venerdì 19 dicembre 2025

RUGBYTOTALE & SOCIALE - EVENTO/ LA “LUCE” DEL CORRIERE MERCANTILE NON SI SPEGNE

IL PRIMO GIORNALE IN ITALIA CON UNA DONNA CAPOREDATTRICE

 

 

Genova. A dieci anni dalla chiusura del Corriere Mercantile, storico quotidiano genovese fondato nel 1824 e scomparso il 27 luglio 2015, Genova ha voluto ricordare una delle esperienze più longeve e significative del giornalismo italiano, simbolo di pluralismo, radicamento territoriale e informazione locale.







L’anniversario è stato celebrato con un convegno promosso dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Associazione Ligure dei Giornalisti, ospitato al Centro di Cultura, Formazione e Attività Forensi.

A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Stefano Savi, che ha ricordato quanto il Corriere Mercantile abbia rappresentato per la città e quanto sia stato doloroso assistere allo spegnimento di quella luce che ogni testata di informazione porta con sé.






 Subito dopo sono intervenuti Tommaso Fregatti, presidente Odg Liguria che ha ricordato i suoi anni al Mercantile e ha evidenziato l’importanza della pluralità dell’informazione e Matteo Dell’Antico, segretario Alg Liguria che ha sottolineato le drammatiche ricadute occupazionali di una pubblicazione che chiude.







Alessandra Pieracci ha ricordato come il Mercantile guidato da Mimmo Angeli, il direttore più longevo nel panorama nazionale,  sia stato un esempio virtuoso in tema di pari opportunità. Ha avuto la prima caporedattrice in Italia, Sandra Ramella, e ha prodotto croniste che poi si sono affermate nei principali quotidiani italiani

Numerose e sentite le testimonianze di chi il Mercantile lo ha vissuto quotidianamente: da Paolo Garimberti, che vi mosse i primi passi professionali, a Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa;  Michele Varì, da Paolo De Totero, fino ai ricordi di Andrea Ferro (oggi consigliere nazionale Odg), Alberto BruzzoneMichele GiordanoMatteo Angeli Matteo Gerboni, e al contributo video di Lorenzo Tosa. Molto apprezzato anche l’intervento di Floriano Pancera, storico capo della tipografia.

Al centro del dibattito sul presente e sul futuro della professione giornalistica, moderato da Marco Ansaldo, gli interventi di Michele Brambilla, direttore del Secolo XIX, e di Luigi Pastore, capo della redazione ligure di Repubblica.

È emerso il ritratto di un giornale cooperativo ma moderno e capace di grandi scoop, di valorizzare il ruolo delle donne in redazione e di formare intere generazioni di cronisti.

Un’esperienza che resta viva nella memoria collettiva e che continua a interrogare il futuro dell’informazione, alimentando la speranza che quella “luce” possa un giorno tornare ad accendersi.

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