giovedì 30 giugno 2022

RUGBY GIOVANILE/Polo di sviluppo con l'unione fra Pesaro e Jesi.

 



Rugby, festa per le Marche: c’è l’unione Jesi – Pesaro fra i nuovi Poli di Sviluppo decisi dalla FIR

 

Saranno sette in tutta Italia, per i giovani U17/U18: premiata la candidatura che vede Jesi mettere a disposizione impianto e struttura logistica e organizzativa in collaborazione con Pesaro, che ha la direzione tecnica con Nick Scott.


C’è Jesi, fra le sedi dei sette nuovi Poli di Sviluppo U17/U18 cui la Federazione Italiana Rugby ha deciso di dare vita dal 1 luglio prossimo in tutta Italia. La candidatura che ha visto Jesi collaborare con Pesaro è stata accolta dal Consiglio Federale. Una sinergia con ruoli ben definiti, con Jesi che metterà a disposizione impianto e struttura logistica e organizzativa, e Pesaro che avrà la direzione tecnica con 2 allenatori su 3 e il responsabile tecnico Nick Scott.

I Poli di Sviluppo U17/U18 identificati dall’Area Tecnica di FIR, sulla base delle candidature ricevute e della rispondenza ai requisiti richiesti sotto il profilo tecnico, logistico, impiantisco e di aggregazione territoriale, saranno per il 2022/23 Parabiago, Lumezzane, Rovigo, Parma, appunto Jesi-Pesaro, Livorno, Firenze-Prato. Per Rugby Jesi ’70 e Pesaro Rugby, una volta di più, la conferma della bontà del percorso di crescita affrontato in questi anni.

«Un riconoscimento che credo possa essere motivo d’orgoglio per la città di Jesi e in generale per le Marche, che vedono premiato il movimento rugbistico regionale – dice il presidente della società jesina Luca Faccenda – i Poli serviranno a far crescere i migliori giovani della fascia d’età interessata del territorio e, al tempo stesso, con la formazione itinerante dei tecnici nei Club, a incrementare la qualità del rugby marchigiano. Per noi un segnale ulteriore, dopo l’incarico di direttore generale affidato ad una figura esperta e di alto profilo come Marco De Rossi, della voglia di continuare a migliorarci».

«È un bel riconoscimento per quello che il rugby marchigiano ha espresso negli ultimi anni – gli fa eco il presidente pesarese Simone Mattioli - Siamo stati la regione che dal punto di vista del miglioramento delle strutture ha lavorato di più. È obiettivo della Federazione spostare il rugby nelle regioni più a sud, e il polo Jesi-Pesaro va in questa direzione. Le Marche danno una risposta in linea con la politica della federazione. Vogliamo portare il nostro contributo, ci metteremo molte risorse umane, tecniche e organizzative.»

I nuovi Poli, spiega FIR, rappresenteranno «il primo passo del nuovo percorso tecnico federale, che va ad integrare la precedente progettualità per la formazione degli atleti d’élite attraverso un’aggregazione qualitativa degli atleti U17/U18 già a partire dalla realtà dei Club». Il nuovo modello mira «sia a trasferire verso i Club e la base le competenze acquisite da FIR negli anni che hanno caratterizzato la precedente progettualità delle Accademie, sia a perfezionare, attraverso i Centri di Formazione e le Accademie di Benetton e Zebre, il percorso dei migliori talenti verso l’alto livello, completandone la formazione in un contesto adeguato e rispondente alle esigenze di maturazione imposte dal rugby internazionale d’élite».

In particolare, l’attività dei Poli precederà quella dei Centri di Formazione U18/U19 di Milano e Roma e il passo successivo costituito dalle Accademie U20/U23 di Benetton Rugby e Zebre Rugby Club, dove i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio percorso.

Fra gli obiettivi del progetto, lavorare sulla formazione dei giocatori e sull’evoluzione della cultura della formazione all’interno delle Società, accrescere l’interazione tra i Club dello stesso territorio, garantire un monitoraggio più ampio e capillare dei talenti. (TaniaStocchi)

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