È fin troppo evidente che sarebbe stato più bello per il Livorno Rugby under 17 vincere la finale regionale anche solo ‘amministrando’ il margine di 17 lunghezze (24-7 era il punteggio al momento del ‘fattaccio’) e non ‘limitarsi’ ad un successo a tavolino. Quanto accaduto domenica mattina sul ‘Carlo Montano’ di via dei Pensieri, nel confronto valido per il titolo toscano di categoria, tra gli stessi biancoverdi ed i Cavalieri Prato/Sesto, non è stato certo il migliore spot per il movimento della palla ovale.
Resta il dato di fatto che la squadra labronica allenata da Massimiliano Ljubi e Marco Tomaselli è campione regionale. Il giudice sportivo ha emesso la sua sentenza: I Cavalieri, a metà ripresa, si sono ritirati dalla partita, andando incontro alla sanzione prevista (sconfitta 20-0 a tavolino). La partita in questione che opponeva le due migliori formazioni della regione - capaci di qualificarsi in carrozza alla finale e già certe dell’accesso al campionato élite, al via il prossimo 16 gennaio - è stata caratterizzata da una rissa giunta dopo una scomposta reazione della panchina ospite nei confronti di un atleta avversario, che aveva commesso un fallo da gioco (un placcaggio alto), sanzionato dall’arbitro (un’infrazione non da cartellino).
(foto archivio)
Per tale colluttazione, squalificati per otto settimane quattro giocatori (due per parte) e interdetto per tre mesi un dirigente accompagnatore de I Cavalieri, entrato - è ovvio, senza permesso.. - in campo. Le due società sono state multate - ciascuna - di 200 euro. Non è stata una pagina edificante e nessuno ha intenzione di giustificare determinati comportamenti (tutt’altro). Resta il dato di fatto che certe ricostruzioni effettuate da chi non ha assistito a quanto accaduto e certi commenti affrettati sono stati smentiti dal giudice sportivo stesso, che, da prassi, ha emesso le sue sentenze sulla dettagliata relazione dell’arbitro. Il dato di fatto è che I Cavalieri non hanno proseguito la sfida, quando ne sussistevano le condizioni ed hanno così perso a tavolino. Per il Livorno Rugby under 17 il titolo toscano (ottenuto dopo una serie di vittorie tutte quante condite dal bonus-attacco; il bonus-aggiuntivo, contro I Cavalieri era già in ghiaccio in virtù delle quattro mete realizzate) rappresenta un punto di partenza (e non di arrivo). Non manca la volontà di puntare, anche nel campionato élite ad importanti traguardi. Livorno e Cavalieri si ritroveranno di fronte anche nella seconda parte della stagione. Per entrambe le realtà, l’episodio di questa domenica pre-natalizia non deve avere alcun strascico. In merito alla vicenda, ecco il punto del presidente della società del Livorno Rugby, Giovanni Riccetti.
“Ho
letto - è il commento del
massimo dirigente del club labronico - i provvedimenti
adottati dal Giudice Sportivo Regionale a seguito dei fatti intercorsi nella
finale regionale U17 tra la nostra rappresentativa e quella dell’Unione Prato
Sesto, club amico e benemerito, che riportano gli eventi nel giusto alveo dei
reali accadimenti: una baruffa tra giocatori, deprecabile quanto si
vuole, ma fine a se stessa, che sono certo i protagonisti diretti hanno già
smaltito col tradizionale terzo tempo post partita. Fatti comunque del tutto
diversi da quelli che si potevano immaginare leggendo certi articoli di stampa,
sopra le righe e inopportuni, anche perché poco informati e fuorvianti: davvero
un pessimo esempio di giornalismo, che spero riconosca ora i propri eccessi.
Per me, ma sono certo anche per gli amici di Prato che masticano di rugby, la
vicenda è chiusa. Chiudo coi dovuti complimenti ai nostri giocatori ed ai
rispettivi staff per il successo sportivo raggiunto da ambedue le categorie
giovanili (anche l’under 19 ha ottenuto domenica il titolo regionale,
ndc); sono certo che le nostre due compagini sapranno primeggiare anche
nella fase interregionale che si aprirà a gennaio”.
Lo
schieramento biancoverde inizialmente in campo (dall’estremo al pilone): Mannucci;
Taratufolo (due mete), Lenzi, Fedi, Brancoli; Giunta (una meta e due
trasformazioni), Celi; Raffo (una meta), Casolaro, Gambini; Brasini, Bernocchi;
Niccolai, Giammattei, Marianelli. Entrati anche Gizzarelli e Caratori. In
panchina: Autorino, Bianchi, Parri, Properzi, Sangiorgi. (FabioGiorgi)
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