sabato 9 gennaio 2016

                R U G B Y  R E T R O  29                             
                         (tratto da IL SECOLO XIX 3 maggio 1988)             

Il Vagabond fa il processo ai clan.

Il campionato di rugby di Serie C/1 è dunque terminato con un inappellabile giudizio per la palla ovale regionale, il Vagabond Cus Genova ha mancato per il terzo anno consecutivo la promozione in serie B.

 “Il campionato del Cus – afferma il consulente tecnico Marco Bollesan – è stato abbastanza positivo: è servito a far maturare tecnicamente dei giovani. Purtroppo alcune esibizioni negative (Prato, Sestri e Pisa) ci hanno costretto a rinunciare alle fasi finali del torneo nazionale. Sarebbe stata un’ulteriore esperienza per questi ragazzi:” “Per quanto riguarda il prossimo campionato – conclude Bollesan – posso anticipare che punteremo decisamente alla serie B anche perchè, assieme a Roberto Fusco, si è pensato di ingaggiare un forte rugger straniero che darà una certa carica soprattutto alla mischia!” Bene per lo straniero, ma quali sono state le principali cause delle decisive sconfitte del Cus?
“Alcuni giocatori – dichiara il d.s. Roberto Fusco – ancora con il passo della serie superiore non hanno compreso con quale grinta bisogna affrontare i clubs di serie C. Credo molto nei nostri giovani già inseriti nella prima squadra, anche se spesso si sono dimostrati molto polemici, ma cio’ sarà dovuto all’esuberanza tipica dell’età. Probabilmente avremo tra le nostre fila un giocatore straniero ma per il Cus ed il rugby ligure ritengo piu’ importante il pronto utilizzo del Carlini che, dimentichiamo, rimane lo stadio del rugby. Tutte le altre  attività che si svolgeranno su questo campo saranno secondarie e subordinate  alla palla ovale genovese.”
Il problema dello stadio è un motivo ricorrente nelle lamentele dei dirigenti, dei giocatori e degli appassionati del rugby genovese.

(Massimo Bertirotti)


 “ Il Carlini – puntualizza il mediano diapertura del Cus, Massimo Bertirotti -  dovrà fungere da  richiamo per le giovani leve. Quest’anno a noi è mancato un vero uomo guida  negli eventi, anche se non è giusto  imputare solo ad un reparto la mancata promozione.”
Va dunque assolta la mischia? “Certo noi della mischia – precisa il pilone Massimo Cirilli – avremo sbagliato qualche partita ma,  in alcune esibizioni, è stato proprio il pack degli avanti a risolvere favorevolmente la situazione. Lo straniero, se arriverà, lo sceglierei tra le terzelinee.”
Il Vagabond CUS Genova ha fallito la promozione, ma la squadra di Bollesan, si sa, è andata incontro a tutta una lunga serie di disavventure. Scoraggiante l’infortunio a Nicola Pescetto, Achille Borzone poi, che affiancava Bollesan, ha dovuto abbandonare a metà campionato, e forse non solo per motivi di lavoro, la guida del XV biancorosso.
“Sarebbe bene affiancare a Bollesan – ribadisce il trequarti Luigi Pescetto – un buon trainer, possibilmente, un allenatore giocatore. Per il futuro bisognerà potenziare il settore giovanile, anche a livello scolastico ed inserire dei nuovi tecnici e dei dirigenti che ne curino l’aspetto organizzativo. Personalmente spero di poter essere affiancato nuovamente da mio fratello Nicola, già nazionale Under, che potrebbe tranquillamente giocare in Serie A.”
P.S.

RUGBY RETRO continua la propia pubblicazione anche durante la futura settimana e, presumibilmente per venerdì prossimo (15 gennaio 2016), partirà nuovamente RUGBY TOTALE.

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