E’ un Fano Rugby in formato legge di Murphy
quello che torna da Chieti. L’assioma che dice “che se qualcosa può andar male lo farà
sicuramente” calza a pennello ai fanesi che giocano bene,
vanno in vantaggio e potrebbero allungare ma alla prima disattenzione vengono
puniti e perdono nella fase cruciale del gioco due pedine fondamentali per
infortunio.
In queste poche righe è riassunta la terza
giornata del campionato di C1 che ha visto il Fano uscire sconfitto per 29-10
da Sambuceto (Chieti) contro il Gran Sasso, una sconfitta che fa scivolare i
ragazzi del presidente Giorgio Brunacci all’ultimo posto in classifica.
L’equilibrio
della gara si rompe introno al quarto d’ora con i padroni di casa che passano
in vantaggio. Fano però tiene bene il campo e grazie alla meta
di Matteo Fulvi Ugolinicinque minuti più tardi e al calcio di
punizione sul finale, chiude la prima frazione avanti per 7-10.
Nella ripresa accade l’imprevedibile.
Pronti-via e la grave disattenzione dei rossoblù consente ai padroni di casa di
portarsi avanti per 12-10. Nemmeno il tempo di riassestarsi che a diventare
protagonista è l’infermeria fanese nel quale sono costretti ad accomodarsi Luca
Martinelli e Federico Cazzanti che abbandonano anzi tempo la contesa nella fase
cruciale del match.
Fano potrebbe comunque rimettere la freccia ma
prima gli avanti ospiti si fermano a pochi centimetri dalla linea di meta dopo
una bellissima azione, poi Alessandro Gasparini sbaglia il calcio di punizione
del possibile 12-13 facendo aleggiare lo spettro nell’aria di una domenica
nefasta.
Il Gran Sasso approfitta di tutte queste
componenti sfavorevoli al Fano e nel finale dilaga chiudendo per 29-12
nonostante la ricerca del Fano di trovare quella segnatura che avrebbe
significato il punto bonus.
“E’
un periodo che ci gira storto”. Questo il laconico commento di Walter
Colaiacomoche però non si abbatte: “La
squadra lotta su ogni pallone – aggiunge – e prima o poi arriveranno i
risultati sperati”.
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