Prima attesa partita per il
folto gruppo della under 14 targata Imperia Rugby. Ed unica vittoria per 38 A
26 per il sistema rubgistico dell’estremo Ponente ligure nel trittico di sfide
della domenica con il Savona. Dichiara il tecnico Enrico Abbo: “L'aspettativa
era alta, per la curiosità di vedere giocare due bei gruppi (che io ritrovo per
la seconda volta), per la riassegnazione di ruoli importanti, per le analisi
che lo staff allenatori deve fare a fine partita. Però è andata bene. Perché
sono bravi, mancava solamente la consapevolezza della propria posizione e del
proprio ruolo”. Per la cronaca, le vecchie abitudini sono dure a morire. Si
gioca di mattina e il Ponente estremo dorme ancora. Subisce la prima meta, però
l’Imperia ha la capacità di reagire. Il trascinatore della squadra e metaman è
Francesco Chiappori, che mette ben cinque segnature. L’altra è opera di Valerio
Orlandi, davvero monumentale. Patrick Gheza, solito allo scherzo e alla furbata
in allenamento, è invece micidiale nei calci: sa concentrarsi al momento
giusto. Notevole poi la prova di Filippo Liporace, una molla tutta elettricità,
che va solo disciplinato.
Spesso risulta imprendibile ed è molto coraggioso a
dispetto di un fisico non proprio leonino. Importante prova anche di Luca Parodi,
una prima linea di sostanza. Non appare, ma rende. Riccardo Nunziata ha pure
dato un contributo notevole così come un Francesco Borca che sta uscendo dal
guscio del timore e della timidezza e sta lavorando sodo per essere una guida,
un caudillo di qualità. I prodromi ci sono tutti. Del resto di
fronte c’era Savona, che ha segnato comunque 26 punti. Merito loro e anche
demerito di Imperia che deve lavorare di più in fase difensiva. Però alla prima
partita ci sta e nella categoria i punteggi larghi sono quasi una regola. Il
gruppo è ampio e ci sono cambi. Ne approfittano i tecnici Abbo e Binelli per
tenere in “punizione scolastica” un giocatore di prospettiva: questo è il
rubgy. Il risultato ancora a livello di under 14 è singolare e non legato alle
acrimonie di un campionato. Bisogna crescere e farlo anche a scuola, che è il
“lavoro” di bambini e ragazzi. Come tutti, anche il malcapitato, è poi entrato.
La lezione va imparata. E ora via verso nuove avventure.
Chiosa Flavio Perrone,
responsabile tecnico di settore: “I ragazzi hanno avuto una bella reazione dopo
aver subito la meta iniziale, hanno già una prima organizzazione di gioco e
qualcuno che emerge di giornata in giornata, come Chiappori in questo caso.
Bisogna lavorare sulle abilità individuali, ma in ogni caso vincere subito dà
morale”.
Imperia Rugby in campo con: Bissaldi, Parodi,
Militello; Doria Miglietta, Rovere; Chiappori, Borca, Orlandi; Nunziata, Pelle,
Ramenzoni, Liporace, Gheza. A disposizione ed entrati: Airone, Iannone, Nonnis,
Devia.
Union Riviera Rugby under 18 stecca la prima, ma le prospettive sono buone
Il triplo
confronto Imperia / Union Riviera con Savona in data 15 ottobre vede come
secondo capitolo una partita a livello di under 18. C’è curiosità positiva per
i padroni di casa guidati dal tecnico Alessandro Castaldo. Il gruppo è formato
per la maggioranza da giocatori al secondo anno di categoria (sophomores nel
mondo sportivo universitario statunitense), più alcuni al primo anno e solo un
paio al terzo anno. Squadra esperta, certo, ma la preparazione è stata
rallentata dalla mancanza di amichevoli e da un comprensibile sostegno alla
prima squadra, con alcuni giocatori giunti più tardi a rimpolpare il gruppo. Il
primo tempo si chiude con una meta trasformata dagli ospiti a fronte di una
punizione piazzata da Marasco. Un sostanziale equilibrio con un Savona solido,
ma non trascendentale e comunque buon erede della rilevante compagine
dell’annata precedente. Tra primo e secondo tempo non cambia nulla per la Union
se non il cambio di Campanini per Dutto. Due in panchina per la Union, però
mancavano anche Sambito e Trezza, mentre Borzone sta proseguendo il suo
percorso di recupero. Il secondo tempo pone in rilievo la mischia di Savona,
ben organizzata soprattutto nelle maul avanzanti e nella pressione. Per
contro, il gioco appare spezzettato e molto legato ai calci, non sempre
efficaci. Entra Signorella all’ala per Eordea: c’è da lavorare sui tre quarti e
si vedrà concretamente. Peraltro il Savona allarga il vantaggio con una furba
giocata del mediano di mischia Marco Bernat. Peraltro i corsari non sfruttano
situazioni di vantaggio, ad esempio con una touche “furba” che l’arbitro
ritiene giocata entro i 5 metri laterali, cosa non possibile. La Union non ha
la palla tra le mani per molto tempo, ma si individuano buone potenzialità se
il gioco diviene rapido e fluido. Cosa che non è ancora. La terza meta savonese
arriva così impietosa, con un gioco all’ala, peraltro contestata dai padroni di
casa. E ovviamente non viene trasformata. Finisce 19 a 3 per i biancorossi, ma
in casa Union c’è relativa serenità. Nel discorso di fine partita Alessandro
Castaldo è rassicurante e concreto, rilevando che ci siano stati errori di
singoli in difesa, che peraltro è stata complessivamente buona. C’è da lavorare
molto per il reparto arretrato, dato che palla in mano la Union è temibile. Per
questo si attende un pronto riscatto.
La formula
del campionato è particolare: nel contesto ligure piemontese ci sono tre gironi
e la Union è collocato ovviamente in quello ligure con lo stesso Savona, la
neonata franchigia degli Embriaci (leggi Cus Genova seconda squadra) e gli
Amatori. Le prime e la migliore seconda adiranno al girone di primo livello.
Ovviamente le squadre successive saranno collocate in gironi di secondo e terzo
livello. E il riscatto del gruppo di Ardoino, Sega, Braccini e soci è atteso.
Vedremo.
Union in
campo con:
Ascheri,
Mitolo, Landini; Tarzia, Novaro; Calzia, Dutto, Bravo; Ferraro, Marasco,
Eordea, Sega, Ardoino, Archimede, Braccini. A disposizione e entrati:
Signorella, Campanini. Tecnico Alessandro Castaldo.
UNDER 18
TERRITORIALE GIRONE 3 (I GIORNATA/ANDATA)
FTGI Embriaci
– Amatori Genova 31/38
Union Riviera
– Savona 3/19
CLASSIFICA:
Amatori Genova punti 5, Savona 4, FTGI Embriaci 2, Union Riviera 0.
(testi di Alessandro Giacobbe, foto di Claudio Valente)
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