mercoledì 1 maggio 2019




GIOCA A RUGBY DIVENTA GRANDE è un progetto editoriale di FIR PUGLIA capitanato da Grazio Menga, progetto grafico MEZ Comunicazione, illustrazioni di Alessandro Rivizzigno, e RUGBYTOTALE previa autorizzazione da C.R.Puglia pubblicherà metodicamente gran parte dello scritto, inserendo delle significative immagini fotografiche ricavate direttamente da siti e pagine FB dei club della Regione.

(Beach rugby in Puglia con l'annuale Magna Grecia Cup in procinto di partire)

GIOCA A RUGBY/NONO DI NOVE. (nelle puntate precedenti sono state prese in considerazione i ruoli del rugby  )
UNA PICCOLA STORIA
Il rugby è uno sport di antichissima tradizione. Ce ne sono tracce già in epoca romana. La versione che pratichiamo oggi nasce in Inghilterra nel 1823 e nasce da qualcosa che sta a metà fra storia e leggenda. Sio racconta che nel bel mezzo di una partita di calcio, nel college della cittadina di Rugby, nello Yorkshire, al confine fra Inghilterra e Scozia, un ragazzo di nome William Web Ellis, stufo di inseguire il pallone che rotolava davanti a sè, lo raccolse con le mani e corse verso la linea di fondo. Quel giorno nacque il nostro amato sport.
Da allora il rugby ha fatto molta strada e oggi la Coppa del Mondo è il terzo  evento sportivo al mondo per audience televisiva dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio.


(Gli immancabili terzi tempi del rugby, nella foto un banchetto foggiano)

Noi pensiamo che il rugby sia uno SPORT PER TUTTI. Alcuni invece ritengono che possa giocarlo solo chi si sente una specie di superman. Forse lo pensa chi vede in televisione squadre fatte di veri mostri di forza e velocità. Ma, ad altissimi livelli, ormai qualunque sport è PRATICATO DA MOSTRI. Chi si avvicinerebbe al calcio o alla pallacanestro pensando di assomigliare, subito e senza allenamento, a Ibrahimovic e a Shaquille Oneal ?
Il rugby è uno sport per tutti perchè, a livello giovanile, il gioco duro è praticamente inesistente e perchè non ci sono ragazzi dei quali si puo’ dire, in partenza, “lui non puo’ giocare.”
Ci sono poi altri aspetti che vogliamo sottolineare:
PRIMO: nel rugby non ci sono mai stati incidenti fra tifosi. Si arriva allo stadio insieme  si va via insieme festeggiando o rammaricandosi.
SECONDO: si vince o si perde perchè si è giocato meglio o peggio. Arbitro e fortuna non c’entrano.
TERZO: in campo chi provoca  l’avversario lo fa a suo rischio e pericolo, chi simula è semplicemente ridicolo, chi protesta  con l’arbitro mostra debolezza    e di solito perde la partita.


(in foto i ragazzi della Kheiron Academy Rugby di Francavilla Fontana)

Molte  altre    cose si potrebbero raccontare ad esempio che si gioca in quindici con due tempi da 40 minuti ciascuno e una palla di forma ovale, ma è meglio se venite a trovarci e guardate da voi.

VITO GIANNULO (Giornalista RAI e rugbysta)


Chiaramente tutti i post ricavati dall’opuscolo di FIR Puglia erano rivolti principalmente ai piu’ giovani ed ai genitori dei ragazzi che sono in procinto di avvicinarsi al rugby, ma anche per tutti noi non è stato certo sconveniente rileggere questi articoli.  

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