giovedì 30 aprile 2020

RUGBY SERIE B GIRONE 2 - Francesco Novi una vita da rugbista con i Lions Amaranto.


Sua la meta che un anno fa, nella trionfale e piovosa domenica 5 maggio 2019, ha consegnato la matematica certezza della promozione in B. E’ stata di Francesco Novi la marcatura che consentito al 28’ del primo tempo della partita di ritorno della finale playoff con l’Olbia, di mettere al sicuro, anche a livello aritmetico, il salto di categoria. Dopo il rotondo successo, 5-27, ottenuto sette giorni prima nel match d’andata disputato in terra gallurese (1 meta a 5, 0 punti a 5 in classifica), la strada, per i Lions Amaranto Livorno si era presentata in discesa. 











(in foto Francesco Novi con i "suoi" Under 10)In gara-due, sul prato amico dell’‘Emo Priami’, di fronte ad un caldo e numeroso pubblico, i ragazzi di Giampaolo Brancoli, tanto per non correre pericoli, hanno accelerato, contro i gialloneri sardi, fin da subito. Le mete degli avanti Scardino, Fusco e Tamberi hanno consentito di scavare ben presto un solco significativo (15-0 al 25’). La quarta meta, quella del bonus-attacco e dell’aritmetico traguardo della serie B, è giunta al 28’: a schiacciare l’ovale oltre la linea bianca, come detto, uno degli atleti di punta del reparto arretrato, quel Novi, passato, pochi minuti dopo il fischio d’avvio - per l’infortunio dell’estremo Campisi e l’ingresso dell’ala Rela - dal ruolo di ala a quello di centro in fase d’attacco e nelle mansioni, per lui inedite, di mediano di apertura in fase difensiva. Meta trasformata da Rolla.











 Con la quarta meta e la certezza di salire, nella mini-classifica prevista sommando le gare di andata e ritorno, almeno a quota 6 punti, Lions sicuri del salto di categoria. L’Olbia, al massimo, avrebbe potuto (anche vincendo gara-due con un netto scarto) raggiungere quota 5 punti. Poi, come noto, quell’incontro è rimasto saldamente in mano ai Lions che si sono imposti con un perentorio e indiscutibile 62-7 (e dunque 10 a 0 il conteggio dei punti in classifica). Novi, nato il 2 febbraio del 1986, è il trequarti amaranto ‘meno giovane’. E’ titolare inamovibile e con De Libero ha composto, anche in questa stagione di B conclusa anzitempo, una coppia di centri solida e affidabile. 








Nelle fila dei Lions ricopre sia la mansione di giocatore, sia quello di allenatore-educatore. Ha conosciuto tardi, a 23 anni, la disciplina della palla ovale. “Gioco - dice - a rugby da 11 anni; ho sempre praticato sport, ed in particolare ho praticato pallacanestro e canottaggio, da quando ne avevo appena 5. Ho iniziato l’attività rugbistica subito in C, nella Fulgida Etruschi Livorno, dove ho militato per tre stagioni. Nella squadra verde-amaranto ho avuto l’onore e il piacere di giocare spalla a spalla con il mio attuale allenatore Giampaolo Brancoli ed il nostro dirigente accompagnatore Germano D’Ambrosio, dei quali ho grandissima stima e grandissimo rispetto. Dopo le tre annate vissute nella Fulgida Etruschi, sono passato ai Lions dove mi sono trovato da subito in grande sintonia con tutti quanti, grazie soprattutto a coloro che da sempre militavano nelle fila amaranto ed hanno saputo creare un ambiente unico.
 Mi riferisco ai ‘senatori’ Edoardo Biagi, Luca Santoni, Diego Tamberi, Francesco Pacini, Luciano Scardino, solo per citarne alcuni”. “Posso dire che le emozioni che mi ha regalato questo sport sono davvero tante. Indimenticabile per tutti noi quel 5 maggio 2019. Sono orgoglioso che sia stata proprio la mia meta a sancire la matematica conquista della serie B”. “Un obiettivo, quello della promozione, colto dopo i bocconi amari che abbiamo dovuto accettare nella nostra rincorsa nelle annate precedenti. Quei bocconi amari hanno reso più forte la nostra voglia di rivincita e di sacrificio per quell’unica causa: il salto nella cadetteria. Le emozioni di quei tornei nei quali la serie B è sfuggita in extremis hanno contribuito ad aumentare il nostro legame e l’amore per questa maglia. Ed è questo che vorrei trasmettere a tutti i miei compagni che si sono uniti nel frattempo a questo fantastico gruppo e a questa fantastica squadra. La stessa passione che vorrei trasmettere ai bambini che alleno come educatore nella categoria under 10 da un paio di anni. Si tratta di attività, quello di giocatore e di allenatore-educatore, che impongono tanti sacrifici, ma che regalano tantissime soddisfazioni”. L’interruzione di tutte le manifestazioni rugbistiche, dettate dall’emergenza della pandemia del Covid-19, hanno impedito alla prima squadra amaranto di concludere regolarmente il proprio torneo di B (al momento dell’interruzione labronici sesti nel girone 2, quello del centro Italia) ed ai giovanissimi under 10 Lions di partecipare a prestigiosi tornei primaverili interregionali. (FabioGiorgi)


EMERGENZA RUGBY - I genitori al tempo del Coronavirus.









Genitori al tempo del Coronavirus - Prepariamoli all'ora d'aria

Fiumi di parole uscite dalle nostre bocche, fiumi di parole lette sull'argomento per cercare di navigare in queste acque nuove.
Già fare i genitori in questa era, è un'impresa titanica, visto che i modelli educativi con i quali siamo stati educati e che saremmo stati pronti ad usare ora che toccava a noi il ruolo del "maestro" sono ormai pressoché inutilizzabili.
Inutilizzabili non perché privi di valore, ma perché desueti.
Si vabbè, l'amore, l'onesta’, l'amicizia, il lavoro, il dovere civico, rimangono dei best seller, ma appena ci si scosta da quelle strade maestre, ecco che ci si ritrova in vicoli dei quali non conosciamo il punto di arrivo.






Non c'è cosa più fastidiosa di avere un condottiero che non sa dove si debba andare e non c'è condizione peggiore per un condottiero di quella di chi non sa dove deve portare la sua truppa.
Tutti scontenti quindi, condottieri e truppa, soprattutto in questo periodo nel quale siamo finiti in una strada sconosciuta, e non c'è nessuna memoria storica che ci possa dare un'indicazione sulla direzione da prendere.









(nella foto sopra, ante Covid 19, la "truppa" dei minirugbisti della Superba)

E chi lo sa come si deve vivere in una guerra senza bombe, in una società senza rapporti, dentro a relazioni senza contatto, in una socialità senza aggregazione?

Siamo finiti in un mondo nuovo del quale dobbiamo imparare le regole in contemporanea ai nostri figli e l'interpretazione delle regole e il suo rispetto sono vitali per la nostra e la loro sopravvivenza e per la sopravvivenza di tutti quelli che ci stanno attorno.
Siamo finiti in un mondo di regole il cui rispetto rigoroso è una condizione essenziale, quindi non abbiamo quel margine, quella tolleranza, quella gradualità che, nell'educare un bambino, sono necessarie affinché lui impari, si abitui, metabolizzi.
Siamo chiamati ad un intervento educativo forte, risoluto, fermo, molto poco adatto al nostro attuale stile genitoriale, che invece è basato sulla dialettica, sullo scambio e non sull'autorità indiscutibile.
Siamo chiamati, infine ad un intervento forte, senza l'aiuto dei nostri abituali partner educativi: scuola, sport, scout, parenti, tate, baby sitter.

A breve i nostri figli potranno uscire di nuovo.
Li abbiamo trattenuti in casa seguendo seriamente le indicazioni ministeriali; in molti casi ci siamo sentiti criticati per aver interpretato troppo severamente le regole o addirittura ci siamo sentiti incolpati della loro reclusione in casa.
Da quello che vivo personalmente in casa e da quello che sento nella comunità alla quale appartengo, i bimbi sono stati bravissimi.
Adesso dobbiamo renderci conto che il nostro lavoro non è finito ma - anzi - ha bisogno della stretta finale. I bambini devono essere preparati alle nuove regole di convivenza. 
Dobbiamo essere certi di portare i nostri figli al parco sapendo che loro sappiano le severissime regole da rispettare per poter guadagnarsi questo scampolo di libertà.
prima di mandare i nostri figli fuori di casa assicuriamoci che abbiano ben chiare le regole, i rischi, e il loro ruolo di responsabilità verso la salute degli altri.

Ho due immagini che credo utilizzerò.
In una vedo dei bambini ad una comunione, vestiti tutti col vestitino bello, elegante, pulito. Se uno di loro o alcuni di loro si sporcassero le mani con la cioccolata della torta sarebbero pienamente consapevoli di poter sporcare il loro vestito e quello degli altri.
In un'altra vedo la scena che avviene ai parco avventura, quando tutti in silenzio ascoltano le regole per agganciarsi ai cavi per non finire di sotto. La loro attenzione ed il loro scrupoloso rispetto delle regole sono la garanzia che, quando hanno la percezione del pericolo, i bambini sanno come comportarsi.

In bocca al lupo a noi genitori.

Federico Ghiglione
Pedagogista

RUGBY MERCATO TOP 12 - A Rivo arriva Swanepoel, lascia Odiete.







La FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta è lieta di annunciare di aver ingaggiato il sudafricano Entienne Swanepoel, per la Stagione Sportiva 2020/21.








Pilone destro, 190 cm per 122 kg, Entienne Swanepoel nasce a Sasolburg il 9 marzo 1993, crescendo però a Città del Capo. Si è formato nell’Academy della Western Province, con cui esordisce tra i Seniores, militando sia nella Vodacom che in Currie Cup. Successivamente passa ai Boland Cavaliers e ai Blue Bulls nel 2016. L’anno seguente Entienne arriva in Europa nello Stade Français, dove colleziona due presenze nel Top14, per poi finire la stagione nei Southern Kings, in Pro14. Nel 2018 firma con la neo promossa Valsugana Rugby Padova, in TOP12, approdando poi nello scorso rugby mercato all’Argos Petrarca Padova.
“Non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza” - commenta il neo acquisto rossoblù - “Avendo giocato con il Petrarca, so cosa significa disputare un Derby e quanto questa partita possa essere difficile dal punto di vista fisico ed emotivo. Conosco il rapporto che vi è tra Rovigo e il movimento rugbistico sudafricano, perciò sono molto contento di questa opportunità. Non vedo l’ora di giocare davanti ai tifosi rossoblù, la più calda tifoseria d’Italia”.
Intanto ormai è certo, lo stesso club rossoblu ha confermato che David Michael Odiete lascia il team veneto per passare ad un club transalpino.










 Odiete, storicamente il primo italiano di colore, classe 1993, dopo tre stagioni con i rodigini lascerà la Top 12 italiana. Il bravo estremo, figlio di padre nigeriano, nella sua carriera, oltre ad aver iniziato a giocare a rugby nel Reggio Emilia, sua città natale, ha giocato nell’Accademia per poi vestire i colori della Franchigia delle Zebre, della Benetton Treviso, nonchè sette presenze con gli Azzurri. (rr)

RUGBY FEMMINILE - Parte bene il CUS Genova nel torneo virtuale al femminile.








Ecco i risultati della 1° giornata della "Serie V" Girone B, il campionato femminile di rugby online.
Mi sono divertita molto a fare da arbitra di questa prima giornata, le ragazze sono state tutte bravissime.
(In foto Valentina Cavina ideatrice del torneo virtuale femminile)

GIRONE B 
"Prova superata da tutte e tre le squadre – dice Maria Cristina Tonna, arbitra della prima giornata -  ottima prestazione della giocatrice del Cus Genova (7 punti), bene anche Torre Greco (4 punti) e Valsugana (4 punti). Nonostante la ragazza del Valsugana non beva birra, ho molto apprezzato che si sia aggiunta una difficoltà nel segmento successivo."
Buona partenza, quindi, per il team del CUS Genova capitanata da Valentina Cavina, atleta della squadra femminile senior che ha gareggiato nel Campionato di Serie A, sospeso poi per la terribile pandemia COVID 19. 

Valentina è la sorella maggiore di Micol, atleta del Villorba attuale Campionesse d’Italia e con ampia esperienza con la Nazionale Azzurra, di Giulia e Gaia entrambe accasate al club del CUS Milano. (rr)














CUS PO/BLACK HERONS ...SFIDA ACCETTATA!






Sfida accettata!
È la bucket challenge lanciata a livello nazionale tra i rugbysti di tutte le età per raccogliere fondi per diverse iniziative. Anche i giocatori Under 16 della sezione rugby del CUSPO (membri dei Black Herons) ed il loro staff hanno voluto realizzare questo video collage per essere della partita: una secchiata d’acqua in testa chi in giardino, chi nella vasca da bagno. Il video è virale.




.L’importante è stato divertirsi e fare soprattutto beneficenza.
La “challenge” del CUSPO aveva come scopo quello di aiutare la FONDAZIONE USPIDALET nell’acquisto di DPI per medici e infermieri dell’Ospedale.

(il curioso video è visibile anche sulla ns. pagina FB di RUGBYTOTALE rr)

STELLE NELLO SPORT IN TV PUNTATA 35 ANNO 21, DATE ED ORARI.

Stelle nello Sport TV: puntata 35 – Anno 21

Trentacinquesima puntata del Magazine di Stelle nello Sport nella stagione sportiva 2019-2020 (Anno 21). Attenzione ai nuovi orari e modalità di messa in onda. La puntata sarà in onda giovedì 30 aprile (ore 21) sulla pagina facebook di Stelle nello Sport e a seguire in podcast sul canale Youtube. Sul canale 11 di Primocanale – Telecittà sarà trasmessa Venerdì 1 maggio (ore 23,30), Sabato 2 maggio ore 13,30 e ore 20,15.








Apertura dedicata ai progetti scolastici: in copertina, “Alimentazione&Sport” e “Una Classe di Valori” con attenzioni agli incontri con gli IC Sturla, Marassi e Voltri 1 di cui ci parlano direttamente i protagonisti: Paola Fraschini (Sturla Pattinaggio), Tommaso Castello (Zebre Parma) e Christian Gamarino (33 Coyote Louit-NB Racing). 
Celebriamo il centesimo compleanno della Sportiva Sturla, nata esattamente il 29 aprile 1920 e culla di campioni e grandi eventi. La storia di Vittorio d’Albertas, noto velista del Tigullio che contrae il Coronavirus ma supera la fase critica con grande determinazione e forza d’animo.

Dall’acqua alla palestra. La GenovaScherma di Claudio Baratta si allena a casa, andiamo a sentire quali provvedimenti e iniziative adottano Andrea Doria e Synergika. Danza paralimpica in copertina, con successo per il campionato lanciato dal consigliere nazionale Michelangelo Buonarrivo. Parla Francesco Ferretto, presidente regionale della Federazione Italiana Canottaggio, con attenzione al calendario 2020 e all’impianto di Genova Pra’.

NASCE IL "PADOVANI 2.O" RIMANE "IL MEDICEO"



Venerdì primo maggio prende il via “Il Padovani” una nuova avventura nata dall’esigenza e dalla volontà di dare voce al movimento rugbistico gigliato e a tutto quello che attorno ad esso ruota.






 La voglia di stare insieme e di condividere tutto quello che in questo momento più ci manca, la quotidianità del rugby, ci ha spinto a pensare ad un modo di stare comunque insieme, di confrontarci, parlare, e vivere per quanto possibile l’atmosfera del nostro campo.

Ma “Il Padovani 2.0” non è soltanto questo, ha radici profonde e prosegue nel solco già marcato di altre iniziative che lo hanno preceduto. “Il Padovani” nasce infatti nei primi anni 2000, una versione cartacea che racconta aneddoti, storie  ma che serve anche come strumento di informazione. 


Seguito da Il Mediceo, che trova distribuzione soprattutto prima delle partite casalinghe del primo XV.
In questo momento nasce dunque l’esigenza di qualcosa di più completo e maggiormente fruibile, un video format che ci darà la possibilità di affrontare i più svariati temi, dalle interviste ai consigli pratici, dalle curiosità fino alla possibilità di dar voce ai nostri sponsor.

Un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di costruire un patrimonio permanente, che prende il via durante questo difficile momento, ma che sappia andare oltre e proseguire a lungo.

Voglia di rugby? Voglia di Padovani? Da venerdì 1 maggio seguici sui nostri canali social, Facebook, Instagram e non ultimo Youtube!

Primo ospite: Matteo Maran, capitano del primo XV de I Medicei!

A MOGLIANO VENETO NASCE UN'ACCADEMIA DEL RUGBY



Noi crediamo che il rugby non sia solo uno sport, ma anche uno stile di vita, un sano modello comportamentale e un modo per condividere esperienze.






 Abbiamo deciso di creare la Mogliano Rugby Academy dove i ragazzi possano fare una grande esperienza di rugby e di vita. Mogliano Rugby Academy si rivolge ad atleti delle categorie U16 e U18 che vogliano affrontare un importante percorso di formazione sportiva basato sull’indissolubile binomio atleta-studente, finalizzato ad aiutarli a diventare uomini e atleti di alto livello. Il progetto Mogliano Rugby Academy si svilupperà con un importante focus sull’aspetto sportivo, ma sarà imprescindibile lo spazio che, durante la giornata, sarà riservato allo studio.

Approfondisci maggiori dettagli e richiedi qualsiasi informazione contattandoci alla mail:

(Alfio Guarise)

NORDIVAL ROVATO, fra i club piu' attivi a livello nazionale.



Il Nordival Rugby Rovato è il quarto club più attivo e impegnato in Italia. I dati sono oggettivi e la classifica emerge nella graduatoria stilata nei giorni scorsi dalla Federazione Italiana Rugby per la tabella della ripartizione dei contributi straordinari. (foto sotto di L. Valtorta)
Ai piedi del podio su scala nazionale, il nostro club si posiziona invece secondo in Lombardia (dietro solamente all’Asr Milano) e primo in provincia. Nel nostro Paese ci sono 667 club e la Fir ha esaminato tutte le loro attività (ad esclusione del Peroni Top12).
Considerato il momento particolarmente complicato a causa del diffondersi della pandemia, si tratta di un segnale bellissimo e incoraggiante per il futuro. 
Del resto, il nostro settore giovanile può contare su un’intensissima ed efficiente attività svolta. Basti pensare che tutte le Under sono costituite dalla presenza di due squadre. Ottimi sono inoltre i risultati conseguiti dalle Queens che quest’anno per la prima volta hanno creato una Under 18. Nate nel 2012 da un gruppo di mamme che accompagnavano i figli all’allenamento, le Queens oggi sono ben quarantacinque tesserate di tutte le età. Presenti sia le Under 16 che 14. Va poi precisato che siamo un club che è l’espressione di una cittadina di 20 mila abitanti e non un capoluogo di regione o addirittura una capitale come possono essere invece sia l’Asr Milano che la Capitolina, rispettivamente prima e seconda nella classifica nazionale. In attesa di ripartire con la nuova stagione, l’augurio è dunque quello di continuare a crescere perché dietro a questi numeri importanti c’è tutto lo straordinario lavoro di giocatori, tecnici, dirigenti, accompagnatori, sponsor e volontari che rendono possibili le nostre attività sportive e non solo.
 (FedericoGervasoni)

BIELLA RUGBY CLUB, al top della palla ovale piemontese!



BIELLA RUGBY È IL CLUB PIU’ ATTIVO IN PIEMONTE, IL NONO IN ITALIA SECONDO LA FIR.

Nei giorni scorsi, la Federazione Italiana Rugby ha redatto una tabella per l’assegnazione ripartita dei contributi del fondo di salvaguardia a favore delle Società affiliate in relazione all’emergenza epidemiologica in atto. Per la stesura, è stato adottato un moltiplicatore che tiene conto di tutte le attività svolte, dal mini rugby alla Serie A, da ogni Club in relazione all’attività domestica, ad esclusione dell’attività Seniores del Peroni Top 12 – fino alla conclusione della stagione 2019/2020 deliberata il 26 marzo dal Consiglio Federale.








Su 667 Società italiane, Biella Rugby è risultato essere il club più attivo in Piemonte, il nono in Italia.
Corrado Musso(foto): “Il risultato ottenuto è per noi di grande soddisfazione se teniamo conto di rappresentare una realtà piccola come è Biella e non una grande città come può essere Milano o una regione come il Veneto, territorio di grande tradizione per il nostro sport, lo è ancora di più. È la conferma che stiamo lavorando bene sotto tutti gli aspetti che determinano la vita di un club. Questo risultato non è per noi un punto di arrivo, ma uno stimolo a fare ancora meglio. Non vediamo l’ora di conoscere i dettagli di quello che potrebbe essere la prossima stagione in modo da poter ripartire il prima possibile guidati dalla nostra solita, grandissima forza della passione”.
(Paola Giacchetti)

EMERGENZA RUGBY - Un caloroso messaggio di Andrea D'Angelo, Presidente Civitavecchia Rugby Centumcellae.


 Cari ragazzi e ragazze, tecnici , staff e genitori del Rugby Civitavecchia, mai avrei pensato di dover gestire una situazione sportiva di questi tipo che ha coinvolto un pianeta intero influenzando la vita pubblica , privata e sociale delle generazioni di oggi e di domani. 
Il mondo del Rugby attraverso la sua massima espressione la FIR, ha per prima deciso di annullare tutti i campionati sportivi e con essi tutte le attività a loro collegate comprese le nostre, scegliendo di sacrificare le mete e gli obiettivi prefissati a fronte di tutelare il bene più importante che abbiamo : LA NOSTRA SALUTE. Nonostante tutto siamo andati avanti e lo abbiamo fatto dalle nostre case , lontani , ma uniti dallo spirito che ha sempre distinto questo nostro amato sport IL CONCETTO DI FAMIGLIA. Le foto, i video, le storie di vita quotidiana hanno dimostrato che non è venuta meno la voglia di andare avanti e di provare tutti insieme a superare questo momento di difficoltà globale in vista della riapertura della prossima stagione agonistica attendiamo indicazioni dei DCPM del Governo. Ma la nostra è una disciplina che più di ogni altra sarà difficile da gestire nel rispetto del distanziamento sociale in quanto il Rugby è uno Sport che si basa sul contatto fisico. Nonostante il grande impegno che ci avete messo la stagione 2019-2020 è stata interrotta bruscamente da questo ormai noto nemico invisibile e questo lascerà un segno indelebile nelle nostre vite. Ciò nonostante sono fiducioso che ben presto ci lasceremo alle spalle il grande vuoto che questi mesi ci ha lasciato dentro e potremo riprendere le attività il più presto possibile come sempre con un solo unico obiettivo : FARE META TUTTI INSIEME. Un caloroso abbraccio a distanza.
Andrea D’Angelo Vostro Presidente 

RUGBY CALVISANO, Beppe Mor lascia l'incarico tecnico ma rimane nell'organigramma.



QUARANT'ANNI DI RUGBY CALVISANO NEL CUORE E SULLE SPALLE
Beppe Mor lascia lo staff tecnico della prima squadra.
Dopo 18 anni come giocatore e 22 come allenatore lascia l'incarico di allenatore della mischia della prima squadra l'uomo che , nell'ultimo decennio, ha rappresentato la continuità e il senso di appartenenza al club nella gestione tecnica della squadra.








Flanker della squadra di serie A negli anni del consolidamento di Calvisano al vertice del Rugby Nazionale ( 1981 -1998 ), Beppe viene avviato da Gianni Aquilani alla carriera di allenatore.
Gli ultimi cinque scudetti e le ultime 8 finali l'hanno visto presente nello staff tecnico della squadra di Eccellenza e TOP12.
Ma Beppe non lascerà il Rugby Calvisano, altri incarichi lo attendono nell'organigramma della società.

RUGBY SERIE C REGIONALE VENETO/ L'Alto Vicentino, a Schio, trafigge il coraggioso Bolzano!

                                                      RUGBY ALTO VICENTINO Grande vittoria per il RAV (Rugby Alto Vicentino) nella prima s...