giovedì 6 agosto 2020

ZEBRE RUGBY CLUB - Il vicentino Jacopo Trulla "Permit player" per la Franchigia zebrata.


JACOPO TRULLA PUNTA AD AFFERMARSI CON LE ZEBRE RUGBY

“SIAMO MOLTO MOTIVATI E NON VEDIAMO L’ORA DI SCENDERE IN CAMPO CONTRO IL BENETTON RUGBY!”

“PECCATO NON AVER POTUTO GIOCARE IL MONDIALE U20, ERAVAMO UN’ANNATA MOLTO CONFIDENTE NEI PROPRI MEZZI E CON GRANDI AMBIZIONI”

Parma  – Agilità e accelerazioni non mancheranno quest’estate alla Cittadella del Rugby di Parma con Jacopo Trulla, ala del Rugby Calvisano in forza alla rosa delle Zebre Rugby come permit player.

Già avvicinatosi al gruppo multicolor lo scorso anno in qualità di giocatore invitato, il 20enne vicentino ha preso parte all’amichevole di Treviso del settembre 2019 contro il Benetton Rugby, senza però esordire in gara ufficiale col XV di coach Bradley.




Dopo essee cresciuto nelle giovanili del Rangers Rugby ed aver vinto col club della sua città natale il Trofeo Topolino in due occasioni, il giovane trequarti è passato all’età di quindici anni al Valsugana Rugby, laureandosi campione d’Italia U16 e U18 con la società padovana.

Trulla ha quindi perfezionato il suo percorso di formazione all’interno dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, mettendosi in mostra nel campionato nazionale di Serie A fino a guadagnarsi una chiamata con i Calvini per la stagione 2019/20.

Di pari passo è proseguita la sua carriera con le giovanili della Nazionale, un cammino costantemente verso l’alto livello che visto l’estremo/ala rappresentare l’Italia U20 al Sei Nazioni e al Mondiale di categoria nel 2019 e ancora al Sei Nazioni 2020 conclusosi anzitempo lo scorso marzo a causa della sopraggiunta emergenza coronavirus.

La stessa pandemia da Covid-19 ha causato la cancellazione del Mondiale U20 in programma quest’estate in Italia, un prestigioso appuntamento cui il vicentino classe 2000 avrebbe verosimilmente partecipato.

A sopperire in qualche modo all’annullamento del World Rugby U20 Championship è stata però una bella notizia per il giovane trequarti, il quale lo scorso luglio è stato per la prima volta convocato ad un raduno della Nazionale maggiore, unendosi al gruppo di Bigi e compagni in qualità di atleta invitato.

Sei nato e cresciuto a Vicenza, una terra di forte tradizione rugbistica. Come ti sei avvicinato al rugby e cosa ti ha fatto innamorare fin da subito a questo sport? “Mi sono avvicinato al rugby all’età di sei anni grazie alla spinta di mia madre che inizialmente voleva indirizzarmi verso il calcio ma poi ha cambiato idea e da lì mi sono sempre più legato alla palla ovale. Fin da subito mi ha fatto innamorare lo spirito di squadra e il legame che si crea tra i giocatori dentro e fuori dal campo”.

Hai indossato la maglia del Rangers Rugby fino all’età di tredici anni, passando poi al Valsugana Rugby di Padova con cui hai vinto il campionato nazionale U16 e U18. Che ricordi anni di quegli anni e che emozione è stata giocare per una squadra così affermata a livello giovanile? “Al tempo, quando giocavo a Vicenza, mi sono sempre sentito a casa perché il Ranger Rugby è la società dove ho iniziato a muovere i primi passi. Poi però, per vari motivi, mi sono spostato al Valsugana Rugby dove ho trovato delle persone fantastiche che mi hanno accolto a braccia aperte fin da subito. Fortunatamente sono entrato a far parte di una squadra che ha vinto parecchi trofei e portato a casa vittorie importanti, per cui per me è stato un onore e un motivo di orgoglio indossare i colori di una città dove il rugby è molto praticato e conosciuto”.

La scorsa estate ti eri già avvicinato alla rosa delle Zebre come giocatore invitato, scendendo anche in campo nella prima amichevole estiva contro il Benetton Rugby. Che ambiente avevi trovato a Parma e che insegnamento porti con te da quella tua prima esperienza di un anno fa? “L’anno scorso non mi sarei mai aspettato di ricevere la chiamata di invitato. Ho subito sfruttato l’occasione, impegnandomi fin dal primo giorno. Mi sono ritrovato in un ambiente professionale che non avevo mai conosciuto prima ed è stata un’esperienza molto importante per me a livello umano e di atleta. Porto ancora tanti insegnamenti e quest’anno cercherò di alzare ancora di più l’asticella del mio gioco”.

Quest’anno sei stato riconfermato in rosa, questa volta come permit player. Quali sono le nuove ambizioni di Jacopo Trulla stavolta? “Essere riconfermato è stata una bella soddisfazione. Ora più che mai, cercherò di ritagliarmi un posto in squadra, nonostante la concorrenza sia elevata con la presenza di giocatori di grande esperienza e di talento. Per farlo, darò il massimo e mi impegnerò al 100% sia con le Zebre Rugby che col Calvisano”.

Prima dello stop, avevi registrato 11 presenze e 2 due mete segnate col Rugby Calvisano. La stagione si è poi purtroppo conclusa in anticipo; ti ritieni soddisfatto dell’annata con i Calvini? “Avevamo iniziato la stagione abbastanza bene, anche se forse non nel migliore dei modi avendo partecipato alla Challenge Cup che richiede molte energie. Ciononostante, il campionato stava procedendo col piede giusto. Peccato che la stagione si sia interrotta ma penso sia stato un bene per preservare la salute di tutti fuori dal campo. Vedremo l’anno prossimo come andrà, da parte nostra cercheremo di portare a casa più vittorie possibile”.

Nel frattempo, sei stato anche protagonista con la Nazionale U20, scendendo in campo al Sei Nazioni e al Mondiale di categoria nel 2019 e ancora al Sei Nazioni 2020. Che stimoli hai tratto dalla tua esperienza in Azzurro e che emozioni ti ha lasciato poterti confrontare con avversari di così alto livello? “L’esperienza in U20 è stata molto formativa perché ti trovi a giocare ad un livello che in Italia purtroppo non trovi. Poterti confrontare all’età di 19 anni con atleti che alla tua stessa età giocano a dei ritmi pazzeschi è stato fantastico. E’ stato molto bello anche perché ti ritrovi in un gruppo di ragazzi motivato, con il tuo stesso obiettivo e le tue stesse ambizioni. Leghi fin da subito con tutti e, senza capire il perché, siete già una famiglia”.



L’edizione dello scorso giugno del Mondiale U20 è stata purtroppo cancellata. Che aspettative avevate per il torneo di quest’anno dopo il buon rugby che gli Azzurrini fanno intravedere già da tempo? “Avevamo ottimi progetti perché eravamo un’annata molto confidente nei propri mezzi. Non so come sarebbe potuta finire, posso dire che eravamo molto decisi ad entrare tra le prime cinque squadre del torneo. Certo, sarebbe stata una bella sfida, ma avevamo grandi ambizioni come squadra”.

Lo scorso luglio sei stato convocato al raduno della Nazionale Maggiore a Parma, allenandoti a tu per tu con compagni di reparto del calibro di Bellini, Benvenuti, Bisegni, Hayward. Per un giovane esordiente come te, che sensazione è stata poterti confrontare da vicino con Azzurri così affermati? “E’ stata una sensazione abbastanza inspiegabile, ma sicuramente ricca di emozioni. Di certo non mi aspettavo la chiamata! Allenarsi con giocatori di quel livello che fino all’altor giorno vedevo solamente in tv è stato fantastico. Ho cercato di sfruttare al massimo questa opportunità che è stata molto formativa per me”.

E intanto però ti sei guadagnato la prima convocazione con l’Italia Emergenti, in raduno martedì 11 agosto a Parma. Te lo aspettavi? “No, onestamente non mi aspettavo neanche questa convocazione. E’ stata un’altra bella soddisfazione che cercherò di sfruttare dando il massimo con i miei compagni, molti dei quali ritrovo alle Zebre Rugby e a Calvisano”.

Ala o estremo? In che posizione pensi di essere più efficace e quale credi che sia il tuo principale punto di forza? “Me lo chiedono in tanti! Credo di adattarmi a molti ruoli sulla linea dei trequarti, anche se a livello personale preferisco giocare estremo avendo più libertà di gioco e decisionale. Tra i miei principali punti di forza direi la velocità e le abilità nel cambio di direzione e di passo”.

Quale aspetto del tuo gioco ti piacerebbe invece esplorare di più e migliorare? “Mi piacerebbe migliorare la mia tecnica generale, soprattutto quella legata al placcaggio perché credo che sia un fondamentale che qualsiasi giocatore deve possedere, al di là delle sue dimensioni”.

Da un paio di settimane avete ripreso a fare anche placcaggi in allenamento. Come vi state preparando ai due derby contro il Benetton Rugby previsti per fine agosto? “Ci stiamo dedicando tantissimo all’aspetto generale del gioco tecnico. Siamo molto motivati e non vediamo l’ora di scendere in campo. Daremo il massimo per portare a casa entrambe le partite!”


 

La scheda di Jacopo Trulla:

Nome: Jacopo

Cognome: Trulla

Nato a: Vicenza (VI)

Il: 5/07/2000

Altezza: 183 cm

Peso: 86 kg

Ruolo: Ala

Honours: Italia U20, Italia U18

Caps: 0

Presenze in Guinness PRO14: 0

Presenze in EPCR Champions Cup: 0

Presenze in EPCR Challenge Cup: 2

Club precedenti: Rugby Calvisano, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Valsugana Rugby, Rangers Rugby

Instagram: @jacopo_trullaa

 Simone Del Latte


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