RAGUSA
CORSARO
Il
Ragusa Rugby espugna il campo dell’Amatori Catania 1963 e li scavalca in
classifica, rimanendo a un solo punto dalla vetta.
Al
termine di una partita equilibrata e combattuta fino all’ultimo secondo il
Ragusa Rugby espugna il campo dell’Amatori Catania 1963 e si porta in solitario
al secondo posto della classifica di serie C1.
Partita
equilibrata, si è detto, eppure i ragusani per quasi venti minuti dominano
l’incontro, andando subito in vantaggio, ma poi un micidiale uno-due-tre dei
catanesi fa vacillare le certezze iblee, dando al contempo ai padroni di casa
l’illusione di poter fare un solo boccone degli avversari. Ma andiamo per
ordine.
A
partire forte è la squadra di coach Greco che già al 7° si porta in vantaggio
con una bella invenzione di Peppe Iacono che, all’interno dei 22 etnei, calcia
a seguire per se stesso, e schiaccia in meta quando il pallone ha oltrepassato
la fatidica linea. Lo stesso giocatore trasforma. 7 a 0 e partita che sembra
tranquillamente in mano degli iblei, che nei minuti seguenti tengono
stabilmente in mano il pallino del gioco.
E
invece, quando nessuno se lo aspetta, arrivano tre zampate catanesi che
tramortiscono i giocatori ragusani, anche oggi in maglia rossa. Al 18° la meta
di Emiliano Puglisi, al 21° quella di Yuri Minnì e al 25° quella di Rigil
Rountree, tutte trasformate da Valentino Colajanni portano il risultato sul 21
a 7, mettondo in crisi la squadra iblea.
Per
il resto del primo tempo, infatti, i ragusani non riescono più a rendersi
pericolosi e i padroni di casa controllano agevolmente la partita.
A
tempo quasi scaduto, però, Peppe Iacono ne fa un’altra delle sue: prima supera
la difesa avversaria e poi dà un pallone d’oro ad Alessandro Cappa che deve
solo essere depositato in meta. Con la trasformazione dell’apertura ragusana fa
21 a 14.
Sarà
per la meta segnata a tempo scaduto, sarà per le parole di German Greco
all’intervallo, alla ripresa in campo scende un altro Ragusa. E che sia diverso
da quello visto nella seconda parte del primo tempo lo capiamo subito: il tempo
di ripartire che Stefano Iacono, subentrato a un evanescente Demba Mane intorno
al 20°, sta già festeggiando la propria meta. Il fratello Peppe centra i pali.
21 a 21 e per i catanesi tutto da rifare.
Adesso
ad accusare il colpo sono i padroni di casa che, forse anche complice un loro calo
fisico, lasciano campo ai ragusani.
Passano
sette minuti e il Ragusa passa in vantaggio. Punizione veloce battuta da Peppe
Iacono nei 5 metri etnei e Salvatore Buffa è lesto a tuffarsi in meta
all’altezza della bandierina. Questa volta il piede del cecchino ibleo è
impreciso. 21 a 26.
Inizia
la girandola dei cambi. Tra il 55° e il 61° escono Mario Bella, Davide Sammito,
Andrea Gulino e Salvatore Bellina, prendono il loro posto Massimo Avola, Andrea
Puglisi, Francesco Mallia e Adriano Scrofani.
Al
55° e al 70° ci sono anche due gialli, rispettivamente per Samuele Trimarchi e
Daniele Gulino. In questa fase non accade nulla di rimarchevole ma la
superiorità numerica mette le ali ai piedi ai padroni di casa che si
catapultano in attacco. Il Ragusa però alza un muro difensivo che regge
all’assalto degli avversari, anche se di tanto in tanto vacilla.
E al
75°, invece, un repentino capovolgimento di fronte porta Mallia a bagnare il suo
debutto con una meta. Peppe Iacono sbaglia ancora. 21 a 31.
La
partita a questo punto sembra chiusa ma l’Amatori tenta il tutto per tutto per
segnare la meta che darebbe loro il punto di bonus difensivo e quello per le
mete segnate. Ci riescono solo all’ottantesimo quando il signor Paolo Schilirò assegna
loro una meta di punizione per un placcaggio alto ai danni di un giocatore
catanese. 28 a 31 e tutti sotto la doccia.
Migliore
in campo Dario Imbesi.
Nessun commento:
Posta un commento