mercoledì 27 marzo 2019



NORDIVAL ROVATO – RUGBY BERGAMO 22-24 (pt 15-7; mete 4-3)
ROVATO:
DE CARLI; RADETIC (59’ BELOTTI), MANCHI, ABBIATICI (61’ SUARDI), MANENTI; SQUIZZATO, FESTA; ROSSINI, QUAGLIA, ARMANASCO; MILANI (55’ CORSINI), MIGLIETTI; BLAGOJEVIC, SAVIELLO, ECHAZU’. N.E. MAIFREDI, BYAOUI, FRATUS, VOLPINI.
All: PORRINO e BERGAMO
BERGAMO:
VALLINO (77’ LUCIDO); ROSA, ALLAS DE BENI (50’ AVINO), SALVINI, COCCA; Mi GAFFURI, SPILOTROS; Ma GAFFURI, ROTA (50’ SPREAFICO), NODARI (50’ GAZZANIGA); FARINA, BARAGGIA (50’ MACACCARO); BRIGNOLI, TAMAGNINI, PLEVANI (77’ GIMONDI). N.E. BIGGI
All: BONACINA
ARBITRO: SACCHETTO di ROVIGO
MARCATORI:
2’ m FARINA tr SPILOTROS, 7’ m ARMANASCO, 29’ m RADETIC, 34’ m MIGLIETTI; 53’ m Mi GAFFURI tr SPILOTROS, 61’ m ROSA tr SPILOTROS, 68’ cp SPILOTROS, 70’ m FESTA tr SUARDI.
NOTE:
52’ giallo SPREAFICO, 59’ giallo CORSINI, 66’ giallo MANENTI.
Dopo Lecco, Bergamo. Ancora un bagno di umiltà per il Nordival Rovato, costretto alla seconda battuta d’arresto consecutiva che interrompe anche un’imbattibilità interna durata due anni.
Il cammino del Nordival Rovato nel girone 1 della Serie B ha subito un rallentamento inatteso contro due ottime squadre ma sicuramente alla sua portata. La compagine della Franciacorta è scivolata al terzo posto, staccata di tredici lunghezze dagli inarrivabili Centurioni di Lumezzane ai quali manca solo il crisma dell’ufficialità per festeggiare la promozione in Serie A.
E’ stata la fame agonistica, il carattere e la voglia di giocarsela alla pari con una delle squadre di vertice della classifica a fare la differenza. Rimasta invischiata per tutta la partita in una estenuante lotta punto a punto la compagine bresciana si è trovata a mal partito.
Il Rugby Bergamo ha avuto il merito di rallentare il gioco del Nordival Rovato nei punti d’incontro costringendolo ad un passo gara non consono alle sue caratteristiche. Inaspettatamente a corto di idee e poco lucidi gli uomini di Daniele Porrino e Alberto Bergamo non sono stati in grado di imprimere quel ritmo e quella velocità che costituiscono la loro arma migliore. “Siamo mancati soprattutto a livello mentale e caratteriale e quando sei in piena bagarre sono i particolari a fare la differenza. Tanti piccoli errori nelle situazioni topiche del match, con la grande pressione degli avversari che non hanno concesso tregua, si sono tradotti nella incapacità di incidere sul risultato alla affannosa ricerca di un filo conduttore del gioco ormai smarrito”.
Si è visto così un Nordival Rovato discontinuo che ha sofferto probabilmente la mancanza di una leadership in campo nei momenti chiave dell’incontro e che soltanto nella seconda parte del primo tempo ha dimostrato le potenzialità di cui dispone.
L’inizio è tutto di marca orobica. Soltanto in occasione del derby con I Centurioni si era assistito ad un avvio così veemente da parte della squadra avversaria. Asserragliata nella propria red zone la compagine di casa fatica ad allentare la pressione, palla in mano prova ad uscire dall’impasse ma un punto d’incontro è fatale, e dopo soltanto due minuti gli ospiti si ritrovano tra le mani la palla che consente al seconda linea Farina di trafiggere lo schieramento difensivo del Nordival che si fa cogliere di sorpresa. Capitan Squizzato e compagni reagiscono prontamente e con un drive possente conquistano una decina di metri, quanto basta ad Armanasco per schiacciare in area di meta. Il pubblico di casa tira un sospiro di sollievo e pare rinfrancato nel vedere i propri beniamini che riescono ad imprimere al match quell’intensità e quel ritmo che ha potuto spesso apprezzare nel corso della stagione. Tra l’altro le prime fasi di gioco evidenziano come la mischia ordinata del Nordival Rovato sia sempre avanzante e la rimessa laterale sempre efficace. Già, un motivo in più per riflettere sulla sconfitta. “Siamo una squadra molto giovane ma in grande crescita – dirà gongolando a fine gara Ivano Bonacina – la scorsa stagione i ragazzi hanno lavorato molto sull’intensità mentre questa stagione ci siamo concentrati sui dettagli, sulla lettura delle situazioni di gioco”. Prova a dare anche una interpretazione tattica il coach degli Orobici “Sapevamo che il Rovato è molto efficace con la palla in mano quando riesce a sviluppare ritmo e velocità, però è una squadra che gioca molto sulla linea, noi siamo stati bravi a metter loro una grande pressione e a cercare la profondità, spesso utilizzando anche il piede per esplorare il campo avversario”.
(Nicos Spilotros, del Bergamo, Man of the Match del test)
Seppur molto combattuto, il match sembra comunque prendere una piega favorevole per la compagine di casa. Il Nordival Rovato approfitta anche di un momento di calo degli ospiti e insiste in attacco. Alla mezzora, da un’azione multifase impostata dagli avanti, scaturisce l’occasione per il guizzo vincente di Radetic. Cinque minuti dopo è lo stesso trequarti ala a servire, con l’ultimo passaggio di una manovra tutta in velocità, l’accorrente Miglietti. La prima frazione si conclude con la squadra di casa protesa alla ricerca della meta del bonus offensivo e purtroppo, nonostante le tre mete realizzate, il vantaggio è molto risicato.
Si torna in campo e il canovaccio non cambia. Le accelerazioni del Rovato mettono in apprensione gli ospiti ma, proprio nel momento più propizio, il Rovato divora letteralmente un paio di occasioni clamorose e, addirittura, nel tentativo di contrattaccare dalla propria metà campo regala al mediano d’apertura Gaffuri la possibilità di volare in area di meta. Ancora una volta Spilotros, ottimo nove del Bergamo, instancabile in cabina di regia e premiato come MVP del match, non sbaglia. Col fiato sul collo si moltiplicano gli errori individuali e tattici del Nordival. A venti minuti dal termine la beffa è servita, ma l’azione in velocità dei trequarti è pregevole e Rosa depone in mezzo ai pali. Sembra lo stesso film già visto due settimane prima a Lecco, tentativi poco lucidi di conquistare terreno e di trovare soluzioni efficaci. Il Nordival Rovato si smarrisce e il Bergamo controlla il match. Quando mancano dodici minuti al termine l’epilogo. Spilotros centra i pali da posizione centrale e il Bergamo si porta sopra il break. Più con la forza della disperazione che altro la squadra di casa si riavvicina, l’assalto degli avanti permette a Festa di trovare il guizzo vincente e Suardi aggiunge due punti. Ma è il colpo di coda prima di alzare bandiera bianca perché il Bergamo e ben presente e lucido sul campo ed è troppo ghiotta l’occasione per farsela sfuggire.
F.M.
Photocredit S.Delfrate

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