Torneo di minirugby Città di Treviso.
Come tutti gli anni si è svolto nello scorso fine settimana il torneo più prestigioso di tutto il settore giovanile. In questa affascinante due giorni il rugby di esprime nella sua magnificenza.
Come tutti gli anni si è svolto nello scorso fine settimana il torneo più prestigioso di tutto il settore giovanile. In questa affascinante due giorni il rugby di esprime nella sua magnificenza.
Migliaia i bambini e i ragazzi
che mettono in campo se stessi: si divertono sempre che si perda o che si
vinca. Giocano per il piacere di giocare e anche il meno dotato ha il suo posto
sotto lo sguardo attento e comprensivo dei compagni e delle compagne, degli
allenatori / educatori e dei genitori. Se perdono non piangono perché sanno che
hanno dato tutto e sono comunque contenti di aver giocato. Se vincono sono
contenti di avere vinto perché hanno combattuto con i propri limiti e non
perché hanno battuto l’avversario. La vittoria viene perché giocano come
squadra, non perché giocano da soli i migliori. Ho la presunzione di affermare
che le vittorie e le sconfitte di questi due giorni se così interpretate sono
un momento di crescita oggi sul campo e possono essere un aiuto per costruire
un uomo o una donna domani. E così a Treviso, con tutte le fatiche del caso, i
19 ragazzi dell'under 12 del Cus Genova hanno fatto un percorso straordinario
quasi eroico. Ho letto più volte negli occhi dei ragazzi dai più piccoli ai più
grandi, dai più esperti ai quasi neofiti, dai più preparati a quelli meno
allenati uno sguardo che racconta la voglia di esserci, la voglia di lottare
consapevoli che uno senza la squadra non è nulla e la squadra senza uno è
in difficoltà.
Con questo spirito hanno affrontato ogni partita e nel girone di qualificazione
del sabato su dieci squadre sono arrivati secondi. La domenica sotto l'acqua
inclemente e un vento gelido hanno condiviso il freddo come alpini senza mai
lamentarsi eppure i denti battevano e le gambe tremavano. Sono scesi in campo e
da eroi hanno conquistato il tredicesimo posto tra le ottanta squadre
presenti subito dietro ai grandi nomi dei club veneti con sette vittorie, due
sconfitte e un pareggio.
Da papà e da allenatore non posso che ringraziare questi ragazzi, i miei
compagni di campo Matteo Galliano e Achille Borzone, il super dirigente Gaetano
con Gaia e tutti i genitori i cui occhi umidi di commozione durante le prove
più dure mi hanno riempito il cuore.
Un fine settimana perfetto.
Un fine settimana perfetto.
Esprimo infine profonda stima per la città di Treviso che con affetto e
perfetta organizzazione gestisce un così grande evento.
(Stefano Juvara - Foto di Sergio Villa)
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