Il rugby è stato il primo
sport italiano a dichiarare la serrata complessiva, fatti salvi gli impegni dei
giocatori professionisti delle franchigie federali del Pro 14
celtico-sudafricano. Meglio così, un segnale forte da uno sport fatto per
decisioni forti.
Non per questo si perde la possibilità di fare allenamento.
Mentre spopolano tutte le possibili piattaforme di fitness e workout casalingo
e mentre la stessa Federazione Italiana Rugby sostiene l’aggiornamento tecnico
sulla costruzione fisica, Imperia Rugby ha un asso nella manica grazie
all’impegno di Alessandro Castaldo. Tecnico di provata esperienza e mente della
squadra seniores in più ruoli, Alessandro è insegnante di scienze motorie.
Mente giovane e votata alla tecnologia, si pone comunque come un abile
conduttore digitale.
Va detto: tutti i colleghi del settore giovanile Imperia
Rugby sono bravi. Altrimenti non tanti ragazzi e bambini si affiderebbero alle
cure del solido ambiente rugbistico imperiese. Alessandro ha già proposto
alcuni video legati ad attività atletiche casalinghe anche in mancanza di
attrezzi. Giovedì 9, invece, ha utilizzato una piattaforma digitale come Zoom
per condurre un intero allenamento in collegamento diretto con il maggior
numero possibile di ragazzi del settore giovanile. Tutti in video, ognuno vede
tutti. E tutti seguono Alessandro. Almeno una trentina di giovani rugbisti si
sono ritrovati nell’inusuale ambiente virtuale. Un’ora spassosa e piena di
sorprese per lavorare su di una serie di esercizi di coordinamento motorio e di
giochi di coordinazione con il pallone. Pallone? Beh, i più il pallone ovale in
casa ce l’hanno, ma si poteva anche maltrattare il peluche della s…in fondo, in
Italia, il rugby deve avviarsi ad una dimensione complessa in cui la presenza
nello spazio, la prontezza di riflessi e la destrezza sono imperativi. Anzi, le
grandi squadre hanno degli specialisti che allenano proprio alle “magie” palla
in mano. Nulla di intentato, avanti, #distantimauniti. Alla prossima…e chi
vuole provare chieda ad Imperia Rugby…avanti c’è posto.
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