I Lions Amaranto
Livorno, il mondo del rugby e più in generale il mondo dello sport sono
fortemente intenzionati a non dimenticare e a non far dimenticare il sinistro
marittimo avvenuto la sera di mercoledì 10 aprile 1991, quando il traghetto
Moby Prince, di proprietà della Navarma, entrò in collisione con la petroliera
Agip Abruzzo, nella rada del porto labronico. In seguito alla collisione si
sviluppò un vasto incendio, alimentato dal petrolio fuoriuscito dall’Agip
Abruzzo, che avvolse il traghetto – partito pochi minuti prima da Livorno e
diretto verso Olbia – e causò la morte di 140 delle 141 persone che vi si
trovavano a bordo. Per la perdita di vite umane, quello del Moby Prince è stato
il più grave incidente che abbia colpito la marina mercantile italiana; sulle
cause della strage, purtroppo, restano troppe zone d’ombra. Anche il mondo
dello sport, nel suo piccolo, può appoggiare le iniziative tese a ricordare
quella tragedia e ad evitare che finisca nell’oblio.
(LA FOTO E' RELATIVA ALL'INIZIATIVA EFFETTUATA IL 25 FEBBRAIO 2024, POCHI ISTANTI PRIMA DELLA PARTITA VALIDA PER LA QUARTA DI RITORNO DEL CAMPIONATO DI B, GIRONE 2 2023/24, TRA UR SAN BENEDETTO E LUNDAX LIONS AMARANTO LIVORNO)
I Lions Amaranto
Livorno, il mondo del rugby e più in generale il mondo dello sport sono
fortemente intenzionati a non dimenticare e a non far dimenticare il sinistro
marittimo avvenuto la sera di mercoledì 10 aprile 1991, quando il traghetto
Moby Prince, di proprietà della Navarma, entrò in collisione con la petroliera
Agip Abruzzo, nella rada del porto labronico. In seguito alla collisione si
sviluppò un vasto incendio, alimentato dal petrolio fuoriuscito dall’Agip
Abruzzo, che avvolse il traghetto – partito pochi minuti prima da Livorno e
diretto verso Olbia – e causò la morte di 140 delle 141 persone che vi si
trovavano a bordo. Per la perdita di vite umane, quello del Moby Prince è stato
il più grave incidente che abbia colpito la marina mercantile italiana; sulle
cause della strage, purtroppo, restano troppe zone d’ombra. Anche il mondo
dello sport, nel suo piccolo, può appoggiare le iniziative tese a ricordare
quella tragedia e ad evitare che finisca nell’oblio.
Il gruppo squadra dei
Lions Amaranto salirà nella serata del prossimo venerdì 10 aprile sul traghetto
che li porterà ad Olbia, dove il giorno sopo, nel primo pomeriggio di sabato
11, giocherà contro la locale squadra nel quadro della 17ª giornata di serie B,
girone 4. Un’ora dopo la partenza dal porto labronico, nella zona dove
esattamente 35 anni prima si consumò quella tragedia, i giocatori livornesi
getteranno in mare 140 rose, in precedenza a loro consegnate dai familiari
delle vittime e dalle autorità cittadine. Un gesto simbolico, che coinvolgerà e
sensibilizzerà anche tanti giovani rugbisti, nati dopo il 1991.
Già 22 mesi fa, il 25 febbraio 2024, pochi istanti prima del drop d’inizio della partita di B tra l’UR San Benedetto ed i Lions Amaranto, si svolse un momento celebrativo in memoria della tragedia, in cui perse la vita anche il sambenedettese Sergio Rosetti, imbarcato sul traghetto come motorista. I capitani delle due squadre Andrea Del Prete e Matteo Magni ricevettero le maglie #iosono141 da Nicola Rosetti, figlio di Sergio Rosetti. Nicola Rosetti, presidente dell’«Associazione 140 – Familiari vittime Moby Prince», è un ex rugbista. (Fabio Giorgi)
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