sabato 29 agosto 2020

NAZIONALE - I due toscani Mori e Lucchesi convocati al raduno della nazionale maggiore.

 



Gianmarco Lucchesi, il fortissimo tallonatore nato il 10 settembre 2000 ed il validissimo trequarti Federico Mori, nato il 13 ottobre 2000, festeggeranno in grande stile – e in leggero anticipo – il loro ventesimo compleanno. I due campioni livornesi figurano nell’elenco dei trentatré atleti convocati dal capo allenatore della Nazionale Italiana Rugby, Franco Smith, per il raduno in calendario tra il 4 ed il 9 settembre a Parma. Lucchesi e Mori saranno al loro esordio nella nazionale maggiore: finora – oltre ai numerosi gettoni con le nazionali giovanili – si erano ritagliati spazio nella maggior rappresentativa azzurra solo come ‘invitati’ in occasione del raduno effettuato una cinquantina di giorni fa, tra il 6 e il 9 luglio scorsi, sempre a Parma. Lucchesi è un ‘numero due’ completo: può contare in particolare su una grande fisicità e su un’ottima tecnica nei punti d’incontro e nei placcaggi. Sono in molti a scommettere e puntare su di lui per il futuro azzurro. 

(Lucchesi nel Granducato)
Quello del tallonatore è uno dei ruoli forse più bistrattati nel rugby, uno dei ruoli spesso poco appariscenti, ma che possono fare la differenza in una partita. In mischia chiusa, dove è il perno della prima linea, ma soprattutto in touche, dove la sua rimessa può cambiare le sorti di un match. È un ruolo nel quale la maturità, di solito, arriva abbastanza tardi e la carriera si può protrarre a lungo. Un ruolo nel quale si deve coniugare una fisicità importante ad una notevole intelligenza tattica. Lucchesi ha cominciato a giocare, nei Lions Amaranto Livorno, a 7 anniHa proseguito il suo percorso nel club dei ‘Leoni’ fino al primo anno di under 16 (2014/15). Poi nel 2015 è passato in forza al Granducato, la franchigia nata proprio quell’anno: quello del Granducato è il progetto sinergico sorto grazie alla proficua collaborazione tra le società labroniche dei Lions e degli Etruschi. Sempre come tesserato Lions ha dunque giocato tre anni nel Granducato, contribuendo alla conquista, nel campionato élite nazionale, del terzo posto (con l’under 16, nella stagione 2015/16) e della settima piazza (con l’under 18, nell’annata 2017/18). Le sue doti sono ben presto state notate dai tecnici federali: attivo, nel periodo in cui giocava nel Granducato, anche al CDFG di Prato, è poi stato selezionato, nel 2017, nell’Accademia FIR ‘Ivan Francescato’ (la squadra impegnata in serie A che ha il suo quartier generale a Remedello, nel bresciano).

(Lucchesi nella Benetton)
Nonostante il forzato stop di dieci mesi, dovuto ad un grave infortunio alla caviglia rimediato il primo febbraio 2019, in occasione del vittorioso match dell’Italia under 20 nell’incontro di Galashiels, contro i pari età locali della Scozia (‘Sei Nazioni’ di categoria), ha proseguito la sua crescita. Dopo il secondo anno in forza all’Accademia FIR ‘Francescato’ e dopo le nuove gare giocate con la maglia dell’Italia under 20, è passato questa estate, come permit player, nel Benetton Treviso: giusto domani, domenica 30 agosto giocherà da titolare il ‘derby italiano’ valido per la 15° giornata di Guinness PRO14, in trasferta, a Parma, contro le Zebre. Nel campionato Top12 (o comunque come si chiamerà il maggior torneo domestico in questa stagione 2020/21) sarà impegnato nel Mogliano. Domani, contro le Zebre, si ritroverà di fronte l’amico, coetaneo e concittadino Federico Mori, che gioca trequarti, mansione che anche chi mastica poco di rugby riesce a individuare e ad apprezzare di più, rispetto al lavoro più anonimo (ma non meno importante) svolto dagli avanti. In questo sport, c’è chi suona il pianoforte e chi lo sposta. Così dice un vecchio detto proprio del rugby per spiegare la differenza tra gli uomini di mischia, quelli che spostano, e appunto gli atleti del reparto arretrato, quelli che suonano

Federico Mori (foto sopra con gli Etruschi Livorno), dunque, ‘suona’. Si tratta di uno sportivo nipote e fratello d’arte: lo zio Fabrizio e la sorella Rachele sono grandi firme dell’atletica italiana.  Ha iniziato l’attività della palla ovale a otto anni, nel Livorno Rugby. Brillante trafila nelle giovanili biancoverdi e poi nel 2015, a neppure 15 anni, è passato al Granducato, tesserato Etruschi. Anche lui ha ovviamente contribuito, con la maglia del Granducato, al raggiungimento dei prestigiosi traguardi di cui sopra. A guidarlo, come tecnico, tra i Granduchi, anche Fabio Gaetaniello, l’ex trequarti centro della nazionale (al suo attivo 30 presenze nell’Italia e due mondiali da titolare). Mori, normalmente utilizzato centro, ha indossato più volte la maglia azzurra under 16, under 18 e under 20 ed è stato attivo nel CDFG di Prato.

 Nella stagione 2018/19 è andato, insieme a Lucchesi, in prestito all’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’. Nella scorsa stagione è passato al Calvisano – la squadra campione d’Italia nel 2019; come noto poi lo scudetto, nel 2020, non è stato assegnato – ma ha trovato modo, come permit player, di collezionare tre presenze nelle Zebre nel Guinness PRO14. Favolosa la meta da lui siglata, nel suo debutto con le Zebre, a Edimburgo: una marcatura da urlo che gli ha fruttato i sinceri complimenti di un certo Brian Gerald O’Driscoll, uno che di trequarti centro se ne intende non poco…. Anche in questa annata si dividerà tra le Zebre ed il Calvisano (allenata dal livornese Gianluca Guidi). Mori fa della velocità la sua arma migliore. Vanta anche un fisico importante e palla in mano riesce a fare la differenza. Nell’elenco dei 33 azzurri selezionati da Smith per il ritiro dal 4 al 9 settembre, figura nell’elenco degli estremi/trequarti ala e come nella lista dei centri.  Per loro due, ma più in generale per lo sport livornese, un motivo di vanto e di grande soddisfazione.

(Lucchesi e Mori azzurrini)




Roma - Sono trentatré gli atleti convocati dal capo allenatore della Nazionale Italiana Rugby, Franco Smith, per il raduno in calendario tra il 4 ed il 9 settembre a Parma.

Dopo il rientro al rugby giocato di venerdì scorso con il primo derby di Guinness PRO14, la Nazionale inizia a guardare alla lunga finestra internazionale d’autunno, con i recuperi del Guinness Sei Nazioni in trasferta contro Irlanda (24 ottobre) ed in casa con l’Inghilterra (31 ottobre)  ed i Cattolica Test Match novembrini il cui calendario è in fase di definizione. 

Per Smith e lo staff, il terzo raduno di stagione segna una nuova tappa nel processo di sviluppo dell’identità del gruppo azzurro, in attesa della ripresa dei test-match dopo il lungo stop imposto dalla pandemia, e nel percorso di ampliamento e ringiovanimento della rosa avviato con la conferma del tecnico sudafricano al timone dell’Italrugby.

 Otto gli esordienti, nove gli atleti con meno di dieci caps all’attivo e prima convocazione assoluta per i piloni Nocera e Rimpelli, il seconda linea Krumov ed il mediano di mischia Luca Petrozzi. 

A loro si aggiungono, come invitati, il giovane seconda linea moglianese Riccardo Favretto e l’ala della Benetton Rugby “Monty” Ioane, che nei prossimi mesi entrerà in possesso dei requisiti necessari per l’equiparazione.
Insieme a Favretto e Ioane lo staff tecnico ha invitato al raduno anche Leonardo Ghiraldini, storico tallonatore azzurro che ha rappresentato l’Italia in 104 test match e quattro Rugby World Cup, diciassette volte Capitano degli Azzurri.

“E’ un privilegio poter contare sulla presenza di un atleta dell’esperienza e del carisma di Leonardo per questo raduno - ha detto Franco Smith - e non ho dubbi sul grande contributo tecnico, morale ed umano che potrà mettere al servizio di un gruppo giovane, che sta iniziando un lungo ed importante percorso sportivo. In un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo, inserire nel gruppo un atleta come Ghiraldini ha un valore inestimabile”.

“Il ritorno al rugby giocato con i derby di Guinness Pro14 - ha aggiunto Smith - è una tappa centrale del nostro lavoro per questa stagione, non vedo l’ora di vedere come l’essere tornati a lavorare costantemente con il contatto abbia impattato positivamente sugli atleti e sul desiderio dei più giovani di mettersi in mostra per meritare un posto nel gruppo che ad ottobre affronterà Irlanda e Inghilterra”.

Questi gli atleti convocati: 

Piloni

Danilo FISCHETTI (Zebre Rugby Club, 3 caps)*
Matteo NOCERA (Fiamme Oro Rugby/Zebre Rugby Club, esordiente)*
Marco RICCIONI (Benetton Rugby, 10 caps)
Daniele RIMPELLI (Zebre Rugby Club, esordiente)*
Cherif TRAORE’ (Benetton Rugby, 10 caps)*
Giosuè ZILOCCHI (Zebre Rugby Club, 5 caps)*

Tallonatori
Luca BIGI (Zebre Rugby Club, 27 caps)
Gianmarco LUCCHESI (Mogliano Rugby/Benetton Rugby, esordiente)

Seconde linee
Niccolò CANNONE (Argos Petrarca Padova/Benetton Rugby, 3 caps)*
Leonard KRUMOV (Zebre Rugby Club, esordiente)*
Marco LAZZARONI (Benetton Rugby, 6 caps)*
Federico RUZZA (Benetton Rugby, 19 caps)*

Flanker/n.8
Marco BARBINI (Benetton Rugby, 3 caps)
Maxime MBANDA’ (Zebre Rugby Club, 20 caps)*
Johan MEYER (Zebre Rugby Club, 4 caps)
Sebastian NEGRI DA OLEGGIO (Benetton Rugby, 25 caps)
Abraham STEYN (Benetton Rugby, 39 caps)
Jimmy TUIVAITI (Zebre Rugby Club, 6 caps)

Mediani di mischia
Callum BRALEY (Benetton Rugby, 8 caps)
Luca PETROZZI (Benetton Rugby, esordiente)
Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club, 15 caps)*

Mediani d’apertura
Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 57 caps)
Carlo CANNA (Zebre Rugby Club, 42 caps)
Paolo GARBISI (Benetton Rugby, esordiente)*

Centri
Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 62 caps)*
Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club, 16 caps)
Luca MORISI (Benetton Rugby, 32 caps)*
Marco ZANON (Benetton Rugby, 1 cap)

Ali/Estremi
Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club, 25 caps)
Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 26 caps)
Federico MORI (Kawasaki Robot Calvisano/Zebre Rugby Club, esordiente)*
Edoardo PADOVANI (Benetton Rugby, 23 caps)*
Jacopo TRULLA (Kawasaki Robot Calvisano/Zebre Rugby Club, esordiente)*

invitati
Riccardo FAVRETTO (Mogliano Rugby/Benetton Rugby, esordiente)
Leonardo GHIRALDINI (svincolato, 104 caps)
Montanna IOANE (Benetton Rugby, esordiente)

*membro dell'Accademia FIR "Ivan Francescato"  (FabioGiorgi)

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