mercoledì 15 maggio 2019













Torneo di minirugby  Città di Treviso.
Come tutti gli anni si è svolto nello scorso fine settimana il torneo più prestigioso di tutto il settore giovanile. In questa affascinante due giorni il  rugby di esprime nella sua magnificenza.
 Migliaia i bambini e i ragazzi che mettono in campo se stessi: si divertono sempre che si perda o che si vinca. Giocano per il piacere di giocare e anche il meno dotato ha il suo posto sotto lo sguardo attento e comprensivo dei compagni e delle compagne, degli allenatori / educatori e dei genitori. Se perdono non piangono perché sanno che hanno dato tutto e sono comunque contenti di aver giocato. Se vincono sono contenti di avere vinto perché hanno combattuto con i propri limiti e non perché hanno battuto l’avversario. La vittoria viene perché giocano come squadra, non perché giocano da soli i migliori. Ho la presunzione di affermare che le vittorie e le sconfitte di questi due giorni se così interpretate sono un momento di crescita oggi sul campo e possono essere un aiuto per costruire un uomo o una donna domani. E così a Treviso, con tutte le fatiche del caso, i 19 ragazzi dell'under 12 del Cus Genova hanno fatto un percorso straordinario quasi eroico. Ho letto più volte negli occhi dei ragazzi dai più piccoli ai più grandi, dai più esperti ai quasi neofiti, dai più preparati a quelli meno allenati uno sguardo che racconta la voglia di esserci, la voglia di lottare consapevoli  che uno senza la squadra non è nulla e la squadra senza uno è in difficoltà.
Con questo spirito hanno affrontato ogni partita e nel girone di qualificazione del sabato su dieci squadre sono arrivati secondi. La domenica sotto l'acqua inclemente e un vento gelido hanno condiviso il freddo come alpini senza mai lamentarsi eppure i denti battevano e le gambe tremavano. Sono scesi in campo e da eroi hanno conquistato il tredicesimo  posto tra le ottanta squadre presenti subito dietro ai grandi nomi dei club veneti con sette vittorie, due sconfitte e un pareggio.
Da papà e da allenatore non posso che ringraziare questi ragazzi, i miei compagni di campo Matteo Galliano e Achille Borzone, il super dirigente Gaetano con Gaia e tutti i genitori i cui occhi umidi di commozione durante le prove più dure mi hanno riempito il cuore.
Un fine settimana perfetto. 

Esprimo infine profonda stima per la città di Treviso che con affetto e perfetta organizzazione gestisce un così grande evento.

(Stefano Juvara - Foto di Sergio Villa) 

Nessun commento:

Posta un commento

RUGBYTOTALE & SOCIALE - CALCIO GENOA/ In posticipo lunedi sera a Marassi il Genoa sfida gli isolani del Cagliari.

L’ultima partita della trentaquattresima giornata del Campionato di Serie A TIM si gioca, quindi, lunedì sera (ore 20,45 arbitro l’abruzzese...