Sanità, "Chiedi a me": nei pronto soccorso
della Liguria in servizio i facilitatori per l’accoglienza e l’assistenza dei
pazienti e dei loro familiari
Genova. Sono in servizio in tutta la Liguria i facilitatori dei Pronto Soccorso che hanno svolto la formazione organizzata da Regione per migliorare l’assistenza e l’accoglienza nelle strutture dell’emergenza. Il servizio, attivo dalle 9 alle 21, sette giorni su sette, è chiaramente identificabile anche grazie all’utilizzo della pettorina, con la scritta “Chiedi a me” che viene indossata dai facilitatori.
Il progetto è utile
per dare a pazienti e ai loro familiari in attesa informazioni sui percorsi,
per consegnare beni personali e consente anche di dare supporto ai medici e al
personale sanitario che devono gestire le numerose richieste di informazioni. I
"facilitatori" sono figure professionali che svolgono supporto, a
vario titolo, nei Pronto soccorso della Liguria (personale sanitario, Oss,
hostess/steward, volontari).
“Abbiamo voluto mettere a sistema questo
servizio – spiega Massimo Nicolò, assessore alla sanità di Regione Liguria –
per garantirlo in modo omogeneo in tutta la Liguria. Le aziende potranno
gestire il personale formato, assicurando che l’attività venga svolta in tutti
i pronto soccorso con la possibilità che, con il tempo, venga implementata
nell’ambito dell’organizzazione che viene decisa dalle Asl e dagli ospedali. La
formazione è servita per dare a tutto il personale coinvolto gli strumenti
necessari: sappiamo che nei pronto soccorso si possono vivere situazioni di
stress emotivo molto forte, per questa ragione è fondamentale la preparazione
ad affrontare anche situazioni critiche”.
Nello specifico sono stati individuati i
compiti dei facilitatori, individuati dalle singole Aziende e riconoscibili
attraverso la pettorina fornita da Regione Liguria: fornire informazioni
logistiche relative all'organizzazione del Pronto Soccorso; gestire la consegna
di effetti personali ai pazienti al di fuori degli orari di visita (ed esempio,
cambio abiti, caricabatterie, beni di conforto); facilitare la comunicazione
tra pazienti e familiari/caregiver; fornire aiuto ai familiari/caregiver circa
l’utilizzo di strumenti informatici di supporto, come ad esempio “PS tracker”.
A questo proposito, il sistema sviluppato da Liguria Digitale, che nei mesi
scorsi era stato attivato prima al Policlinico San Martino e poi all’Ospedale
di Lavagna, è stato avviato dal 16 giugno all’ospedale Sant’Andrea della Spezia
e dal 18 giugno all’ospedale San Paolo di Savona; è invece prevista per il 25
giugno l’attivazione di PS tracker al Santa Corona di Pietra Ligure.



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