mercoledì 29 maggio 2019




Il Rugby Mantova 2018/19, l’analisi di Filippo Santoro: “Progetto scuole al top. Per la prossima stagione pensiamo ad una squadra femminile di rugby a 15”

La stagione 2018/19 dei settori femminile e minirugby è agli archivi. Un anno di crescita e di progetti ambiziosi che ha visto Filippo Santoro coinvolto in prima persona: “Personalmente mi sono trovato bene con tutti gli allenatori – commenta Santoro – Ho avuto la fortuna di lavorare in un gruppo attivo e responsabile che hanno facilitato notevolmente il mio lavoro di supporto alle varie categorie per raggiungere gli obiettivi stagionali. Alle basi del nostro progetto c’era la comunicazione tecnica degli allenatori verso i giocatori.
Un modo di comunicare unico degli allenatori dall’Under 6 fino all’Under 12 per preparare al meglio i nostri rugbisti.
Naturalmente anche lo spirito di squadra è alla base di tutte le nostre rappresentative. E’ un obiettivo che si raggiunge facendo comprendere regole e ruoli all’interno di un gruppo e costruendo in modo autorevole la figura dei nostri allenatori”.
Complessivamente positivo anche il bilancio tecnico e sportivo del settore minirugby: “Nei tornei abbiamo dimostrato che abbiamo lavorato bene con tutte le categorie, il lavoro sulla motricità e sull’affettività al contatto ha dato ottimi risultati anche nelle categorie Under 6 e Under 8.  Queste rappresentative hanno mostrato ottimi progressi anche dal punto di vista della partecipazione numerica. C’è stato gioco, divertimento e buoni risultati sportivi che hanno gratificato sia i bambini che le famiglie. A tal proposito, va fatto un enorme ringraziamento a tutte le famiglie per gli sforzi e la vicinanza al club”.
Non sono mancati i progetti di collaborazione con le varie scuole: “Abbiamo continuato ad impostare tre tipi di progetti a seconda della disponibilità delle scuole e dei docenti di educazione fisica.

Il primo tipo di progetto ci ha visto come formatori delle classi sui principi e le basi del rugby durante le ore di educazione fisica. Nel secondo tipo, abbiamo tenuto allenamenti specifici per le rappresentative scolastiche che hanno deciso di partecipare ai campionati studenteschi. Il terzo progetto, che rientra nell’iniziativa FIR “Rugby per tutti”, ha permesso alle scuole di affiliarsi alla FIR tramite la creazione dell’ente scolastico che ha dato la possibilità ai ragazzi di praticare il rugby in sicurezza e vicino a scuola in orario extra scolastico con il supporto della nostra società che si è configurata come tutor. I ragazzi tesserati per l’ente scolastico hanno potuto giocare nei tornei federali sia per la scuola che per il rugby Mantova. Per la prossima stagione cercheremo soprattutto di focalizzarci sul secondo e terzo tipo di progetto per stringere legami ancora più forti con le nostre scuole e dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di conoscere il mondo del rugby.
Siamo stati vicini anche alle figure dei docenti creando appositamente per loro, in collaborazione col comitato regionale, un corso di aggiornamento sul rugby per dare loro i mezzi necessari per poter praticare a scuola rugby con i loro studenti utilizzando le regole del tag rugby.”.
Santoro è stato anche alla guida del settore femminile e l’ha seguita nell’avventura di Coppa Italia di Rugby a 7: “Devo dire che non è stata una stagione semplice. Il cambio di formula voluto dalla federazione ha dato un aspetto più propagandistico che competitivo alla Coppa Italia, togliendo forse un po’ di motivazione alle ragazze. E’ stato comunque raggiunto l’obiettivo tecnico di far crescere le nostre giovani. Credo che vivere di più il gruppo avrebbe portato una maggior coesione dentro e fuori dal campo, ma devo dire che tutte le ragazze si sono applicate con costanza e impegno per tutta la stagione”.
Santoro svela l’ambizione per la prossima stagione: “Vogliamo costruire le basi per una squadra che possa competere, possibilmente già dalla prossima stagione, al secondo campionato nazionale di rugby a 15. Questo significherebbe aumentare i numeri e le figure professionali al seguito della squadra. Servirebbe anche una preparazione fisica e tecnica diversa rispetto al rugby a 7, ma sono convinto che la creazione di questa squadra darebbe nuovi stimoli a tutto l’ambiente e sarebbe un volano importante per far crescere il movimento femminile a Mantova”.

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