Serie A: il punto di Leandro Pagliarini alla vigilia
della prima giornata di ritorno
Leandro Pagliarini (foto sotto), classe 1997, alla sua
terza stagione nel Rugby Noceto è un giocatore di quelli che si possono
definire concreti non solo per il gioco che esprime in un ruolo chiave come
quello dell’estremo ma, soprattutto, dalle idee chiare che trapelano dalle sue
parole.
L’abbiamo
incontrato alla vigilia della partita con il Rugby Perugia.
Quello
2019/2020 e sicuramente il girone più difficile che avete incontrato negli
ultimi anni. Una prima fase che comunque vi ha visti protagonisti perdere la
vetta della classifica dopo la sconfitta contro il Firenze. Qual è il tuo
bilancio a metà stagione?
“Diciamo che questo campionato mette a dura
prova la nostra resistenza fisica ma soprattutto psicologica. Nelle ultime tre
stagioni, le mie a Noceto, non abbiamo mai affrontato trasferte impegnative e
sicuramente è una novità. Dire che siamo soddisfatti di come sta andando il
campionato rispecchia solo a metà il nostro umore, non nascondo che l’obiettivo
che ci eravamo prefissati era quello di chiudere il girone di andata in testa
da soli. Questo però non ci distrae dal nostro obiettivo finale, tutto è
fattibile, adesso ci aspettano partite difficili prima Perugia e poi due delle
trasferte più impegnative di questa stagione prima Catania e poi a Roma con la
Capitolina e non ci sarà permesso distrarci.”
L’anno
scorso molto del valore del Rugby Noceto era dato dal pacchetto di mischia,
siamo certi di non esagerare dicendo che è stato il migliore del campionato.
Quest’anno il gioco dei trequarti sta portando molti risultati e tante mete. È
cambiato qualcosa o forse alla seconda stagione con coach Frati in panchina
state assimilando ruoli, tecniche e tattiche volte a risaltare tutte le
caratteristiche dei 15 in campo?
“Il pacchetto di mischia nella scorsa
stagione è stato sicuramente il migliore del nostro girone di Serie A.
Quest’anno sta continuando a fare un ottimo lavoro ma, come è noto, le squadre
del centro-sud hanno pacchetti tosti e difficili da affrontare. Alla seconda
stagione con Frati noi trequarti riusciamo ad esprimerci meglio anche in virtù
del piano di gioco che alleniamo bene e costantemente da più di anno e che ci
permette di avere una miglior confidenza e di conseguenza esprimere un gioco
efficace e produttivo.”
Domani si
tornerà a giocare, contro il Rugby Perugia, sul Nando Capra per la prima di
ritorno. Come vedi la partita e quanto è importante per un giocatore scendere
in campo in casa consapevole che lo Stadio in cui sta giocando è imbattuto da
14 mesi?
“Per il noi il Nando Capra è il nostro
fortino, dal punto di vista psicologico è indubbio che aiuta tantissimo giocare
sul tuo campo di casa che sai essere imbattuto da più di un anno. Ma più di
tutto è importante l’apporto del pubblico che ci sostiene e non fa mai mancare
la sua presenza. Per questo sarà importante ,anche domani, avere sempre lo
stadio pieno e “caldo”.
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