per un epilogo positivo ci sono tutte, ora spetterà a
noi rispondere nel migliore dei modi alle aspettative che sono riposte in
questo progetto che si preannuncia vincente. Intravedo chiari segnali della
volontà di fare quel tanto agognato salto di categoria che riporterebbe la
palla ovale algherese negli scenari della Serie A, non nuovi alla nostra città - ancora Anversa -. Proprio
il Monferrato, tuttavia, è la vera corazzata del girone. A mio avviso è la
compagine più accreditata al salto di categoria, potendo contare su giocatori
di livello superiore che nulla hanno a che vedere con questo campionato. Anche
noi abbiamo certamente elementi di valore, ma la differenza non trascurabile è
che i nostri punti di forza sono ormai penalizzati dall’età, mentre quelli del
Monferrato, se escludiamo il ‘vecchietto’ amico Mandelli, hanno ancora
l’anagrafe dalla loro parte. Pensiamo solo a Jacopo Zucconi: è un lusso averlo,
lui è un vero talento, che ha fatto una scelta di cuore sposando il progetto
della franchigia il che gli fa onore”.
Alghero favorito dal clima?
“Beh, ci mancherebbero solo le nebbie e le gelate! Da qui scapperebbero
tutti. Un aspetto veramente positivo è che non piove praticamente mai, e il
campo si mantiene in condizioni perfette per tutto l’anno” conclude Anversa.
Uno dei “pezzi” pregiati della “rosa” algherese è anche il 35enne Steven
Bortolussi. Origini australiane ma italiano di adozione, è un estremo con
ottime doti da utility back con una grande esperienza in prestigiosi club
italiani come Viadana, Benetton Treviso, Petrarca Padova, San Donà e Rovigo. Ma
il talento di questo giocatore, approdato in Italia nel 2003, ha fatto sì che fosse
convocato nella Nazionale di rugby a 7, partecipando a diverse edizioni della
Coppa del Mondo.
Molto forte nel gioco rotto, è un rugbista di grande esperienza, che fa
da esempio e stimolo per i numerosi giovani che sono stati inseriti in prima
squadra da Anversa.
Domenica contro il Monferrato, l’Alghero si affiderà alle qualità delle
sue doti di corsa e di contrattacco, anche se Bortolussi è reduce da un serio
infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre due mesi.
Un’ultima nota: otto mesi fa l’Alghero ha perso l’imbattibilità interna
che durava da due stagioni solo contro l’allora capolista Cus Torino per colpa
di Italia-Galles… la partita del Sei Nazioni che finì al 93’. L’arbitro ad
Alghero volle replicare quanto visto in televisione il giorno prima, concedendo
concesso 13’ di recupero, gli stessi di Parigi, e Torino fece come i Galletti.
(Mario Bocchio)
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