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IL PRIMO
GIORNALE IN ITALIA CON UNA DONNA CAPOREDATTRICE |
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Genova. A dieci anni dalla chiusura del Corriere Mercantile, storico quotidiano genovese fondato nel
1824 e scomparso il 27 luglio 2015, Genova ha voluto ricordare una delle
esperienze più longeve e significative del giornalismo italiano, simbolo di
pluralismo, radicamento territoriale e informazione locale. L’anniversario è stato celebrato con un convegno promosso dall’Ordine dei
Giornalisti e dall’Associazione Ligure dei Giornalisti, ospitato al Centro di
Cultura, Formazione e Attività Forensi. A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Stefano Savi, che ha ricordato quanto il Corriere Mercantile abbia rappresentato per la città e quanto sia stato doloroso assistere allo spegnimento di quella luce che ogni testata di informazione porta con sé. Subito dopo sono intervenuti Tommaso Fregatti, presidente Odg
Liguria che ha ricordato i suoi anni al Mercantile e ha evidenziato
l’importanza della pluralità dell’informazione e Matteo Dell’Antico, segretario Alg Liguria che ha sottolineato
le drammatiche ricadute occupazionali di una pubblicazione che chiude. Alessandra
Pieracci ha ricordato come il
Mercantile guidato da Mimmo
Angeli, il direttore più longevo nel panorama nazionale, sia stato un esempio
virtuoso in tema di pari opportunità. Ha avuto la prima caporedattrice in
Italia, Sandra Ramella, e
ha prodotto croniste che poi si sono affermate nei principali quotidiani
italiani Numerose e sentite le testimonianze di chi il Mercantile lo ha vissuto
quotidianamente: da Paolo
Garimberti, che vi mosse i primi passi professionali, a Giulio Anselmi, presidente
dell’Ansa; Michele Varì, da Paolo De Totero, fino ai ricordi
di Andrea Ferro (oggi
consigliere nazionale Odg), Alberto
Bruzzone, Michele
Giordano, Matteo
Angeli e Matteo
Gerboni, e al contributo video di Lorenzo Tosa. Molto apprezzato anche l’intervento di Floriano Pancera, storico capo della
tipografia. Al centro del dibattito sul presente e sul futuro della professione
giornalistica, moderato da Marco
Ansaldo, gli interventi di Michele
Brambilla, direttore del Secolo XIX, e di Luigi Pastore, capo della redazione ligure di Repubblica. È emerso il ritratto di un giornale cooperativo ma moderno e capace di
grandi scoop, di valorizzare il ruolo delle donne in redazione e di formare
intere generazioni di cronisti. Un’esperienza che
resta viva nella memoria collettiva e che continua a interrogare il futuro
dell’informazione, alimentando la speranza che quella “luce” possa un giorno
tornare ad accendersi. |


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