venerdì 1 gennaio 2016

                     R U G B Y  R E T R O           10
                      (tratto da IL LAVORO 22 settembre 1989)

Problemi per Botes del Cus e Broke del Recco.
I sudafricani del rugby due mesi nel frigorifero.
GENOVA – I neo acquisti sudafricani, Paul Botes del Vagabond CUS Genova e Russel Broke dell’Albini & Fontanot Recco, fanno discutere gli appassionati della palla ovale ancor prima  di arrivare nel nostro paese. Già all’inizio dell’estate si era paventato un blocco dei tesseramenti dei ruggers provenienti da federazioni straniere, poi tutto si risolse rimandando la chiusura delle frontiere all’anno prossimo. Ora, dopo l’esito positivo della campagna acquisti, sorgono altri dubbi sulla validità di una enigmatica circolare federale che obbliga i club di C1 e C2 in possesso di giocatori stranieri a non utilizzare i medesimi in test ufficiali prima del 16 novembre 1989.

(Nicola Pescetto, Dan Pavel e Marco Bus del CUS Genova con la divisa delle Zebre selezionata da Marco Bollesan, insieme a Roberto Fusco, D.S. CUS Genova e Giacomo Massa dirigente CUS)














 “ Le società del rugby di Serie C1 e C2 – conferma infatti il presidente della Commissione Tecnica Federale, e vicepresidente Fir, Gian Carlo Dondi – potranno utilizzare i propri giocatori stranieri a partire dal 16 novembre p.v. a patto che gli stessi club dimostrino il loro impegno rivolto ad un’attività giovanile superiore a quelle obbligatorie.”
Cus Genova e Recco da sempre hanno svolto attività giovanile, a tutti i livelli, con impegno e serietà, propagandando il rugby in maniera eccellente,  ed il rugger straniero in piu’ non dovrebbe certo penalizzare le rispettive selezioni giovanili!
“Purtroppo – continua il parmense Dondi – nei tornei precedenti alcune società inizialmente iscrivevano le proprie under ai vari campionati regionali ed ottenuto il diritto di far scendere in campo lo straniero, ritiravano le squadre giovanili perchè insufficienti come numero di giocatori, o addirittura fittizio. I club regolavano in seguito l’inevitabile sanzione disciplinare, ottenendo pero’ il nulla osta per lo straniero.”
Un’astuzia di pochi che danneggia quindi molte società abituate ad agire in ben altra maniera!
“I miei princìpi personali – conclude il dirigente federale – non si basano mai sull’immediata punizione e sicuramente molti club non meritano questo trattamento. Ritengo comunque determinante dare avvìo ai vari campionati regionali giovanili (U/19, U/17) entro i primi di ottobre per poter constatare che effettivamente svolgerà attività giovanile.”

 Intanto ci sono grosse novità a livello nazionale: il prossimo campionato avrà infatti un solo straniero per squadra (decisione non condivisa da tutti), mentre diventerà già da quest’anno un protagonista stabile del sabato pomeriggio televisivo della Rai, tornerà a Bologna il 26 maggio a disputare la finale in campo neutro per l’assegnazione dello scudetto che l’anno scorso portò sulle tribune dello stadio “Dall’Ara” 22.000 spettatori. Per quanto riguarda la Tv, una partita sarà sempre anticipata al sabato e un tempo sarà teletrasmesso in diretta. 

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